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Thuram InterGetty

Marcus Thuram tra i 10 migliori attaccanti del mondo: lui dice sì. E lo è davvero

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La risposta di Marcus Thuram, a domanda trabocchetto, è una di quelle polarizzanti. Una di quelle in grado di generare un dibattito, obiettivo e soggettivo, che difficilmente può però arrivare all'oggettività completa. L'attaccante dell'Inter è uno dei dieci migliori attaccanti al mondo? Sui social si fa un gran parlare di quanto detto da un ragazzo che ha ormai superato il ruolo di figlio d'arte, diventando il principale Thuram in circolazione soprattutto per le nuove generazioni (in attesa di capire come evolverà la carriera di Khephren).

Intervistato da Onze Mondial, Marcus Thuram è stato scelto come uomo di copertina. La domanda tanto dibattuta riguarda il suo essere una delle migliori punte del pianeta a questo punto della carriera, dopo aver vinto lo Scudetto con l'Inter e allargato la sua capacità di segnare.

"I 10 migliori attaccanti al mondo? Farvi una classifica così, su due piedi, dei migliori attaccanti al mondo, è troppo difficile" ha esordito Marcus Thuram. "Ma se attraverso la vostra domanda mi chiedete se ritengo di essere uno dei 10 migliori attaccanti al mondo, personalmente sì, sono convinto di essere uno dei 10 migliori attaccanti al mondo".

Marcus Thuram si espone e non si nasconde, non fa il finto modesto o lo spocchioso: dà la sua opinione, ai quali i tifosi dell'Inter e non possono dare un contribuito in positivo e in negativo. Nel 2025, a marzo 2025, se ne può discutere, ma l'attaccante di Inzaghi può tranquillamente essere inserito in questa particolare classifica.

  • I DATI STAGIONALI DI THURAM

    Nel cercare di spiegare perchè Marcus Thuram può essere inserito nella lista dei migliori dieci attaccanti/punte del pianeta, non si può partire dai dati stagionali. Per essere un top del ruolo serve segnare, pochi dubbi. L'attaccante dell'Inter lo fa abbastanza? Sì, considerando le venti reti oramai vicine e una lista di colleghi in grado di segnare più goal che non è poi così lunga.

    Sedici goal in trentotto partite non sembrano certo eccezionali per chi guarda al freddo numero statistico (che in realtà quasi sempre descrive bene un'annata), ma Thuram ha giocato dieci gare da subentrato finendo in campo solamente nell'ultima parte delle stesse. Insomma, non è un attaccante che gioca tutti i match per 90 minuti, considerando i turnover e le continue esibizioni dell'Inter nelle varie competizioni.

    In più Marcus Thuram si sta evolvendo e non ha ancora raggiunto il suo picco da centravanti, nè stagionale: con altri due mesi a disposizione può rendere il suo record di reti, già agganciato, il nuovo traguardo che nei prossimi anni proverà a migliorare.

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  • FC Internazionale Milano v Feyenoord - UEFA Champions League 2024/25 Round of 16 Second LegGetty Images Sport

    LA TECNICA DEL GOAL

    Thuram aveva segnato sedici reti in una stagione completa (considerando tutte le competizioni) nell'ultima annata con il Borussia Monchengladbach, prima di passare all'Inter. Ora ha lo stesso numero di goal, con altri due mesi per andare oltre i venti e magari puntare ai venticinque. Il tempo c'è. Questo per capire meglio il dato statistico.

    Dal punto di vista realizzativo, invece, bisogna dare atto a Thuram di una capacità di segnare in più e più modi: sfruttando la velocità, la fisicità, il tiro potente, la conclusione di rapina.

    Marcus Thuram sa di essere uno dei migliori proprio perché sa essere liquido, adattandosi ad ogni situazione per stare allo stesso tavolo dei top assoluti:

    "Per cosa sono tra i migliori? Perché oggi, a 27 anni, sono alla terza stagione da punta centrale, sto sviluppando tante cose, sto facendo molta strada e ho la possibilità di migliorare come numero 9".

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  • TALENTO E CONSIGLI DAL PASSATO

    Con un padre come Lilian, Marcus Thuram ha avuto modo di crescere seguendo i consigli di alcuni dei più grandi cannonieri nella storia del calcio. Amici di papà, hanno trasmesso al giovane MT l'amore per il ruolo dell'attaccante.

    Ci ha pensato Thuram jr, però, ad affinare la tecnica, ascoltando ciò che colleghi del passato gli hanno consigliato, unendolo al talento per nascita e moltiplicato dall'essere in un'ambiente calcistico d'elite utile a diventare un grande professionista.

    "Ho parlato con Anelka, Trezeguet e Henry" ha raccontato Marcus Thuram. "Mi hanno dato dei consigli. I consigli cambiano a seconda del giocatore e di cosa gli piaceva fare. Ma una cosa è certa, chiacchierare con questo tipo di giocatori fa risparmiare molto tempo".

    "Una frase forte? Ti direi una di Thierry Henry sul ripetere in campo quello che ti piace. Mi diceva sempre: "Se c'è un'azione che ti piace e che padroneggi, devi fare tutto il possibile per ritrovarti in quella situazione. Non dobbiamo giocare a caso, dobbiamo riuscire a creare quella situazione preferenziale”. E più situazioni riesci a padroneggiare, più diventi inarrestabile".

    La capacità di Thuram nell'ultimo biennio è stata quella di riuscire ad inserirsi più situazioni preferenziali, così da avere un Piano B e un Piano C di un livello sempre altissimo.

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  • gyokeresGetty Images

    GLI ALTRI ATTACCANTI DELLA TOP 10

    Veniamo infine alla parte più 'popolare', da bar. Chi entrerebbe in una lista dei migliori dieci attaccanti al mondo. Marcus Thuram perché può farne parte? In un calcio sempre più fluido, con trequartisti come Cole Palmer in grado di far registrare numeri impressionanti alla pari di ali capaci di inserirsi e diventare cannonieri (Raphinha è l'ultimo grande esempio), le punte decisive sono sempre meno.

    Il ricambio di nuovi attaccanti tarda, così come la conferma di centravanti d'elite nel corso di un lungo periodo. Oltre i soliti noti, un Marcus Thuram in continua ascesa può tranquillamente inserirsi oltre gli intoccabili.

    Si parte da Kane, Lewandowski, Mbappé, Salah e Haaland, gli imprescindibili di ogni lista. L'altra metà? Un posto è occupato da Viktor Gyökeres, un altro dall'amico e compagno di Thuram, Lautaro Martinez.

    Qui comincia il campo della soggetività, in cui vengono inseriti i vari Ishak, Osimhen, Schick, David e sì, anche Marcus Thuram.

    Perché se è indubbio che Thuram, come punta, sia ancora lontano dagli intoccabili, è oggettivo che stia lavorando per essere nella seconda parte della top 10, quella dei centravanti che con lavoro, continuità e un ambiente ottimale, possono avvicinare i big, e chissà far parte del loro gotha.

    A 27 anni, con tre soli anni in questo ruolo, Marcus Thuram ha appena cominciato il suo percorso da centravanti. E lo sta facendo con sempre maggiore impatto. Nessuna falsa modestina, nessun ego. La soggettività si tramuta settimana dopo settimana in oggettività.

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