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Ndoye, Lookman, Chiesa o Sancho, chi è l'esterno più adatto per il Napoli: costo e rendimento, gli azzurri devono scegliere

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Con qualche mese di ritardo, ma finalmente l'erede di Kvaratskhelia arriverà. A gennaio non si è visto nessuno: o meglio, a Napoli è arrivato solo Okafor che ha giocato pochissimo e ha già fatto ritorno al Milan per fine prestito. Ma ora la situazione è ben diversa.

Antonio Conte tornerà al 4-3-3, e dunque un esterno offensivo da alternare a Politano e Neres nell'elenco degli interpreti del ruolo presenti in rosa serve come il pane. Gli azzurri non ne hanno uno nuovo, appunto, da quando Kvara qualche mese fa ha deciso di prendere la via di Parigi.


I nomi sono tanti, alcuni più concreti degli altri: c'è Dan Ndoye che è nettamente il più caldo, c'è Ademola Lookman, c'è Jadon Sancho, c'è Federico Chiesa. Petali di una margherita che il Napoli sta sfogliando. Senza fretta, conscio di come il mercato ufficialmente ancora non sia iniziato.

Chi è l'esterno adatto per il Napoli? Chi farebbe maggiormente al caso di Conte in vista della prossima stagione?

  • IL RENDIMENTO RECENTE

    Tra questi, chi ha espresso le cose migliori nell'ultima stagione è Lookman. Zero dubbi. Il nigeriano dell'Atalanta è stato uno dei protagonisti massimi di una squadra che ancora una volta ha conquistato la qualificazione alla Champions League.

    Se il capocannoniere della Serie A è stato il compagno di squadra Retegui, l'uomo copertina della Dea è stato lui: 15 reti in campionato più 5 assist, oltre a 5 sigilli nelle 7 presenze in Champions. Il rigore sbagliato contro il Bruges e lo screzio con Gasperini, comunque rientrato, hanno rappresentato una piccola macchia in un percorso ancora una volta eccellente. Come nella stagione precedente, culminata con la tripletta nella finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen.

    Lookman è uno dei veri giocatori sopra la media del nostro campionato. Ma eccellente è stata anche la stagione di Ndoye. Anche lui ha deciso una finale, proprio come il collega: quella di Coppa Italia contro il Milan. Con Italiano ha imparato anche a segnare oltre a fare assist: 9 goal dopo i due dell'annata precedente, quella dell'esordio in A.

    Sancho e Chiesa sarebbero invece due incognite. Il primo ha iniziato bene col Chelsea, è tornato nei ranghi e ha avuto un ultimo guizzo nella finale di Conference League. Ma i Blues non lo hanno riscattato, rispedendolo al Manchester United. L'italiano invece non ha quasi mai giocato al Liverpool: Gattuso ci conta per la Nazionale, ma la situazione deve cambiare. E intanto Euro 2021 è un lontano ricordo.

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  • Newcastle United FC v Chelsea FC - Premier LeagueGetty Images Sport

    IL COSTO

    Il problema di Lookman, paradossalmente, è che è fortissimo. E per i giocatori fortissimi i club di appartenenza chiedono cifre altissime. Nello specifico, l'Atalanta per lasciar partire il proprio gioiello vorrebbe una sessantina di milioni: troppi anche per chi ha appena vinto un campionato e l'anno prossimo tornerà in Champions League.

    Come emerso nei giorni scorsi, Ndoye è decisamente più fattibile. Il Bologna vorrebbe una quarantina di milioni, il Napoli potrebbe arrivare a 25-30 inserendo nell'operazione una contropartita (Zanoli?). E intanto l'accordo col calciatore è stato praticamente già trovato.

    Sancho e Chiesa potrebbero invece partire in prestito, il primo per sfuggire nuovamente al Manchester United e il secondo per provare a riconquistarsi la Nazionale. Arrivare all'italiano sembra un'impresa tutt'altro che impossibile per chiunque, pure per il Napoli. Specialmente se sarà lui stesso a chiedere la cessione a Slot.

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  • L'ADATTABILITÀ

    Tre dei candidati hanno giocato in un 4-2-3-1 o 4-3-3 nella stagione conclusa da poco, e dunque sarebbero perfetti per l'assetto tattico che Conte ha intenzione di restaurare a Napoli: Ndoye, Sancho e Chiesa. Fermo restando che "giocare", per quest'ultimo, è stata una parola grossa. Ma il 4-3-3, tra Juve e Italia, Fede lo conosce a menadito.

    Diversa è la situazione di Lookman, abituato a giostrare in un modulo diverso a Bergamo: Gasperini utilizza da anni la difesa a tre, a cui non ha quasi mai rinunciato, con il nigeriano autorizzato a partire da sinistra con ampia libertà di movimento. Ma la sua adattabilità al 4-3-3, con un po' di lavoro nel precampionato e i dettami tattici di Conte, non sarebbe in discussione.

    Di più: Lookman potrebbe agire anche da centravanti. Lo ha fatto più volte a Bergamo, nelle occasioni in cui Gasperini ha deciso di rinunciare a una punta pura come Retegui per puntare su un reparto più leggero. Anche per questo il nigeriano sarebbe l'uomo dei sogni. Ma al momento non è certo lui in pole position.

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  • TUTTO SU NDOYE

    In pole position, al contrario, c'è Ndoye. Il Napoli sta pressando il Bologna, che dal canto suo non si opporrà alla cessione anche per venire incontro alle richieste del giocatore. Andrà trovata la quadra, questo sì. Ma tutto fa pensare a un finale felice.

    Ndoye andrebbe così a far compagnia a Neres e Politano nella batteria di esterni offensivi a disposizione di Conte. Aumenterebbe le opzioni dell'allenatore, diminuirebbe sensibilmente i continui scossoni tattici visti nell'ultima stagione. Niente più passaggio dalla difesa a quattro alla difesa a tre e viceversa, insomma: il tecnico avrebbe tempo e modo per lavorare su un sistema di gioco maggiormente definito.

    Ndoye, poi, al cospetto del Napoli si è già messo in mostra. Era il 7 aprile, due giorni prima l'Inter aveva pareggiato a Parma. Napoli in vantaggio a Bologna con Anguissa, pari proprio dello svizzero nella ripresa con un fantasmagorico colpo di tacco mancino. Quella prodezza ha rischiato di far sfumare il sogno del titolo, ma non è andata così. E ora Ndoye spera di presentarsi a Dimaro con lo Scudetto sul petto.

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