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San Siro MilanGetty

Il nuovo stadio di Milan e Inter: dal vertice per San Siro a San Donato e Rozzano, le ultime

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Al netto delle questioni di campo e di una stagione entrata ormai nella sua fase clou, in casa Milan e Inter continua a tenere banco la questione relativa allo stadio.

La partita, ancora aperta a qualsiasi tipo di scenario, si gioca di fatto su due tavoli: Milan e Inter, infatti, dovranno scegliere e valutare la miglior via percorribile.

Da un lato la soluzione che porta verso la costruzione di due stadi di proprietà: a San Donato, per quanto riguarda i rossoneri, mentre la controparte nerazzurra avrebbe individuato in Rozzano la location ideale dove far sorgere il nuovo impianto.

L'altra ipotesi al vaglio, invece, è quella della ristrutturazione di San Siro, dove i due club meneghini continuerebbero a giocare anche nei prossimi anni.

  • IL VERTICE CON SALA E WEBUILD

    Nella giornata di oggi, venerdì 8 marzo, si è tenuto un vertice a Milano tra i due club, il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e WeBuild, società incaricata dal Comune di Milano di realizzare uno studio di fattibilità sulla ristrutturazione dello stadio Meazza, seguendo le indicazioni e le richieste da parte di Inter e Milan.

    Il vertice si è svolto a Palazzo Marino e durante il suo svolgimento sono stati definiti i punti principali del progetto di ristrutturazione dello stadio di San Siro, le cui linee guida sono state dettate da Milan e Inter:

    Le due società si aspettano di poter usufruire di uno stadio moderno, in grado di soddisfare tutti gli standard richiesti, ma allo stesso tempo vogliono la certezza di dover sostenere dei costi piuttosto contenuti. Terzo punto focale, invece, riguarda i lavori: durante le operazioni di ristrutturazione, infatti, Milan e Inter vogliono continuare a giocare a San Siro a patto che la perdita di ricavi venga ridotta al minimo.

    "Nei prossimi giorni Inter e Milan ci forniranno un documento con le loro richieste. Le richieste sono posti vip, miglioramento dei servizi, ascensori, bagni, accessibilità. E anche servizi all'esterno dello stadio, spazi commerciali, lounge. Il progetto di Webuild dovrà essere completato entro giugno", ha dichiarato Giuseppe Sala.


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  • A GIUGNO LA DECISIONE

    Il Sindaco Sala ha fissato per giugno il termine ultimo per dare atto al confronto tra le parti. Qualora WeBuild si dimostrerà pronto a rispettare i canoni le linee tracciate da Milan e Inter si potrà procedere con l'inizio dei lavori.

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  • LE PAROLE DI SALA

    "Vogliamo trovare la formula per cedere subito lo stadio alle squadre. I lavori fatti da privati sono più rapidi. Lo stadio diventerebbe di proprietà delle squadre, questo assolutamente. Le squadre forniranno a Webuild anche il materiale passato sui progetti di ristrutturazione, l'Inter oggi citava il progetto fatto all'epoca di Thohir per i servizi esterni", queste le dichiarazioni del Sindaco di Milano Giuseppe Sala al termine del summit di Palazzo Marino.

    "I tempi? Webuild è intenzionata a lavorare con intensità nei mesi da maggio a settembre. Posso immaginare che servano un paio d'anni lavorando su 3 turni, quindi 24 ore su 24 e mettendoci tanto personale e macchinari. I servizi esterni, invece, sono indipendenti", ha concluso il primo cittadino milanese.

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  • I PROGETTI ALTERNATIVI

    Sala ha poi precisato che la soluzione alla quale si sta lavorando non preclude a Milan e Inter di continuare a lavorare su progetti alternativi, ovvero sulla possibilità di realizzare ben due stadi di proprietà nelle aree individuate a San Donato e Rozzano.

    "Giugno sarà il momento della verità. Sono certo che c'è interesse da parte di Inter e Milan, lo spirito era molto positivo. Ma non mi aspetto che rallentino sui progetti alternativi, questo non posso chiederlo. I ricavi possono aumentarli non con i biglietti normali ma con i posti vip, quelli per le aziende e con le attività all'esterno dello stadio. Questo è imprescindibile per le squadre. Quindi musei, spazi per ristorazione, servizi e spazi commerciali".

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  • IL MILAN PENSA A SAN DONATO

    Il Milan ha individuato in San Donato la zona di Milano dove dare potenzialmente luce al suo nuovo stadio di proprietà. Il club rossonero ha portato a termine il rogito per l'acquisizione dei terreni dell’area San Francesco di San Donato Milanese.

    Per avviare l’operazione stadio il Milan, in occasione della chiusura dibilancio dello scorso30 giugno 2023, aveva già stanziato40 milioni di euro "per coprire spese ed investimenti relativi al progetto 'Nuovo Stadio' e per il rafforzamento patrimoniale della Capogruppo".

  • INTER PROIETTATA VERSO ROZZANO

    Nonostante l'apertura al dialogo per quanto riguarda il restyling di San Siro, l'Inter accelera sul fronte Rozzano, ovvero il luogo dove il club nerazzurro vorrebbe vedere sorgere il suo stadio.

    Come riferito daCalcio e Finanza, nei giorni scorsi è stato pubblicato l’avviso di "approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante generale al piano di governo del territorio (PGT)"del Comune di Rozzano sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Nel testo, datato 6 marzo, si legge anche che "gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione".

    Negli scorsi mesi è stata inserita unamodifica al PGT proprio sulla questione del nuovo stadio su richiesta diretta di Infrafin, la società del gruppo Cabassi che possiede i terreni di Rozzano e che ha concesso l’esclusiva sui terreni alla società di Viale della Liberazione fino ad aprile.

    La richiesta era quella di inserire tra i servizi che potranno essere svolti sull’area quelli "culturali, per lo sport e il tempo libero: servizi, attrezzature e impianti destinati allo svolgimento di attività ricreative, culturali, sportive e di intrattenimento", con la precisazione su "arene, stadi e strutture di intrattenimento".

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