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Zhegrova TudorGetty Images

Non solo Vlahovic, i cambi hanno rivoluzionato la Juventus: lampi di Zhegrova, Joao Mario merita più spazio

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La Juventus ha evitato la prima sconfitta stagionale all'ultimo secondo dei sei minuti di recupero contro il Borussia Dortmund.

Una rimonta epica da 2-4 a 4-4 culminata nel goal di Kelly (il secondo in pochi giorni per il difensore inglese) su assist di uno scatenato Vlahovic.

Il merito però va dato anche agli altri giocatori subentrati a gara in corso che hanno letteralmente cambiato il volto della partita.

Tra i più positivi, sicuramente, Joao Mario che sulla fascia destra ha assicurato spinta e qualità. La stessa fascia su cui negli ultimi minuti si sono visti anche i primi lampi di Edon Zhegrova.

  • JOAO MARIO MERITA SPAZIO

    Il portoghese anche contro il Borussia Dortmund è partito dalla panchina nonostante sia di fatto l'unico esterno destro di ruolo a disposizione di Tudor.

    L'allenatore bianconero però gli ha preferito Weston McKennie, forse per garantire un maggiore equilibrio in fase di non possesso.

    Di certo quando Joao Mario è entrato in campo la differenza rispetto al texano si è notata. L'ex Porto ha spinto con grande continuità e qualità, servendo peraltro anche l'assist per il momentaneo 2-2 di Yildiz.

    La sensazione, insomma, è che il portoghese meriti più spazio e possibilmente nel suo ruolo. Tudor infatti lo schierato da titolare solo una volta, contro il Genoa, ma sulla sinistra dove Joao Mario è apparso in difficoltà.

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  • LAMPI DI ZHEGROVA

    Convocato a sorpresa nonostante una condizione fisica ancora molto lontana, Zhegrova è stato lanciato nella mischia al minuto 87 quando il risultato per la Juventus sembrava ormai compromesso.

    L'ex Lille, seppure evidentemente non al top, ha però dispensato già lampi della sua classe tra stop perfetti e un sinistro delicatissimo.

    Nell'azione del 4-4, peraltro, c'è anche il suo zampino dato che Zhegrova ha condotto palla magistralmente in mezzo al campo prima di servire Vlahovic per l'assist a Kelly.

    Una volta al meglio fisicamente, insomma, il kosovaro sembra un fortissimo candidato ad una maglia da titolare fisso nell'undici bianconero.

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  • INGRESSO POSITIVO PER ADZIC

    Stavolta non ha risolto la partita come era successo qualche giorno prima contro l'Inter, certo, ma Adzic ha dato il suo contributo anche in Champions League.

    Entrato per dare maggiore equilibrio al posto di Openda, il giovane talento montenegrino si è distinto per un pregevole colpo di tacco a centrocampo.

    Il carattere poi ad Adzic non manca di certo, come dimostrano gli ampi cenni con le braccia rivolti al pubblico dello 'Stadium' per alzare i decibel del volume e sostenere la squadra.

    Anche in questo caso l'impressione, molto forte, è che Adzic sia ormai diventata un'alternativa credibile in mezzo al campo per Tudor.

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  • L'EQUILIBRISTA LOCATELLI

    E poi c'è lui, Manuel Locatelli, capitano ma anche uno degli uomini più discussi nel mondo Juventus.

    Alcuni tifosi gli rimproverano una certa timidezza quando ha il pallone tra i piedi ma la sua assenza contro il Borussia Dortmund si è sentita, eccome. Anche perché Koopmeiners ha fatto veramente di tutto per farlo rimpiangere.

    Una volta entrato in campo Locatelli si è piazzato in mezzo al campo e soprattutto ha cercato un paio di volte la verticalizzazione. In questo momento, piaccia o meno, la sensazione è che la Juventus non possa fare a meno del suo ordine tattico. 

    Un altro aspetto che Tudor dovrà valutare molto bene nelle prossime uscite.

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