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Maignan PSGGoal

Maignan al PSG, dove tutto è iniziato: le liti con Ibra e l'addio per spiccare il volo

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Per la prima volta da quando ha lasciato la Francia, da campione in carica col Lille, Mike Maignan torna a Parigi, la sua casa calcistica.

Lì è iniziato il percorso di quello che oggi è uno dei migliori portieri al mondo. È entrato che era un bambino e se n'è andato per diventare uomo.

Oggi ritorna, da top player. Un simbolo di 'francesità', quello che tanto ricercano al Paris, esportato a Milano.

  • Maignan PSG Ligue 1Getty Images

    IL PSG A 15 ANNI

    Il piccolo Mike Maignan mette piede per la prima volta nel centro sportivo del PSG a 15 anni. Ma ha già le idee chiarissime.

    Il suo talento purissimo viene già fuori durante la Coupe Gambardella, uno dei tornei giovanili più importanti d'Europa. Personalità, talento e la dote di para-rigori messa subito in mostra diventato l'eroe di una sfida contro il Reims, con due penalty respinti.

    Maignan fa tutta la trafila, arriva fino al PSG B e partecipa alla Youth League. Per lui, cresciuto in un quartiere povero di Parigi dove essersi trasferito in Francia dalla Guyana, non c'è altro obiettivo che esordire col Paris dei grandi. Ma quell'esordio non arriverà mai.

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  • Maignan PSGGetty

    "IBRA, SEI UN ATTACCANTE DI M***A"

    "Quando parlo con Maignan non ha pressione. Lui gioca e basta"

    Queste parole di Moncada risalgono a qualche mese fa, ma già a 17 anni Maignan non aveva idea di cosa fosse la pressione.

    Lo ha raccontato lui stesso, di quando si è messo allo stesso piano di Zlatan Ibrahimovic, in quel periodo il re indiscusso di Parigi.

    "Ricordo un allenamento, a 17 anni, al mio primo anno con i professionisti. Stava calciando pallonate a 400 all’ora, manco dovesse segnare a Buffon o a Julio Cesar. Non riuscivo a pararne nemmeno una, e allora mi dice: ‘Sei un portiere di merda’. Subito dopo gli paro un tiro. Non potevo non rispondergli… E allora gli ho detto: ‘E tu sei un attaccante di merda’.

    Sul momento mi ha ignorato, ma poi in spogliatoio mi ha detto che ero stato bravo, che mi apprezzava e allora ho capito che mi piaceva non solo come giocatore ma anche come persona”

    Personalità, carisma. Lo abbiamo già detto. Gli serviva e gli è servito quello per diventare qualcuno a prescindere dal PSG. Uno step che molti altri talenti cresciuti insieme a lui non sono riusciti a raggiungere.

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  • Mike Maignan LilleGetty Images

    CEDUTO PER UN MILIONE

    Nel 2015 la scelta di andare via. La scelta del PSG di non puntarci e svenderlo per appena un milione di euro al Lille. Un milione di euro, lo ripetiamo.

    Probabilmente il milione di euro miglior speso nella storia del Lille per come finirà qualche anno dopo, nel 2021, con il titolo vinto e strappato proprio al PSG. E con questi numeri per Maignan:

    • 21 clean sheet stagionali
    • Terzo miglior portiere per percentuale di parate in Europa
    • 23 goal subiti, miglior difesa della Ligue 1 e dei top 5 campionati europei

    Il tutto mentre il PSG stava ancora cercando disperatamente da anni un portiere all'altezza, senza rendersi conto che quel portiere ce l'aveva in casa dal 2010.

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  • Mike Maignan France 2023Getty

    "SONO PARIGINO"

    "Donnarumma ha fatto al sua storia, ora inizia la mia"

    Con queste parole Maignan si è presentato al Milan. Inutile ricordare cosa è successo dopo, essendo storia nota. Magic Mike si preso tutto: lo Scudetto e poi anche la maglia da numero uno titolare della nazionale francese.

    Lui, simbolo assoluto di 'francesità', quasi un'ossessione per il PSG, come dimostrato dalla volontà di tenere a tutti i costi Mbappé e dal cambio di logo con la scritta Paris in primo piano. Per questo motivo Maignan sarebbe il portiere perfetto nella squadra perfetta secondo il diktat impostata da Al-Khelaifi.

    “Sono parigino ma oggi sotto contratto con il Milan. Penso che per il futuro non si può sapere”

    Maignan la porta la sta volendo lasciare accostata. La porta del futuro, si intende. Perché quella del presente, quella del Milan, in campo deve rimanere assolutamente chiusa. Specialmente a Parigi. Nella sua Parigi.

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