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Maxi Lopez LotitoGetty / You Tube

Quando Maxi Lopez fece il "Topo Gigio" a Lotito: "Mi voleva alla Lazio, poi è sparito"

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Febbario 2010. La Serie A è parecchio distante da quella attuale: il calciomercato invernale, però, è praticamente identico. Serve a far maturare i sogni, o a salvare squadre.

In quel periodo lì ce ne sono due che, in maniera paradossale, vivono situazioni simili: Lazio e Catania. I biancocelesti di Davide Ballardini e i rossazzurri di Sinisa Mihajlovic.

Una sfida a distanza che, nella pratica, si concretizzò proprio dopo il mercato di gennaio, all'Olimpico, con un protagonista inaspettato, ma comunque logico: Maxi Lopez. Oggetto del desiderio di entrambi.

  • IL LAZIO-CATANIA DEL 2010

    Si diceva, Lazio-Catania del febbraio del 2010: i biancocelesti sono a un passo dalla zona retrocessione, mentre i rossazzurri in zona rossa ci sono già.

    La partita, all'Olimpico, finisce 0-1 per gli etnei: al 63' Maxi Lopez interviene in anticipo, in spaccata, su Andre Dias, decidendo la sfida. Ed esulta "alla Riquelme", mostrando le orecchie e mirando al pubblico presente in tribuna.

    Il perché è presto detto: prima di trasferirsi al Catania, Maxi Lopez era promesso sposo alla Lazio, con tanto di incontro con Claudio Lotito, come racconta lo stesso argentino nel corso di una diretta di IFSTV, su Twitch.

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  • "FECI IL TOPO GIGIO A LOTITO"

    "Ho esultato alla Riquelme, feci il "Topo Gigio" al presidente della Lazio".

    Con queste parole, Maxi Lopez ha descritto la scena. Il motivo lo spiega poco dopo, riepilogando la trattativa con Lotito.

    "Ero in giro a Roma, in vacanza, e stavo davanti alla Fontana di Trevi col passeggino e mio figlio, lì per lanciare la monetina. E mi prende una persona e mi dice: 'Dobbiamo andare a parlare col presidente'. E io: 'Il presidente di cosa?'. Ero in vacanza, giocavo in Brasile. 'Dobbiamo parlare col presidente, ti sta aspettando'. Mi siedo, parlo con lui, mi dà la mano e mi dice: 'Guarda che io quando do la mano firmo un contratto'. E io gli dico: 'Devi aspettarmi, devo tornare in Brasile e dire ai brasiliani che non rimango, non saranno felici. Al Gremio non saranno felici. Poi torno e parliamo'. Sono tornato in Brasile, mi sono beccato una causa dalla FIFA, sono tornato a Roma ed è sparito. Non rispondeva. Dico: 'Non è possibile'".

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  • L'ACCORDO COL CATANIA

    In verità, scoprirà Maxi Lopez, nel frattempo Claudio Lotito e Pietro Lo Monaco, allora ad del Catania, avevano stretto un patto.

    "In quel momento Pietro Lo Monaco, ad del Catania, si era messo d'accordo con Lotito. Il Catania stava cercando un centravanti, quindi si erano messi d'accordo perché io andassi a giocare in Sicilia, solo che io non sapevo dov'era la Sicilia in quel momento. Però avevo tanta voglia di giocare".

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  • LAZIO IN ZONA RETROCESSIONE

    Con il goal di Maxi Lopez, la classifica in Serie A cambiò: i biancocelesti piombarono in zona retrocessione, con l'esonero poi di Davide Ballardini.

    "Eravamo ultimi in classifica, poi faccio goal contro la Lazio all'Olimpico, loro entrano in zona retrocessione e noi usciamo. Quindi sì, l'esultanza era rivolta al presidente che stava guardando".

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