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Mkhitaryan KloppGetty Images

Mkhitaryan e la scommessa con Klopp al Borussia Dortmund: "Ci siamo giocati 50 euro"

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Protagonista dell'quarto episodio di Frog Talks, ovvero il podcast di Andrea Ranocchia, è stato Henrikh Mkhitaryan, centrocampista dell'Inter nonché pilastro della squadra allenata da Simone Inzaghi.

L'armeno si è raccontato in un simpatico faccia a faccia con l'ex difensore nerazzurro, nel corso del quale ha parlato della sua avventura in quel di Milano, ma anche di alcuni aneddoti riferiti alle sue precedenti avventure.

Di seguito le parole del numero 22 nerazzurro.

  • L'ESPERIENZA ALL'INTER

    "Finire la carriera all'Inter?  Mi rimangono due anni di contratto, vediamo se riesco a finire questi due anni (ride, ndr). Dico sempre che finché posso devo giocare perché poi non voglio avere rimpianti quando smetto. Meglio giocare più possibile adesso. I compagni? Secondo me mi vogliono bene. È una cosa che mi ha colpito, non capivo come fosse possibile".

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  • "INTER CON 25 CAPITANI"

    "Lautaro? In un'intervista ho detto che anche senza la fascia è un trascinatore, sta segnando un sacco di goal, è fondamentale per questa Inter e lo sta dimostrando. Non è una questione di fascia, conta come ti comporti in campo. Penso a Barella che non ha la fascia ma fa delle cose che ti lasciano con la bocca aperta. Quanti capitani nello spogliatoio? Tutti e 25. Questo è importante. Quando giochi sei con undici giocatori, magari quel giorno uno o due non sono al meglio. Però sapendo di avere questi compagni sono tranquilli perché sanno che daranno una mano".

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  • LA SCOMMESSA CON KLOPP A DORTMUND

    Mkhitaryan ha vestito la maglia del Borussia Dortmund dal 2013 al 2016 e, a proposito della sua avventura in giallonero, ha raccontato di una scommessa che l'ha visto protagonista insieme al suo ex allenatore Jurgen Klopp.

    "Klopp? È uno psicologo, crede in te, ti lascia libero e per lui daresti la vita. In allenamento ci stavamo esercitando nei tiri in porta e mi disse che se avessi fatto almeno 7 goal mi avrebbe dato 50 euro, in caso contrario lo avrei pagato io. Ne feci solo 5 e alla fine ero molto triste perché sai, dare soldi non è mai facile. Due giorni dopo giocammo contro l’Eintracht , vincemmo 2-1 con una mia doppietta e quando venne ad abbracciarmi a fine partita gli chiesi di restituirmi i soldi. Me li ha ridati!".

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