Il Derby dei "figli" di Manchester: Foden (con Haaland) regala il successo per 3-1 al City di Guardiola

"Figli", al plurale, perché il primo è Marcus Rashford. Nato a Wythenshawe, cresciuto con i Red Devils nel cuore. Il suo goal, all'8', è una perla: destro di prima intenzione che si infila al di sotto della traversa della porta difesa da Ederson.

Mica male, se si considera il peso della sfida. Non segnava, in Premier League, da un mese: dalla sfida contro i Wolves. E, in qualche modo, illude la formazione di Erik ten Hag.

L'altro "figlio" di Manchester di nome fa Phil: nato a Stockport, anche lui cresciuto calcisticamente da quelle parti, ma nel City. Bambino prodigio, ormai uno dei giocatori più importanti al mondo.

La rete dell'1-1 siglata al 56' è una perla assoluta: rientra sul mancino, fuori dall'area di rigore, e scarica una botte che si spegne alle spalle di André Onana.

Foden, però, è qualcosa in più di un semplice giocatore "offensivo": perfetto collante tra centrocampo e attacco, si inserisce alla perfezione chiudendo una combinazione con Julian Alvarez e firma il 2-1 all'80'.

Si tratta dell'undicesimo centro in Premier League, in questa stagione: 7 gli assist messi a referto fin qui. In totale, tra tutte le competizioni, 18 goal e 10 assist in 40 gare.

A chiudere il Derby, prima degli "Olè", ci pensa Erling Haaland. Pasticcio dello United in fase di uscita, con Sofyan Amrabat che perde una palla assolutamente gestibile sulla sua trequarti e Rodri che serve il norvegese in area.

Troppo facile, per lui, spingerla in rete: lui, sì, che nel primo tempo aveva fallito una rete praticamente fatta sulla linea di porta. All'Etihad finisce 3-1: il Liverpool rimane a +1 rispetto ai Citizens.