Dai goal in Serie A al ritiro: Marilungo annuncia il suo addio al calcio

Marilungo ha iniziato praticamente in Serie A, dopo aver brillato nelle giovanili della Sampdoria: al termine della stagione 2008/08, con quei 3 goal di cui scrivevamo prima, va in prestito in Serie B, al Lecce, contribuendo alla promozione in massima serie dei salentini.

Torna alla Samp e vive, per metà, la drammatica stagione dei blucerchiati culminata con la retrocessione: a gennaio veste la maglia dell'Atalanta. E la riporta in A, confermandosi un innesto importante.

In massima serie giocherà anche con il Cesena e l'Empoli, alternando esperienze in B con il Lanciano e lo Spezia. Poi scende in C: prima Ternana, poi Monopoli, Pescata e Pro Sesto.

Nel 2022 torna nelle Marche alla Recanatese: le ultime esperienze sono al Barletta, in Serie D, e al Montegranaro. Casa sua, la sua prima squadra calcistica, in Eccellenza.

Ad annunciare il suo ritiro è proprio il Montegranaro, con un post sui social.

"Oggi Guido, da anni orgoglio del movimento calcistico montegranarese, ha disputato la sua ultima partita e dato l’addio al calcio giocato. L’abbiamo visto calcare i palcoscenici più importanti del calcio nazionale, indossare prestigiose casacche e a gennaio tornare a vestire i nostri colori gialloblù. Era suo desiderio concludere la sua carriera a Montegranaro, dove ha iniziato, e siamo contenti di condividere questo momento con lui.
Grazie, Guido, e in bocca al lupo per il futuro!".

C'è un particolare, comunque, della carriera di Marilungo che fa storcere il naso: i tanti rimpianti, come quello dell'inserimento nella lista di Don Balòn, nel 2010.

Sì, quella lista sui futuri talenti del calcio mondiale: ecco, lui è stato inserito tra i 100 giocatori al mondo nati dal 1989 in poi con Romelu Lukaku, Gareth Bale, Neymar ed Eden Hazard. Non è andata bene, ma questa è un'altra storia.