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McKennie Monza Juventus Open VARDAZN

Monza-Juventus, c'era il mani di McKennie all'82'? L'analisi di Open VAR

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Successo fondamentale per la Juventus che, in quel di Monza, ha interrotto la striscia di pareggi consecutivi in campionato: decisivi, all'U-Power Stadium, i goal messi a segno da McKennie e Nico Gonzalez. In mezzo, il momentaneo pari a firma di Birindelli.

Proprio lo statunitense ex Schalke 04 è protagonista di un episodio da moviola accaduto al minuto 82, nel corso del forcing monzese alla ricerca del 2-2: sotto la lente d'ingrandimento è finito un tocco sospetto del pallone.

Dinamica valutata dal VAR Fabbri e dall'AVAR Maresca, che alla fine hanno dato il via libera all'arbitro Massa: niente mani.

  • L'ANALISI DELL'EPISODIO

    Durante un'azione offensiva del Monza, McKennie si oppone a un tiro di Ciurria in maniera alquanto sospetta, col pallone che colpisce la zona tra spalla e braccio: di seguito l'analisi fatta in sala VAR e riportata nel corso della trasmissione 'Open VAR' in onda su DAZN.

    "Guardiamo come l'ha respinta ma a fine azione, ma direi petto", le parole iniziali del VAR Fabbri, frutto di una primissima impressione.

    "Bisogna capire se è nella parte verde, perché chiaramente lui si abbassa per andare alla ricerca della palla. Dobbiamo capire se è nella parte verde fino al deltoide", precisa l'AVAR Maresca.

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  • IL VERDETTO

    Dopo una serie di controlli alla ricerca dell'immagine giusta per fugare ogni dubbio, Fabbri concede il via libera a Massa: l'impatto è con la spalla, dunque da considerare regolare.

    "Se colpisce la patch della Serie A è nella zona verde. Sì la colpisce: puoi riprendere il gioco".

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  • "PALLONE NELLA ZONA VERDE"

    Il dirigente arbitrale Dino Tommasi, presente in studio, ha poi avallato la decisione dei varisti spiegando la differenza tra zona verde e rossa, ovvero tra le parti del corpo che definiscono la non punibilità e la punibilità di un tocco.

    "C'è una zona verde in cui si definisce la non punibilità del fallo di mano ad altezza spalla, che corrisponde dall'altezza dell'ascella a salire, mentre la red zone è il braccio vero e proprio. La situazione è stata ben analizzata dal VAR Fabbri e dall'AVAR Maresca: si è cercato il punto d'impatto che poi è la patch della Serie A, che corrisponde alla spalla".

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