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Giorgio ArmaniGetty Images

Morto Giorgio Armani: il re della moda italiana aveva 91 anni, le sue partnership anche col mondo del calcio

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Il mondo della moda piange la scomparsa di uno dei suoi re assoluti. All’età di 91 anni si è infatti spento Giorgio Armani, stilista e imprenditore riconosciuto in tutto il mondo che ha segnato in maniera indelebile intere generazioni con il suo stile unico e inconfondibile.

Armani era uno degli italiani più conosciuti al mondo anche tra le persone non interessate e legate all'universo della moda. 'Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani", si legge. 

Il re della moda italiana ha legato il suo marchio e il suo nome anche nell’ambito calcistico con diverse partnership, l’ultima in ordine temporale con la Juventus. Da sottolineare inoltre il grande rapporto di stima e amicizia che lo legava ad Andriy Shevchenko, ex stella del Milan.

  • LA RECENTE PARTNERSHIP CON LA JUVENTUS

    A fine agosto il marchio Armani ha stipulato una collaborazione con la Juventus: il gruppo dello stilista italiano si è infatti impegnato a realizzare il guardaroba formale della squadra bianconera. “La partnership – come recita la nota ufficiale pubblicata sul sito ufficiale bianconera – prevede la realizzazione di una selezione di abiti firmati Giorgio Armani, pensati per accompagnare i giocatori della prima squadra maschile in tutte le occasioni ufficiali fuori dal campo, durante le stagioni sportive 2025/2026 e 2026/2027”.

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  • SPONSOR TECNICO DEL NAPOLI

    Giorgio Armani ha consolidato la presenza del suo marchio nel panorama calcistico internazionale anche con la collaborazione con il Napoli. Il marchio EA7 è infatti lo sponsor tecnico della formazione azzurra: le divise da gioco infatti sono realizzate proprio dal gruppo Armani. Una partnership iniziata nel 2021, prolungata e rinnovata più volte, e ancora in corso.

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  • LE ALTRE COLLABORAZIONI IN AMBITO CALCISTICO

    Negli anni 90’ Giorgio Armani collaborò con il Piacenza, squadra della sua città d’origine, disegnandone le divise di rappresentanza. Negli anni seguenti ha realizzato le divise sociali del Chelsea e della nazionale di calcio inglese.

    Nel 2019 il marchio Emporio Armani è diventato Fashion & Luxury Outfitter della FIGC e continua ancora oggi a vestire la Nazionale maggiore della Nazionale Femminile e dell’Under 21 azzurre.
  • IL MARCHIO EA7 ISPIRATO A SHEVCHENKO

    Nel 2004 il marchio Emporio Armani ha lanciato la propria linea sportiva denominata Emporio Armani 7, più nota con la sigla EA7. Perché il 7? L’ispirazione è arrivata dal numero di maglia indossato all’epoca da Andriy Shevchenko, che proprio nel 2004 giocava nel Milan e con cui Giorgio Armani ha stretto un grande rapporto di amicizia.

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  • IL FORTE LEGAME CON SHEVA

    Un legame tra i due che negli anni si è consolidato sempre più tanto che quella dell’ucraino “è sempre stata una forza gentile", come scritto proprio da Giorgio Armani nella postfazione del libro "Forza gentile. La mia vita, il mio calcio" di Andriy Shevchenko e Alessandro Alciato.

  • DAL BASKET ALLE OLIMPIADI: IL LEGAME CON LO SPORT

    Oltre al calcio, Giorgio Armani ha legato il suo marchio e il suo nome anche ad altri sport. Su tutti il basket: nel 2008 ha acquistato l’Olimpia Milano ribattezzata EA7 Emporio Armani Milano, a cui ovviamente ha realizzato tutte le divise di gioco.

    Ma Armani ha firmato anche le divise della squadra italiana alle Olimpiadi: una tradizione iniziata a Londra nel 2012 e proseguita nel corso degli anni, compreso l’appuntamento di Milano-Cortina 2026.

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  • IN MINUTO DI SILENZIO PRIMA DI ITALIA-ESTONIA

     Giorgio Armani sarà ricordato domani sera dalla Federazione allo Stadio di Bergamo prima del fischio d’inizio del match tra Italia ed Estonia con un minuto di silenzio.

    “La scomparsa di Giorgio Armani è una grave perdita per l’Italia - dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina - il suo contributo illuminante e appassionato nel campo della moda, così come in quello dello sport, rappresenta un vero e proprio orgoglio nazionale. Mi sento di ringraziarlo nuovamente, come ho fatto quando ha deciso di vestire le Nazionali azzurre di calcio, per ciò che ha realizzato in tutta la sua vita. Con la sua arte e la sua profonda dedizione al lavoro, ha incarnato l’ispirazione a migliorarsi giorno dopo giorno, puntando sempre all’eccellenza, che per lui ha rappresentato una splendida ossessione

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