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Luciano Valente FeyenoordGetty Images

Luciano Valente giocherà con l'Olanda e non con l'Italia: questione chiusa per il talento del Feyenoord

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Nato a Groningen da padre italiano e madre olandese, alla fine Luciano Valente giocherà con la Nazionale maggiore olandese e non sotto la bandiera azzurra. Si chiude così una questione di cui si è parlato a lungo nelle ultime settimane, viste le mancate convocazioni di Koeman, ct degli Orange, e la stessa immobilità di Gattuso. Ora il tecnico dell'Olanda ha fatto la sua mossa, scegliendo il giovane italo-olandese che sta stupendo tutti in questo 2025.

Classe 2003, trequartista, Valente è uno dei giovani più interessanti della Eredivisie e delle più importanti squadre olandese, spesso eletto migliore in campo in virtù della sua enorme qualità mostrata con il Feyenoord. Una qualità che non è bastata per essere convocato dall'Italia, un'opzione che Luciano avrebbe considerato ampiamente. La chiamata di Gattuso non è però arrivata, lasciando spazio a Koeman e agli Orange.

Certo, fino a quando non scenderà in campo Valente potrebbe in teoria giocare per l'Italia in futuro, ma la sensazione è che il 22enne verrà utilizzato da Koeman in una delle due partite di novembre contro Polonia e Lituania, concludendo così definitivamente i dubbi sul suo futuro con le Nazionali maggiori.

  • ITALIA E OLANDA, PARLA VALENTE

    "Se la nazionale italiana mi chiamasse prima di quella olandese, lo prenderei in considerazione" ha detto Valente al Telegraaf qualche settimana fa. "Il mio sogno è diventare un calciatore della Nazionale. Potrei farlo con l'Olanda, ma se il commissario tecnico dell'Italia mi chiamasse prima, lo prenderei sicuramente in considerazione".

    Valente aveva mandato un chiaro messaggio all'Italia, alla patria del padre. Ma dalla FIGC e da Gattuso nessun segnale, nessuna chiamata. E così Koeman - dopo averlo visionato all'Europeo Under 21 in maglia Orange - lo ha scelto, premiandolo per la sua crescita mostrata con il Feyenoord.

    E dire che Valente si era detto deluso per la mancata convocazione di Koeman, che ha semplicemente aspettato il momento giusto:

    "Dopo l’Europeo con l’Under 21 non ho più avuto contatti con la federazione olandese. Vedo altri giocatori del Feyenoord partire per le nazionali e allora la cosa mi sembra più vicina, ma non penso: ‘Devo essere convocato".

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  • DA ROBERTO A LUCIANO

    Ex giovanili del Groningen, dopo aver esordito con la squadra della sua città è stato acquistato dal Feyenoord per 6 milioni la scorsa estate. Nella città dell'Olanda settentrionale ha giocato quasi cento partite ufficiali, segnando dieci goal e fornendo diciasette assist. Trequartista che può giocare anche come esterno, sa come dare del tu al pallone e mettere i compagni in porta. Ma non disdegna certo inserimenti precisi e conclusioni al bacio.

    Il padre è Roberto Valente, ex calciatore con un passato al Siena rimasto in Olanda dopo aver conosciuto la moglie proprio nei Paesi Bassi. L'amore per il pallone deriva proprio dal 59enne che negli anni '80 giocava da esterno di difesa.

    Tre anni fa Roberto lavorava part-time in una pizzeria, come rivelato da un documentario del Groningen, realizzato per raccontare le origini di Valente. All'epoca Luciano militava nell'Italia Under 20, mentre l'Olanda Under 21 è arrivata successivamente.

    "Chi tiferebbe di più mio figlio, a un Europeo o a un Mondiale, tra l’Olanda e l’Italia? Sempre l’Italia, siamo olandesi, ma non se giochiamo contro l’Italia" affermava Roberto Valente all'epoca. Vista l'immobilità azzurra, però, alla fine il Mondiale potrebbe vedere Valente con la maglia degli Orange.

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  • LA STAGIONE DI VALENTE

    Mediano, ala, interno di centrocampo ma soprattutto trequartista, Valente ha giocato quasi tutta la stagione del Feyenoord partendo dal primo minuto. Appaiato in testa con il PSV, il club di Rotterdam gira benissimo con Luciano a dettare tempi e passaggi, a illuminare il campo anche nei match più complicati.

    Basti pensare che l'unico goal arrivato fin qui è stato quello contro lo stesso PSV, terminato con una sconfitta. Due assist, una rete. Non abbastanza per essere convocato in Nazionale? Tutto il contrario, considerando come il lavoro di Valente è ben oltre le sole statistiche a cui tutti, principalmente, guardano.

    Giudicare Valente solo dai dati sarebbe alquanto ingiusto, visto che in ogni match del Feyenoord è lui ad attirare tutta l'attenzione, capace di far cambiare marcia alla squadra, di creare superiorità numerica e amministrare il pallone in attesa dell'arrivo dei compagni.

    "Dato che sono a mio agio con la palla, so come cavarmela in situazioni difficili" ha raccontato Valente. "Questo significa che posso rendere le cose ancora più facili per me. Ho lavorato molto su questo, 

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  • L'ELOGIO DI VAN PERSIE

    "Sapevo che Luciano era bravo quando l'abbiamo acquistato dal Groningen, ma ora sta diventando un giocatore fantastico" ha affermato Robin Van Persie, tecnico del Feyenoord. Qualcuno che sa cosa significa talento. 

    "Ha intuito, è dotato tecnicamente, fa passaggi decisivi e ha una grande voglia di migliorare. Per me è già un giocatore speciale".

    Se lo godrà a lungo l'Olanda. Peccato per l'Italia.

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