Maehle fa marcia indietro: "Mie parole tradotte male, Gasperini grande allenatore"

Joakim Maehle, dal ritiro della Danimarca, negli scorsi giorni aveva rilasciato parole molto dure sull'approccio di Gian Piero Gasperini.

"Approccio quasi dittatoriale di Gasperini?L'hai detto tu.Non volevo dirlo prima, perché temevo che scrivessi una cosa piuttosto che un'altra...(rivolto al giornalista, ndr). Era così che decideva tutto.Se, ad esempio, facevamo un doppio allenamento, dovevamo restare a dormire nella struttura per la notte.Allora non ci era permesso di tornare a casa.Stile di gestione basato sulla paura?Sì, un po'.Puoi chiamarla cattiva gestione o quello che è, non lo so.Almeno mi sono preparato per le esperienze successive della mia carriera".

A dar maggiore cassa di risonanza a quanto espresso da Maehle ci ha pensato Merih Demiral, che commentando il Tweet di GOAL ha confermato il pensiero dell'ex compagno di squadra, oggi al Wolfsburg.

"Tutto vero.Si saprà presto tutto, aspettate l’intervista".

Maehle, però, dopo la sfida contro San Marino ha parlato, come detto, di "traduzione sbagliata".

"In realtà mi dispiace per il modo in cui è stato tradotto: ho parlato un po' con il mio fisioterapista all'Atalanta, gli ho detto che era sbagliato. Certamente non ho niente da criticare a Gasperini come allenatore, in alcun modo. È un grande allenatore e mi sono goduto i miei anni lì, quindi non è stata una critica".