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Gimenez Joao Felix WalkerGetty Images

Milan fuori dall'Europa: la rivoluzione di gennaio si è rivelata un fallimento

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La netta sconfitta maturata all'Olimpico contro la Roma ha fatto calare il sipario sulla stagione del Milan che, con il 3-1 patito contro la squadra di Claudio Ranieri è aritmeticamente fuori dalle competizioni europee per la prossima stagione.

A una giornata dalla fine, infatti, il Milan è a -5 dal sesto posto, occupato dalla Lazio, che rappresentava l'ultimo appiglio disponibile - dopo il tonfo in finale di Coppa Italia - per staccare il pass valevole per una delle tre competizioni continentali che si giocheranno nella stagione 2025/26.

"Una stagione fallimentare", come sentenziato dall'ad Giorgio Furlani, per un Milan che al giro di boa della stagione era persino intervenuto in maniera massiccia sul mercato, rinforzando - e non di poco - la squadra affidata a Sergio Conceicao. Un restyling totale che, a conti fatti, non ha dato gli esiti sperati.

  • GLI ACQUISTI DI GENNAIO

    Il Milan è stato infatti il protagonista assoluto del mercato di gennaio. Il club rossonero ha finalizzato una serie di colpi in entrata che sembrava avessero potuto cambiare letteralmente volto alla stagione milanista. I fiori all'occhiello della campagna di rafforzamento rossonera sono stati l'arrivo di Santiago Gimenez dal Feyenoord, per un'operazione complessivamente superiore ai 30 milioni di euro, e ai prestiti di Joao Felix dal Chelsea e di Kyle Walker dal Manchester City.

    A completare il parco dei calciatori in entrata si segnalano anche gli arrivi di Warren Bondo dal Monza e di Riccardo Sottil dalla Fiorentina. Il tutto senza dimenticare nemmeno Sergio Conceicao, approdato al timone rossonero all'imbocco dell'anno nuovo per rimpiazzare l'esonerato Paulo Fonseca.

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  • PARTENZA COL BOTTO, POI IL CROLLO

    Il nuovo Milan targato Sergio Conceicao era partito letteralmente con il botto, ovvero con la vittoria della Supercoppa italiana nella final four di Riyadh che ha visto i rossoneri battere, sempre in rimonta, la Juve in semifinale e l'Inter in finale. Un'iniezione di fiducia e di convinzione nei propri mezzi che però hanno sortito soltanto una grande illusione.

    La brillante vittoria in Coppa Italia contro la Roma, griffata dagli esordi scintillanti di Santiago Gimenez e di Joao Felix sembrava presagire ad una seconda parte di stagione da parte di un Milan che, quantomeno sulla carta, sembrava diventata la squadra favorita nella serratissima bagarre Champions.

    E invece, la magia si è spenta praticamente subito. Il Diavolo, infatti, ha inanellato una serie di prestazioni, e di risultati da dimenticare, che hanno di fatto compromesso il cammino in campionato in maniera irreversibile.

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  • IL FLOP DEI NUOVI

    I nuovi arrivati dal mercato di gennaio, ossia coloro che avrebbero dovuto cambiare i connotati della stagione milanista, si sono piuttosto rapidamente allineati al trend. Santiago Gimenez, dopo qualche goal dal peso specifico non indifferente, ha visto la propria titolarità messa in discussione dalla crescita di Abraham prima e di Jovic poi.

    Peggio ancora è andata a Joao Felix e Walker: il portoghese non è praticamente mai riuscito ad incidere sulla trequarti rossonera e la sua stella si è eclissata piuttosto rapidamente. Per non parlare del terzino inglese, che di fatto, ha perso il posto a vantaggio del giovane Jimenez. Con ogni probabilità, infatti, né l'ex Atletico né il laterale britannico verranno riscattati al termine della stagione.

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  • GLI OGGETTI MISTERIOSI

    E per quanto riguarda Bondo e Sottil? In questo caso possiamo tranquillamente parlare di due oggetti misteriosi che a Milano non hanno trovato mai spazio. L'ex centrocampista del Monza ha collezionato solo cinque apparizioni tra campionato e Coppa Italia, mentre l' esterno offensivo di proprietà della Fiorentina ne ha mandate a referto sette. Anche il loro futuro, a conti, fatti è decisamente tutto da scrivere.

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