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Vincenzo Montella TurkeyGetty

Montella sta con Gattuso: "Qualificazioni europee? Credo che sarà studiata una riforma, mi piace il sistema della Champions League"

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Con la sua Turchia sarà costretto a disputare con ogni probabilità i playoff per cercare di strappare la qualificazione ai Mondiali: Vincenzo Montella è ben consapevole di ciò che attende i suoi ragazzi, impegnati in casa della Spagna nell'ultimo turno del girone.

Stesso destino dell'Italia, fresca di secondo posto nel proprio raggruppamento alle spalle della Norvegia, carnefice degli azzurri con una grande dimostrazione di forza in quel di San Siro.

Un sistema, quello attuale delle qualificazioni europee, che continua a non convincere più di un commissario tecnico: pochi giorni fa era stato Gennaro Gattuso a sollevare dei dubbi in merito, ora è Montella a sposare questa linea di pensiero.

  • COSA AVEVA DETTO GATTUSO

    "Avrei tante cose da dire - le parole nella conferenza stampa tenuta alla vigilia di Italia-Norvegia -. Bisognerebbe parlare della Nations League, ma un giorno è giusto che venga il presidente e spieghi tutto. Io so queste cose perché parlo con chi ne sa più di me e ho già detto ciò che volevo dire".

    "Ai miei tempi - ha aggiunto il c.t. azzurro - la seconda del girone andava direttamente al Mondiale: nel 1994 c’erano due africane e adesso otto… Non aggiungo altro".

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  • COSA HA DETTO MONTELLA

    "Queste valutazioni le avevo fatte anche io prima di ascoltare le dichiarazioni di Gattuso: è chiaro che con un girone unico è molto più semplice qualificarsi che il contrario. Adesso, troppo dipende dal sorteggio: noi, per esempio, per andare ai Mondiali eravamo obbligati a superare la Spagna, miglior nazionale d'Europa e del mondo".

    Da Montella anche una 'proposta' per un'eventuale modifica futura del format.

    "Mi piace il sistema adottato in Champions League e negli altri tornei europei per club: credo, e almeno questa è la mia sensazione, che la FIFA studierà una riforma che segua l'equità di quello stesso schema".

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  • LA COCCOLA A YILDIZ

    "Dobbiamo sempre ricordarci che Kenan ha 20 anni e che, alla sua età, i casi di un giocatore con una posizione già definitiva sono rari. Sarebbe negativo limitarlo in una sola zona di campo o in un solo ruolo, non ne beneficerebbero lo sviluppo e la crescita ulteriore. Io lo uso sulla sinistra e sta facendo molto bene, ma può fare anche il trequartista o la seconda punta: dipende dal modulo, dai compagni, dall'avversario e dalla situazione di gioco. Kenan è bravo nel breve e nel lungo, può giocare ovunque perché sa fare benissimo tante cose".