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LukakuGetty Images

Lukaku altalenante con il Napoli ma intoccabile: per Conte rimane insostituibile

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La pesante sconfitta patita dal Napoli al Maradona contro l'Atalanta ha avuto tutti i crismi del brusco risveglio per la capolista, travolta dall'onda durto della Dea e ora avvicinata in classifica dall'Inter proprio all'imbocco della settimana che porterà allo scontro diretto di San Siro.

Nel lunch match del Maradona, la squadra di Antonio Conte non è mai stata in grado di scalfire l'undici sapientemente schierato da Gian Piero Gasperini, trascinato da uno scatenato Lookman e dal solito Retegui.

Le bocche di fuoco del Napoli, invece, sono rimaste letteralmente all'asciutto e su tutte spicca la prova di Romelu Lukaku, letteralmente annullato da uno straordinario Isak Hien. Conte si aspetta decisamente di più dal suo epicentro offensivo specialmente in vista di domenica quando entrambi arriveranno a San Siro da grandi ex.

  • LA PARTITA DI LUKAKU

    Contro l'Atalanta Romelu Lukaku è stato letteralmente disinnescato dalla strepitosa prestazione di Isak Hien che, piazzatosi al centro del pacchetto difensivo a tre di Gian Piero Gasperini, ha tagliato qualsiasi tipo di rifornimento al bomber belga, di fatto mai pericoloso nel corso del match del Maradona.

    Il numero 11 azzurro è stato poi sostituito, a meno di un quarto d'ora dal fischio finale, da Antonio Conte che ha inserito Giovanni Simeone per l'assalto finale del suo Napoli rivelatosi poi vano.

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  • ALTALENANTE MA INTOCCABILE

    Tutto e niente. Nel giro di una manciata di giorni, da San Siro al Maradona. Se contro il Milan Lukaku era stato il grande protagonista di serata - capace di sbloccare il match e di tenere in costante apprensione la retroguardia rossonera - contro la Dea si è verificato l'esatto opposto.

    Il belga ha faticato a trovare spazi e frangenti per provare a lasciare il segno, soffrendo la fisicità impetuosa di un pari stazza come Hien. E questo è un po' il leitmotiv che sta caratterizzando la sua prima stagione e Napoli.

    Goal e peso specifico, sì, ma anche giornate storte e poco incisive. Un percorso che sin qui ha fatto registrare diverse oscillazioni.

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  • LE ALTERNATIVE A LUKAKU

    Ma in questo Napoli che cosa c'è oltre a Lukaku? Tra gli elementi di stampo offensivo che potrebbero idealmente prendere il posto del belga ci sarebbe Giovanni Simeone, anche se sin qui l'argentino ha potuto godere solamente di alcuni sprazzi di gara.

    Ad eccezione della prima gara con il Verona, in campo per 79 minuti ma senza Lukaku in rosa, Simeone ha giocato solamente spezzoni per un totale di 112 minuti nelle successive dieci giornate. In altre parole, una riserva.

    C'è poi anche Giacomo Raspadori, ma nell'idea tattica di Antonio Conte, il classe 2000 può agire al massimo da seconda punto o più preferibilmente tra le linee. Non da prima punta, insomma. Quella casella pare proprio intoccabile.

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  • I NUMERI DI LUKAKU COL NAPOLI

    Da quando è approdato al Napoli, Lukaku è ovviamente diventato il punto di riferimento del reparto offensivo di Conte. Schierato titolare in 8 occasioni (su 9) in campionato, il belga ha sin qui messo a referto 4 goal e 4 assist, a cui se ne aggiunge uno in Coppa Italia.

    • 10 presenze
    • 8 volte titolare
    • 4 goal
    • 5 assist
    • 660 minuti giocati
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