Ostacolo Italia nelle semifinali di Euro 2025: l’Inghilterra si affida anche alla classe e all’esperienza della leggendaria Lucy Bronze

Nonostante tutti i problemi difensivi riscontrati dall'Inghilterra nel torneo, il lato destro di Bronze è rimasto relativamente stabile. Si potrebbe pensare che la giocatrice più anziana delle Lionesses sia un bersaglio facile, ma dopo aver incontrato difficoltà contro la sua compagna di squadra al Chelsea Sandy Baltimore nella partita d'esordio, vinta dalla Francia per 2-1, ha stretto i denti ed ha tenuto duro.

Nessuna giocatrice della squadra inglese ha vinto più duelli aerei o effettuato più respinte della 35enne, che è anche seconda per numero di palloni recuperati, seconda per numero di intercetti e terza per numero di contrasti vinti.

Forse la cosa più impressionante di Bronze continua ad essere la sua tenuta fisica, tanto che non sembra dare il minimo segno di cedimento nonostante abbia ormai superato i 35 anni. Questo nonostante gli infortuni subiti e il numero di partite giocate: solo due giocatrici di movimento hanno totalizzato più minuti in campo di lei nella Women's Super League della scorsa stagione con il Chelsea, e solo tre compagne di squadra in Inghilterra la superano in questa classifica a Euro 2025.

Gioca nel ruolo di terzino con notevole impegno, lanciandosi in avanti e tornando indietro rapidamente per incidere in entrambe le fasi di gioco. È questo che le permette di passare con facilità al ruolo di terzino, come ha dimostrato durante i Mondiali del 2023 e nelle ultime fasi della passata stagione del Chelsea. Se la Wiegman dovesse tornare al sistema 3-5-2, cosa questa che le potrebbe consentire di risolvere i problemi sul lato opposto della difesa, Bronze non avrebbe alcuna difficoltà a gestire il carico di lavoro. Anzi, c'è chi sostiene che le farebbe addirittura bene.

Nonostante abbia vinto cinque volte la Champions League e sia un'icona del calcio inglese, nel corso degli anni sono stati sollevati dubbi sulle sue potenzialità. Considerata a lungo la migliore giocatrice al mondo nel suo ruolo, molti si sono chiesti se Bronze fosse ancora in grado di giocare ad alti livellie a spingersi in avanti come prima, visto l'avanzare dell'età.

Ma lei si è sempre rivelata più forte dei dubbi. In questa stagione al Chelsea è stata una delle migliori giocatrici della WSL. Ora sta confermando il suo valore agli Europei e l'ultima prestazione contro la Svezia ha rappresentato il punto più alto del suo torneo.

Non sono stati solo il colpo di testa che ha dato il via alla rimonta dell'Inghilterra o il potente rigore che ha spaccato in due la porta di Jennifer Falk e ha dato alle Lionesses il vantaggio nei calci di rigore in un momento cruciale. È stata anche la grinta che ha dimostrato, fasciandosi da sola il tendine del ginocchio nella fase finale dei tempi supplementari mentre le altre ricevevano cure mediche, e l'esperienza che è stata fondamentale per il suo rigore vincente.

"Ho osservato il portiere in ogni singolo rigore e ho notato che si tuffava piuttosto presto -ha spiegato Bronze alla BBC Sport - Statisticamente, in una serie di rigori è piuttosto rischioso per il portiere rimanere fermo e tuffarsi al centro".

Ha fatto dei calcoli anche quando ha vinto il lancio della moneta dopo i tempi supplementari: "Hai più possibilità di vincere se giochi per prima. Sono in questo ambiente da abbastanza temp. Devo conoscere tutti i dettagli del gioco. Tutte le piccole cose possono fare la differenza e per me stasera è stato così".

Non si può dire quanti altri tornei importanti Bronze avrà ancora davanti a sé. La maggior parte delle persone la vorrebbe ai Mondiali del 2027, ma a 35 anni potrebbe dover condividere il ruolo di terzino destro con qualcun'altra, invece di giocare quasi ogni minuto del torneo.

"Sono onesta con me stessa - ha dichiarato Bronze a Women's Health all'inizio dell'estate, dopo aver sollevato lei stessa il tema dell'età - Sono ancora al massimo livello, ma non sono brava come sei anni fa. A un certo punto ero la migliore al mondo e ora non riesco più a raggiungere quel livello. Sto cercando di imparare a togliermi il cappello da 'Lucy competitiva' e di essere un po' più orgogliosa di ciò che ho raggiunto".

Quello che Bronze ha ottenuto è straordinario, sia livello di club, dove spiccano le cinque Champions League vinte, sia in nei più importanti tornei internazionali, che continua a non lasciarsi sfuggire. Giovedì ha afferrato questa occasione per aiutare l'Inghilterra a superare il traguardo, proprio quando sembrava che fosse finita. Ma Bronze non si arrende mai. È per questo che Wiegman, dopo quella prestazione, l'ha definita "unica nel suo genere".

"Quello che fa, la sua mentalità e il modo in cui lo fa, il rigore, il goal, non è questo che la definisce. Ciò che la definisce è la sua resilienza, la sua grinta".

Martedì, come ha fatto sin dal suo debutto al Sunderland circa 19 anni fa, Bronze metterà ancora una volta in campo queste qualità, mentre l'Inghilterra cerca di raggiungere la terza finale consecutiva in un torneo importante. Con la sua esperienza, la sua classe e la sua freddezza nei momenti cruciali, le possibilità di successo delle Lionesses aumentano.