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Man City mentality problem GFXGetty/GOAL

Il Manchester City ha un problema di mentalità. E Guardiola non sembra essere in grado di aggiustarlo

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Meno di quattro mesi fa è stato chiesto a Pep Guardiola cosa apprezzasse di più nei suoi giocatori del Manchester City.

All'epoca, il City aveva vinto nove delle prime dodici partite della stagione in tutte le competizioni, rimanendo imbattuto. Sembravano in grado di vincere il quinto titolo consecutivo della Premier League, nonostante avessero strappato i risultati contro Wolves e Arsenal con goal negli ultimi minuti.

La risposta dell'allenatore merita di essere riesaminata dopo che il City si è portato in vantaggio per 2-1 contro il Real Madrid a 10 minuti dalla fine all'Etihad Stadium, finendo però sconfitti per 3-2. "Hanno una mentalità incredibile" ha detto Guardiola all'epoca.

"La maggior parte di loro sono così forti, così competitivi. Una tendenza a rilassarsi? Ho sempre questa preoccupazione quando vinciamo così tanto. Cosa potrebbe succedere? Un calo dopo aver vinto, sì. Ma non lo vedo. Tutti si spingono a vicenda. Spingono me e spingono il mio staff con idee, con cose nuove. Sono al passo successivo, pensano cosa c'è dopo? Sono veri concorrenti".

Quanto sembra lontana questa affermazione in questo momento. Perché se c'è una cosa che riassume il Manchester City in questo momento, è la sua fragilità mentale.

  • Man City Haaland DiasGetty

    UN ALTRO CITY: SCONFITTO IN VANTAGGIO

    Jurgen Klopp ha definito il suo Liverpool composto da "mostri mentali", ma il più delle volte il City ha avuto la meglio sui Reds, battendoli tre volte su quattro quando hanno duellato in vetta alla Premier League.

    Il City ha vinto sei titoli di Premier negli ultimi sette anni, accumulando 18 trofei sotto la supervisione di Guardiola. Ma questa stagione è successo qualcosa di veramente assurdo al City. Il team inglese ha perso cinque partite nel 2024-25 da posizioni di vantaggio, tante quante nelle quattro stagioni precedenti messe insieme.

    La svolta tardiva del Madrid dal 2-1 al 3-2 del 91° è stata enfatica e sbalorditiva, ma non è arrivata all'improvviso. Non è stata nemmeno l'ultima svolta della stagione a costare caro al City. La squadra di Guardiola era in vantaggio contro il Manchester United fino a quando non ha subito il rigore di Bruno Fernandes all'88° minuto, per poi vedere Amad Diallo segnare il goal della vittoria al 90°.

    I Citizens hanno buttato via un vantaggio di 2-0 contro il Paris Saint-Germain perdendo 4-2, finendo k.o dopo un vantaggio contro Sporting Lisbona e Brighton. Il City era in vantaggio all'Amex Stadium fino al 78° minuto, ma all'83° era sotto.

    Inoltre il City ha anche sprecato vantaggi in partite che non ha perso, ad esempio quando era in vantaggio per 2-0 al Brentford il mese scorso ma ha pareggiato 2-2 dopo aver subito gol all'82° e al 92° minuto.

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  • Manchester City v Real Madrid C.F. - UEFA Champions League 2024/25 League Knockout Play-off First LegGetty Images Sport

    IL TEAM PREOCCUPANTE DEL CITY

    La tendenza del City a crollare è particolarmente diffusa in Champions League.

    Ederson e compagni hanno subito otto goal negli ultimi 16 minuti in cinque delle loro nove partite nella massima competizione europea. La loro resa più spettacolare è stata in realtà una partita che non hanno perso, ovvero il pareggio 3-3 con il Feyenoord che è sembrato praticamente una sconfitta dopo aver sprecato un vantaggio di 3-0 subendo tre goal tra il 74° e l'89° minuto.

    Il City potrebbe aver pensato, tuttavia, di averla fatta franca quando ha superato il terribile girone battendo il Club Brugge e finendo 22° su 36, intrufolandosi così nei playoff.

    Certo, hanno dovuto affrontare il Real Madrid, i re indiscussi della competizione, ma li avevano eliminati dall'Europa due volte negli ultimi anni, battendoli 4-0 all'Etihad meno di due anni fa. Il City ha trascorso un gran playoff d'andata, fino a che tutto è cambiato.

    I loro tifosi hanno ricordato la vittoria del Pallone d'Oro di Rodri in faccia a Vinicius Jr prima del calcio d'inizio, poi hanno tirato un sospiro di sollievo sia quando il brasiliano è stato pescato in fuorigioco quando altrimenti avrebbe guadagnato un rigore, sia quando il suo tiro è stato deviato da Manuel Akanji e ha colpito la traversa.

    Hanno fischiato con gioia quando Kylian Mbappe ha mancato un'occasione ghiotta alla fine del primo tempo. Hanno festeggiato ogni blocco e contrasto come se fosse un goal.

    E quando Haaland ha mandato Thibaut Courtois dalla parte sbagliata sul rigore del 2-1, i tifosi del City hanno pensato che sarebbero andati nella capitale spagnola con un bel vantaggio.

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  • Pep Guardiola Man CityGetty

    UNA PARTITA REGALATA

    Le stesse tendenze che avevano dimostrato durante il girone di Champions sono tornate a perseguitarli martedì.

    Ederson, colpevole delle sconfitte a Parigi e Torino, così come del pareggio disastroso con il Feyenoord, è stato uno dei migliori giocatori del City contro il Madrid finché non ha fornito a Ruben Dias un passaggio horror da un calcio di punizione e successivamente ha spinto il tiro centrale di Vinicius dritto sui piedi di Brahim Diaz, regalando agli spagnoli il loro secondo pareggio.

    Rico Lewis, nel frattempo, ha subito un calo di concentrazione intempestivo e ha perso la palla contro Vinicius, l'ultima persona a cui voleva darla, portando al goal della vittoria di Jude Bellingham. Il City aveva già visto questo film, soprattutto contro il Madrid, che lo ha eliminati in semifinale nel 2022 con due goal nei minuti di recupero di Rodrygo.

    Ma se quella resa tardiva al Bernabeu è sembrata un evento isolato, quello che è successo martedì all'Etihad Stadium è sembrato molto più un déjà-vu. Guardiola ha fatto fatica a spiegare cosa era successo alla sua squadra. O meglio, cosa continua ad accadere.

    "Non siamo stati in grado di gestire la situazione" ha detto. "Dopo il 2-1, è successo quello che è successo tante volte in questa stagione: contro Feyenoord, Sporting, Brentford, United. Alla fine abbiamo perso. A quel livello è così difficile. Non è la prima volta, è successo tante volte, ed è per questo che è difficile. Parliamo di come fermarlo, ma è dura. Dobbiamo sapere che gli errori in alcune aree quando siamo lì sono difficili da gestire. È successo tante volte".

  • Man CityGetty

    RICOMINCIO DA CAPO

    Guardiola ha insistito sul fatto che non si trattava di singoli individui. Ederson è stato sicuramente un denominatore comune in molti dei pessimi risultati del City in questa stagione, ma l'allenatore ha ammesso che la sua squadra stava soffrendo di un malessere collettivo, includendo se stesso in quella valutazione.

    "Appartiene a tutti noi, non ai giocatori. Non ho problemi ad accettare che non funzioni come in passato, non è un problema, ma riguarda tutti noi" ha detto. "Per me sarebbe facile dare la colpa a un giocatore specifico, è ridicolo e non funziona. La verità è che non siamo abbastanza stabili in quei momenti. Oggi non è un'eccezione, è successo molte volte".

    Il fatto che Guardiola continuasse a ripetere le parole "molte volte" ha illustrato come sia una specie di Ricomincio da capo (noto film con Bill Murray) all'interno del City negli ultimi tre mesi.

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  • Manchester City v Real Madrid C.F. - UEFA Champions League 2024/25 League Knockout Play-off First LegGetty Images Sport

    ARRABBIATO E FRUSTRATO

    Anche John Stones non ha saputo come spiegare cosa fosse successo nella partita contro il Real Madrid.

    "Non so come esprimerlo a parole" ha detto il difensore ad Amazon Prime. "È così deludente e frustrante per tutti. Eravamo in partita fino all'ultimo, poi si sono verificate due situazioni e abbiamo finito per subire goal. È frustrante per un difensore uscire con quel risultato. Arrabbiato e frustrato, è quello che posso dire".

    "Sinceramente, non ho la risposta. Dobbiamo vedere meglio le partite, questo è sicuro. L'allenatore ci ha detto che dobbiamo assumerci la responsabilità di ciò che facciamo in campo, e penso che lo faremo. Questi brutti momenti capitano durante le partite. Abbiamo avuto la grande opportunità di andare al Bernabeu in vantaggio per 2-1, e ora andiamo lì con la necessità di un goal per pareggiare".

    "Penso che da come abbiamo iniziato la partita, eravamo proprio al massimo. Sappiamo la qualità che ha il Madrid. Quello che è successo era evitabile da parte nostra. Dobbiamo fare meglio, è semplice. Dobbiamo mantenere una mentalità positiva e guardare avanti. Abbiamo altri 90 minuti per sistemare le cose".

  • Erling Haaland Man City 2024-25Getty

    INGENUI E PRIVI DI FEDE

    Ma è difficile per il City mantenere una mentalità positiva quando la loro mentalità sembra essere la causa dei loro più grandi problemi. La squadra sembra soffrire di compiacimento, pensando ancora di essere forte come una volta, pensando di potersi staccare alla fine delle partite e farla franca.

    "Penso che ci sia stata molta ingenuità da parte del Manchester City, soprattutto verso la fine della partita", ha detto l'ex capitano dell'Inghilterra Wayne Rooney su Amazon Prime. "Ma anche all'inizio si poteva vedere che il Madrid avrebbe avuto delle occasioni. Penso che i giocatori del Manchester City negli ultimi anni abbiamo visto una convinzione e una sicurezza che qualsiasi partita in cui si trovino andranno a vincere la partita. Penso che stasera i giocatori si guardassero intorno e si guardassero l'un l'altro quasi con una mancanza di fiducia l'uno nell'altro e penso che questo sia un problema per Guardiola."

    Un'altra preoccupazione per Guardiola è la consapevolezza che la stagione della sua squadra è quasi finita. Se il City non riesce a ribaltare la situazione al Bernabeu, uno stadio in cui non ha vinto nelle ultime tre uscite e ha vinto solo una volta nelle ultime sei partite, allora la FA Cup e un piazzamento tra le prime quattro saranno le uniche cose rimaste per cui lottare.

    La primavera, solitamente un periodo di grande eccitazione per il club che evoca ricordi di allettanti partite di Champions League e di scontri per il titolo, sembrerà più una campagna prestagionale. In effetti, il City ha quasi affrontato gli ultimi mesi come se fossero la fine dell'anno scolastico.

    La mentalità risoluta e implacabile di cui Guardiola ha parlato è stata sostituita dalla disperazione. E nessuno, nemmeno l'uomo rinomato per la sua insaziabile ricerca della perfezione, sembra sapere come recuperarla.

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