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Domenec Torrent Atlético de San Luis Liga MXGetty Images

Monterrey-Inter, Torrent ha vinto tutto come vice di Guardiola prima di allenare in proprio

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Alzi la mano chi, senza barare, è a conoscenza della carriera e della vita sportiva di Domenec Torrent, allenatore del Monterrey. Certo, una parte lo farà, ma la maggior parte cadrà dalle nuvole. Eppure parliamo di uno degli allenatori europei più vincenti della storia, capace di conquistare ben 23 trofei sulla panchina di Barcellona, Manchester City e Bayern Monaco. In che modo? Come assistente di Pep Guardiola.

Tutti gli onori sono andati all'allenatore catalano, ma Torrent è stato fondamentale in undici anni al fianco di Guardiola, assistente importantissimo per il ruolo che Pep ha avuto in patria, al Bayern e al Manchester City. Come secondo del collega, Domenec ha conquistato 23 medaglie d'oro, tra cui due della Champions League, prima di staccarsi e decidere di intraprendere una carriera personale che alla fine lo ha portato in Messico.

Sono ormai diversi anni che Torrent ha deciso di essere l'allenatore in capo: in questo ruolo ha guidato squadre negli Stati Uniti, in Brasile, in Turchia e alla fine in Messico.

  • COME GIOCA TORRENT

    "Tutti sanno che ho una filosofia molto simile a quella dell’allenatore con cui ho lavorato negli ultimi 10 anni" ha detto Torrent ai tempi del Flamengo, allenato per alcuni mesi nel 2020.

    "Mi piace attaccare, preferirei vincere 4-3 piuttosto che 1-0 perché è importante per i tifosi. So che per squadre come il Flamengo si tratta di vincere, vincere e vincere, ma vincere non è tutto, è così che si fa anche tu, ed è importante giocare un bel calcio".

    62enne catalano di Santa Coloma de Farners, Torrent gioca principalmente con il 3-4-3, ma nell'ultimo anno con il San Luis, club messicano guidato prima di trasferirsi al Monterrey, ha spesso scelto anche il 4-2-3-1.

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  • STACCARSI DA GUARDIOLA

    Guardiola e Torrent hanno condiviso oltre dieci anni insieme e più di venti trofei, ma alla fine ha scelto di staccarsi da Pep nell'estate 2018.

    "Il City Group mi ha dato questa opportunità e Pep mi ha detto che se mi piaceva l'idea, dovevo venire" disse Torrent dopo aver accettato il New York City. Il tecnico catalano, però, raccontava di come he la sua era da allenatore in capo sarebbe potuta durare poco:"Mi piace essere un capo allenatore e smetterò di esserlo solo se Pep crederà che posso essergli utile in qualche modo ".

    Alla fine, però, gli anni sono passati e Guardiola ha trovato altri assistenti, tra cui Maresca. Torrence ha così potuto espandere i propri orizzonti come mister di Galatasaray, Flamengo, San Luis e del già citato New York City.

    Torrence non è andato benissimo fin qui, scegliendo di rimanere fermo per alcuni lunghi periodi in attesa di una nuova opportunità di rilievo.

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  • FBL-MEXICO-MONTERREY-COACH-TORRENTAFP

    L'ORGOGLIO: LAVORARE CON PEP

    "Quando abbiamo iniziato in Terza Divisione, non avrei mai pensato di restare con lui così a lungo, ma poi abbiamo vinto tutti i titoli possibili" ha detto Torrent a proposito degli inizi con Guardiola, avvenuti con il Barcellona B.

    "In poco tempo Guardiola è diventato il miglior allenatore del mondo e probabilmente sarà il migliore della storia. È stata una gioia assoluta lavorare con lui, così come lavorare con una serie di giocatori straordinari come Eto'o, Henry, Xavi, Iniesta e Messi".

    "Ho imparato più io da lui di quanto lui abbia imparato da me, ma lui dirà di no perché è una persona molto generosa".

    Alla fine Torrent, come tanti altri assistenti e seguaci di Guardiola, ha fatto suo il calcio proposto dall'amico e collega:

    "Ora sento la sua idea come mia. Puoi copiare e incollare l'idea, ma Pep dice sempre che se non la senti, non puoi giocare così. Devi essere audace come lo era lui al Bernabéu. Non puoi tradire te stesso. Possono batterti perché commetti errori nel rilascio della palla, ma non perché cambi idea e giochi lungo. Si tratta di qualcosa che non puoi perdonarti".

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  • SFIDARE L'INTER

    Guardioliano fino al midollo, Torrent è consapevole di non poter sfidare comunque l'Inter a viso aperto. Allo stesso modo, però, l'ex assistente di Pep non vuole certo tirarsi indietro:

    "Con squadre come la nostra, non puoi andare a combattere con l'Inter. Ci tireremo indietro? Lasceremo la palla? No. Ma ci saranno momenti in cui dovrai proteggerti. Voglio che i miei siano competitivi".

    "Tutti punteranno sull'Inter, ovviamente, per via di ciò che rappresenta il calcio europeo, perché sono un gigante del calcio europeo. Ma sono convinto che avremo le nostre occasioni".

    Per Torrent, dopo anni di sali e scendi come allenatore in capo, è l'ora di mostrarsi realmente al mondo e dimostrare di non essere solamente l'ex vice di Pep Guardiola.

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