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Lautaro Chivu InterGOAL

Mondiale per Club al via, come arriva l'Inter al torneo: dalla disfatta europea alla presenza di Chivu in panchina

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È già da qualche giorno negli Stati Uniti, dove a breve esordirà nell'avventura iridata: lnter di scena al Mondiale per Club in rappresenza del calcio italiano assieme alla Juventus.

I nerazzurri debutteranno nel nuovo torneo nella notte italiana tra martedì e mercoledì contro i messicani del Monterrey, sfida a cui seguiranno quelle al cospetto dei giapponesi dell'Urawa Red Diamonds e degli argentini del River Plate.

Ma come arriva la formazione nerazzurra al Mondiale per Club? Appendice di una stagione portatrice di enormi rimpianti soprattutto per quanto riguarda il mese di maggio, senza dimenticare il recente addio di Simone Inzaghi.

  • MAGGIO DA INCUBO

    Dalla possibilità di bissare il Triplete del 2010 alla realtà di uno scenario che dice 'zero titoli': da tutto a niente per l'Inter che, dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia del 23 aprile, ha visto sfumare entrambi gli ultimi obiettivi rimasti.

    In campionato Lautaro e compagni non sono riusciti a confermarsi: rimpianti enormi soprattutto per la sfida del 18 maggio pareggiata allo scadere contro la Lazio, una mancata vittoria che ha impedito ai nerazzurri di scavalcare il Napoli a una giornata dal termine.

    L'ultima delusione in ordine di tempo è il pesante k.o. subìto nella finalissima di Champions League per mano di un dominante PSG: 5-0 per i parigini e Inter davvero irriconoscibile, la bruttissima copia di quella che poco più di tre settimane prima aveva estromesso il Barcellona di Yamal.

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  • L'ADDIO DI INZAGHI

    La 'manita' parigina ha giocato un ruolo decisivo anche per il prosieguo della carriera di Simone Inzaghi che, lo scorso 3 giugno, ha comunicato ai vertici del club l'intenzione di chiudere il progetto avviato esattamente 4 anni prima.

    La delusione per lo smacco europeo e la faraonica offerta ricevuta dall'Al-Hilal hanno indotto il tecnico piacentino a concludere con un anno di anticipo (rispetto alla naturale scadenza del contratto) l'avventura in nerazzurro, segnata da tanti complimenti per il percorso fatto ma anche dalle critiche per un palmares che, a detta di qualcuno, avrebbe dovuto essere più ampio.

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  • LA CORTE A FABREGAS E L'ARRIVO DI CHIVU

    Il dopo-Inzaghi ha visto Marotta e Ausilio fare di tutto pur di convincere Cesc Fabregas a sposare il progetto interista: il 'no' fermo del Como ha però bloccato ogni velleità nerazzurra, con lo spagnolo rimasto così al suo posto in riva al Lago.

    Una volta preso atto della situazione, l'Inter ha riversato tutte le attenzioni su Cristian Chivu, scelto per raccogliere la pesante eredità di Inzaghi nonostante uno storico di sole 13 panchine in Serie A col Parma, condotto alla salvezza all'ultima giornata di campionato.

    Una scelta che può a ragione essere definita un azzardo, considerata da Marotta "una prova di coraggio" di una società pronta a ripartire dall'interismo viscerale portato da uno degli eroi del Triplete di 15 anni fa.

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  • OBIETTIVO RISCATTO CON DUE VOLTI NUOVI

    Al Mondiale per Club l'Inter potrà contare anche su Petar Sucic e Luis Henrique, nuovi innesti ufficializzati durante la sessione di calciomercato durata dall'1 al 10 giugno.

    Croato acquistato già a gennaio per 14 milioni più 2 di bonus dalla Dinamo Zagabria, mentre per il brasiliano è stato necessario un esborso di 25 milioni (comprensivi di premi aggiuntivi) per strapparlo al Marsiglia e alla concorrenza europea.

    Chivu avrà così a disposizione una pedina in più in mezzo al campo e su entrambe le corsie laterali, in attesa che arrivino novità per un attacco che ha da poco perso sia Correa che Arnautovic (Bonny e Hojlund i nomi accostati con forza all'Inter).

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