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Simone Inzaghi InterGetty

Oaktree al lavoro per programmare il futuro dell'Inter: primo incontro con Inzaghi

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Salutato il campionato 2023/24 con il divertente pareggio di Verona, per l'Inter è già tempo di pensare alla prossima stagione: l'obiettivo, manco a dirlo, sarà in primis la riconferma in Italia, senza dimenticare il cammino europeo nella nuova Champions League in formato maxi.

La sfida disputata domenica sera al 'Bentegodi' è stata la prima con al timone la proprietà americana di Oaktree, che ha da qualche giorno escusso le quote di maggioranza poste in pegno da Suning: dopo un primo incontro in 'campo neutro' con Marotta e Antonello, oggi i manager statunitensi hanno avuto un primo contatto anche con Simone Inzaghi, con cui però non si è entrati nel dettaglio del rinnovo di contratto o delle mosse relative alla campagna acquisti.

La chiacchierata col tecnico piacentino, alla presenza anche della dirigenza nerazzurra, si è svolta nel pomeriggio odierno direttamente in sede e si è conclusa attorno alle 18. "Una giornata di presentazioni", l'ha definita il direttore sportivo Piero Ausilio.

Il tutto in attesa del summit di mercato vero e proprio con Marotta e lo stesso Ausilio (in programma tra domani e giovedì), in cui verranno definite le strategie per il ritocco della squadra campione d'Italia, e poi del 4 giugno, quando sarà composto il nuovo CDA.

  • COMPETITIVITÀ IMMUTATA

    Oaktree ha già esposto a chiare lettere il progetto in serbo per la sua nuova creatura, che non dovrà subire alcun calo in termini di competitività rispetto al roseo presente.

    Per questo non cambierà nulla dal punto di vista dell'assetto del management, sulla scia degli ottimi risultati ottenuti finora: la proprietà americana ha insomma riconosciuto l'elevata qualità del lavoro svolto dalla dirigenza nerazzurra e non ha intenzione di compiere modifiche su un 'giocattolo' che funziona alla perfezione.

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  • SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA

    Nel nuovo corso sarà confermata l'attenzione verso quella sostenibilità finanziaria che da anni caratterizza la gestione del club meneghino: Marotta ha parlato in tempi non sospetti di creatività sul mercato, un modus operandi che ormai la tifoseria ha imparato a conoscere molto bene.

    All'orizzonte, peraltro, c'è l'agognato pareggio di bilancio che per Oaktree rappresenta un obiettivo concreto: bilancio che il 30 giugno 2024 si chiuderà con un passivo tra i 40 e i 50 milioni di euro e la priorità sarà quella di azzerare il tutto il prima possibile. Non necessariamente attraverso il player trading: a tal proposito, in soccorso dell'Inter arriveranno i maggiori introiti provenienti dalla Champions League e dal Mondiale per Club previsto nell'estate del 2025.

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  • ROSA PIÙ GIOVANE

    La nuova proprietà statunitense dell'Inter è a perfetta conoscenza anche di un altro tema, ovvero quello dell'età media della rosa che in Italia è la più alta (28 anni e 8 mesi).

    Peraltro i prossimi due colpi a parametro zero (Taremi e Zielinski) sono due giocatori abbastanza esperti, che contribuiranno all'innalzamento di questo dato: attenzione rivolta dunque anche all'inserimento di giocatori più giovani e idonei alla competitività del progetto, aspetto che comunque non andrà mai in secondo piano.

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  • IL NUOVO STADIO

    In casa Oaktree è sempre stato centrale anche il tema relativo alla costruzione di un nuovo stadio per l'Inter, una casa decisamente più moderna e funzionale rispetto allo storico tempio di San Siro: da questo punto vista la precedente proprietà cinese ha già fatto dei passi in avanti ottenendo l'esclusiva (prorogata fino al 31 gennaio 2025) su un terreno tra Rozzano e Assago, su cui dovrebbe sorgere il nuovo impianto.

    Entro la fine di giugno sarà presentato anche lo studio di fattibilità realizzato da WeBuild in merito alla ristrutturazione del 'Meazza', in accordo col Milan e il Comune di Milano: una strada un po' più tortuosa, ma ancora praticabile e da non scartare a priori.

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