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jose-mourinho(C)Getty Images

Mourinho pensa già alla Juventus e punzecchia Di Canio: "Sarà contento che ho perso, a Torino avrò un'accoglienza diversa"

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Non è iniziata bene l'avventura in Champions League del Benfica di Josè Mourinho.

La squadra portoghese infatti ha perso in casa del Chelsea, dove il tecnico portoghese è stato però accolto da cori e applausi da parte dei suoi ex tifosi.

Un tributo che ha fatto ovviamente molto piacere a Mourinho. Che al termine della partita ha lanciato qualche frecciata in direzione Torino, sponda Juventus, ma non solo.

  • L'ACCOGLIENZA DEI TIFOSI DEL CHELSEA

    "In Inghilterra è così, con allenatori, con giocatori. quando si ha una bella storia la gente lo fa. Sono venuto qua col Manchester, con l'Inter, col Tottenham. Sempre la stessa cosa" ha sottolineato Mourinho, ringraziando i tifosi del Chelsea che gli hanno tributato cori ed applausi.

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  • IL 'SALUTO' A DI CANIO

    Mourinho ha poi lanciato una frecciata a Paolo Di Canio, opinionista di 'Sky Sport' presente in studio martedì sera: "Saluto tutti. Paolo Di Canio sarà felice perché io ho perso, ma saluto anche lui. Costacurta? Rui Costa a cena mi diceva che non era veloce, non era bravo in quello, non era bravo in quell'altro però era il migliore al mondo".

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  • LA FRECCIATA ALLA JUVENTUS

    Non manca neppure la solita frecciata alla Juventus: "A Torino non sarò sicuramente ricevuto come a Stamford Bridge, però mi fa sempre piacere giocare in quello stadio fantastico. Grande squadra, grande storia. Juventus e Benfica sono due giganti. Contro il Napoli a Lisbona sarà sicuramente una grande partita".

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  • IL PRECEDENTE COL MANCHESTER UNITED

    Ma a cosa si riferisce Mourinho parlando della probabile accoglienza a Torino?

    Nel 2018 lo Special One aveva affrontato la Juventus quando guidava il Manchester United e vinse quella partita per 1-2 nel finale grazie ad un'autorete di Bonucci.

    Al termine della gara Mourinho si portò la mano all'orecchio in risposta agli insulti di alcuni tifosi bianconeri nei suoi confronti.

    "Sono venuto qui per fare il mio lavoro e sono stato insultato per novanta minuti. A freddo non rifarei questo gesto, ma non credo di aver offeso nessuno e sul momentomi è sembrata una risposta a tono a chi ha offeso tutta la famiglia, oltre a quella interista" spiegò il portoghese davanti ai microfoni.

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