Pubblicità
Pubblicità
Lionel Messi PSG GFXGOAL

Il matrimonio tra Messi e il PSG era destinato a fallire sin dall'inizio: la storia di un amore mai sbocciato del tutto

Pubblicità

Lionel Messi ha compiuto 38 anni martedì. L'account X del Paris Saint-Germain gli ha augurato buon compleanno e poi ha aggiunto scherzosamente: "Ci vediamo domenica".

Alcuni tifosi non sono rimasti affatto colpiti, perché non portano con sé bei ricordi del periodo trascorso dall'argentino al Parc des Princes. E, ad essere onesti, nemmeno per Messi quell'esperienza francese è da considerarsi indimenticabile e lo ha dimostrato chiaramente negli ultimi due anni.

In questo senso, la partita del Mondiale per Club di questa sera tra il PSG e l'Inter Miami di Messi viene presentata come una sorta di "rivincita".

Come dimostra il post sui profili social dei parigini, cortese e scherzoso, si tratta piuttosto di una cordiale riunione tra ex compagni che hanno capito che non avrebbero mai dovuto stare insieme e che ora stanno molto meglio gli uni senza gli altri.

  • Lionel Messi of Barcelona Press ConferenceGetty Images Sport

    LO STRAZIANTE ADDIO AL BARCELLONA

    Messi non ha mai voluto lasciare Barcellona. Per lui era più che una seconda casa. Ha trascorso gran parte della sua vita nella capitale catalana, più che nella sua città natale, Rosario, e lì ha messo su famiglia. Il suo obiettivo era quello di concludere la carriera nell'unica squadra che avesse mai conosciuto da professionista.

    Ma sia Messi che il Barça sono stati traditi dall'ex presidente Bartomeu, che ha lasciato i Blaugrana sull'orlo della bancarotta con le sue spese sconsiderate, lasciando al suo successore, Joan Laporta, il compito di raccogliere i cocci con manovre finanziarie e scappatoie legali.

    Tuttavia, quest'ultimo si è reso presto conto che il Barça non poteva permettersi di rinnovare il colossale contratto di Messi, rendendo inevitabile la separazione, contrariamente a quanto veniva detto in pubblico all'epoca.

    La partenza ha devastato Messi. Non è stato come quando Alexander-Arnold ha lasciato il Liverpool. Le lacrime versate dall'argentino durante la conferenza stampa d'addio erano sincere, le emozioni profonde. Persino Luis Suarez, che aveva vissuto una separazione altrettanto dolorosa dal Barça, è rimasto sconvolto.

    "Non avevo mai visto Leo piangere così al Barcellona", ha ammesso l'uruguaiano. "Ha sofferto molto. Gli ha fatto davvero male".

  • Pubblicità
  • FBL-FRA-LIGUE1-PSG-MESSI-PRESSERAFP

    IL PRESSING DEGLI SCEICCHI

    Data la natura traumatica della sua uscita, Messi avrebbe dovuto prendersi un po' di tempo per riflettere sulla sua prossima mossa prima di precipitarsi su una nuova avventura. Come ha detto lui stesso, c'erano altre offerte sul tavolo. Meno di due giorni dopo il suo crollo a Barcellona, però, è stato annunciato come giocatore del PSG.

    "Abbiamo raggiunto un accordo con il PSG abbastanza rapidamente", ha dichiarato a France Football nell'ottobre2021. "Ovviamente sono stato conquistato dal progetto, dai giocatori che ha, dalla qualità del gruppo... tutti questi elementi hanno reso più facile trovare un accordo. Sapere di avere degli amici nello spogliatoio mi ha permesso di dire a me stesso che sarebbe stato facile per me ambientarmi. E non mi sbagliavo, perché è stato molto facile integrarmi, soprattutto perché ci sono molti giocatori che parlano spagnolo come me".

    Tuttavia, mentre l'esperienza di Neymar a Parigi si è rivelata prevalentemente positiva, per Messi non si può dire lo stesso.

    "Ho vissuto due anni in cui ero così infelice a livello personale che non mi sono divertito", ha ammesso a Mundo Deportivo."Di quegli anni ho ricordi meravigliosi grazie alla vittoria della Coppa del Mondo, ma a parte quello, è stato un periodo difficile per me".

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • FBL-FRA-LIGUE1-LORIENT-PSGAFP

    IL PENSIERO PER I SUOI FIGLI

    L'arrivo senza una preparazione adeguata a causa della partecipazione dell'Argentina alla Copa America 2021 non ha certamente aiutato Messi a partire con il piede giusto a Parigi. E nemmeno il Covid-19 contratto a metà stagione.

    Ma il motivo principale per cui Messi ha faticato durante il suo primo anno al PSG è stato che stava avendo difficoltà anche fuori dal campo.

    Messi era particolarmente infastidito dal traffico di Parigi ed inoltre ci è voluto più tempo del previsto per trovare una casa, costringendo la famiglia a trascorrere sei settimane in un hotel.

    "I bambini non ce la facevano più", ha lamentato l'attaccante a Le Figaro.

    Tuttavia, i tifosi del PSG si aspettavano giustamente di più da Messi, e non solo in termini di goal (ne ha segnati solo 11 in tutte le competizioni nel 2021/22, il suo bottino più basso in 16 anni).

  • FBL-FRA-LIGUE1-PSG-TOULOUSEAFP

    IL COMPLICATO RAPPORTO CON I TIFOSI

    I parigini erano ben consapevoli del profondo legame che Messi aveva con il Barcellona. Tuttavia, era comprensibile che pensassero che l'argentino avrebbe almeno cercato di instaurare un rapporto con il PSG e i suoi tifosi.

    Messi continua ad insistere sul fatto che non ha alcuna idea del perché il suo rapporto con i tifosi francesi si sia "incrinato", ma ha fatto ben poco per dimostrare di aver mai provato un affetto sincero nei loro confronti.

    Ad esempio, durante tutta la sua permanenza è andato a salutare i tifosi dopo una partita solo una volta, e anche in quell'occasione lo ha fatto solo su richiesta di Neymar.

    Di conseguenza, un Messi sottotono è diventato quasi inevitabilmente bersaglio dei fischi, soprattutto dopo aver dimostrato in modo eclatante ai Mondiali del 2022 di essere ancora il calciatore più forte del pianeta.

    Inevitabilmente, i tifosi del PSG volevano sapere dove fosse finito quel Messi mentre loro subivano l'ennesima umiliazione in Champions League per mano del Real Madrid.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • Paris Saint-Germain v Clermont Foot - Ligue 1 Uber EatsGetty Images Sport

    UN MATRIMONIO PER "CONVENIENZA"

    Il sospetto era che Messi si stesse risparmiando per il Mondiale in Qatar, che in realtà non gli importasse nulla del PSG e che fosse entrato a far parte della squadra campione di Ligue 1 solo perché era l'unica disposta a soddisfare le sue esorbitanti richieste salariali.

    Proprio come il suo grande amico Neymar, era considerato il simbolo di tutto ciò che non andava nel PSG e nella sua politica di acquisti esageratamente onerosi.

    C'era però una cosa che accumunava Messi e il PSG: entrambi volevano disperatamente vincere la Champions League. Messi aveva alzato il trofeo quattro volte, ma nessuno dal 2015 in avanti, mentre il PSG era ancora in attesa del suo primo titolo.

    Tuttavia, Messi non era la soluzione ai problemi dei parigini. Al contrario, si è rivelato un ostacolo aggiuntivo, perché un'altra superstar era l'ultima cosa di cui il PSG aveva bisogno dal punto di vista sportivo.

    Avevano già due attaccanti che non volevano fare il lavoro difensivo (Neymar e Mbappé); semplicemente non potevano permettersi di averne un altro, per quanto talentuoso. Giocatori come Vitinha si sono quindi ritrovati con troppi "compiti" da svolgere, con il risultato che il PSG, terribilmente sbilanciato, è caduto agli ottavi di finale in entrambe le stagioni di Messi al club.

  • Paris Saint-Germain v FC Internazionale Milano - UEFA Champions League Final 2025Getty Images Sport

    UNA SEPARAZIONE CHE FA BENE A TUTTI

    Vale la pena ricordare, tuttavia, che il PSG voleva comunque che Messi firmasse un nuovo contratto, anche se solo per motivi commerciali e di marketing, quindi in realtà gli ha fatto un enorme favore rifiutandosi di farlo.

    Oltre ad aprire la strada a un trasferimento a Miami favorevole alla sua famiglia, che gli ha anche permesso di riunire la vecchia banda del Barça, l'addio di Messi ha facilitato un cambiamento cruciale nella politica dei trasferimenti del Parc des Princes, ulteriormente favorito dalla cessione di Mbappé al Real Madrid l'anno successivo.

    Se quei due giocatori non fossero stati "eliminati" dal monte stipendi, il direttore sportivo Luis Campos non sarebbe stato in grado di investire così tanto nei giovani talenti che hanno aiutato il PSG a realizzare finalmente il sogno della Champions League.

    Come ha dichiarato il presidente del club Nasser Al-Khelaifi dopo la sorprendente vittoria per 5-0 contro l'Inter a Monaco il mese scorso, hanno imparato tardivamente dai propri errori. E l'acquisto di Messi è stato senza dubbio uno di questi.

    È significativo, tuttavia, che Al-Khelaifi abbia ringraziato Messi per il contributo dato al PSG nel lungo e difficile percorso verso la gloria della Champions League, perché non c'è alcuna vera amarezza da entrambe le parti in vista della reunion negli ottavi del Mondiale per Club.

  • Pubblicità
    Pubblicità
0