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3x3 10a giornata Serie A HDGOAL

La lotta Scudetto aperta è un demerito di Napoli e Inter? La Juventus può davvero lottare per il titolo? Como o Bologna: chi può essere la sorpresa per la Champions? Il 3X3 di GOAL

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  • La lotta Scudetto così aperta è un demerito di Napoli e Inter? 
  • La Juventus può davvero lottare per lo Scudetto come dice Spalletti? 
  • Chi tra Como e Bologna può essere la sorpresa in zona Champions? 
Tre domande a tre giornalisti di GOAL sulla decima giornata di Serie A: le risposte di Antonio Torrisi, Andrea Ajello e Stefano Silvestri nel nostro 3X3
  • FBL-ITA-SERIE A-NAPOLI-INTERAFP

    LA LOTTA SCUDETTO APERTA È UN DEMERITO DI NAPOLI E INTER?

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  • "Benvenuti al campionato di Serie A 2024/26: il capitolo due di quello dello scorso anno"

    Antonio Torrisi - Sembra quasi la continuazione naturale del finale della scorsa stagione. Una costola di un campionato che sembrava essersi consumato in maniera già abbastanza goffa, ma comunque avvincente e spettacolare, con Napoli e Inter che quasi quello Scudetto lì non volevano vincerlo, o almeno hanno involontariamente provato in tutti i modi a perderlo, a turno, e che alla fine se lo sono conteso all'ultimo atto. Ecco: va bene la lotta per il titolo apertissima. È un bene per tutti, per il calcio italiano, per chi lo guarda da fuori. Perfetto: però non si possono ignorare le responsabilità delle formazioni di Antonio Conte e Cristian Chivu in alcuni passaggi a vuoto che ci sono stati, su.

    Non si può dire che almeno una delle due non avrebbe potuto trovarsi, a questo punto, e anche se son passate solo dieci giornate, un po' più in là rispetto al gruppone che sta alimentando le speranze di un campionato vivo. Lo abbiamo voluto tutti? Certo: oh, chi è che non vorrebbe una lotta a quattro squadre fino alla fine? Su questo non si può e non si deve discutere.

    Poi è vero, analizzando il calendario si può dire che il Napoli le ha vinte quasi tutte. Ecco, "quasi", però. Per l'Inter è diverso: le sconfitte, soprattutto le due contro Juventus e Napoli, pesano e non poco. Insomma: entrambe avrebbero potuto trovarsi con più gap in vetta. E se adesso si parla di lotta Scudetto apertissima è anche per loro. Dite che incide l'impegno nelle altre competizioni? Sì, ma fino a un certo punto. E allora benvenuti nel campionato di Serie A 2024/2026: il naturale "capitolo 2" di quello deciso all'ultima giornata. Almeno per ora.

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  • Spalletti Cremonese JuventusGetty Images

    LA JUVENTUS PUÒ DAVVERO LOTTARE PER LO SCUDETTO COME DICE SPALLETTI?

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  • "Per lo scudetto c'è anche la Juve...ma dipende dagli altri"

    Andrea Ajello - "Possiamo rientrare nella lotta scudetto", l'ambizione di Luciano Spalletti si sarebbe potuta infrangere subito con la realtà, una non vittoria a Cremona avrebbe già chiuso probabilmente l'argomento e la discussione. E invece la Juventus ha vinto e lo ha fatto convincendo con una delle migliori prestazioni della stagione, il miglior primo tempo in assoluto. E quindi, il tema rimane aperto e le parole del tecnico da tenere in considerazione e prendere seriamente, non come uno slogan.

    Sì, Spalletti ha ragione a credere che la sua squadra possa rientrare in corsa per il titolo; anzi, in realtà, c'è già. Da quella lotta la Juve era uscita dopo le prime giornate ma non tanto per la classifica, ancora corta con così tante partite da giocare, ma perché con Igor Tudor non si vedevano prospettive. Adesso, quelle prospettive invece ci sono per forza quando sulla panchina siede un allenatore come Spalletti, che ha quasi sempre portato le sue squadre a rendere più del reale valore. I bianconeri sono a tre punti dalla zona Champions e a quattro dal primo posto occupato dal Napoli. In questo momento, lottare per la Champions League o per lo Scudetto è praticamente la stessa cosa. Se sei in corsa per il quarto posto vuol dire che sei vicino anche alla vetta della classifica e allo stesso modo, paradossalmente, chi è ora in testa dovrà meritarsi di guadagnare anche la qualificazione in Champions.

    Le prime 10 giornate hanno raccontato come non ci sia la squadra capace di "ammazzare" il campionato e questo aiuta quindi anche chi ha faticato e non ha vinto per quasi due mesi come la Juventus. E poi, se ti chiami Juve, fino a quando la realtà non dirà che sei davvero fuori da certi obiettivi, sei di "diritto" tra le squadre da tenere in considerazione. Crederci è il primo passo e Spalletti è il primo a non nascondersi in questo senso dopo gli ultimi allenatori passati a Torino, anche se ha comunque specificato come l'obiettivo primario, e per cui è stato chiamato, è arrivare tra le prime quattro. In conclusione, la Juve può lottare per lo scudetto sì, ma dipende dalle altre, Napoli e Inter in primis. Un campionato che si chiuderà con la prima intorno agli 80 punti allora deve vedere anche la Juve di Spalletti competitiva, se invece la quota scudetto sarà più alta no, perché la rosa dei bianconeri ha dei limiti evidenti, soprattutto se deve affrontare più competizioni.

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  • Heggem Bologna ComoGetty Images

    CHI TRA COMO E BOLOGNA PUÒ ESSERE LA SORPRESA IN ZONA CHAMPIONS?

  • "Bologna più consolidato, Como realtà in divenire"

    Stefano Silvestri - Detto che le favorite come sempre sono altre, il Bologna ha qualcosa in più del Como non tanto perché l’ha battuto alla seconda giornata, quanto per un semplice motivo: è maggiormente abituato rispetto ai lariani a respirare l’aria fresca dell’alta classifica. Per due anni di fila si è qualificato per l'Europa: prima in Champions League sotto la guida di Thiago Motta e poi in Europa League, proprio quando sembrava che l’addio dell’italo-brasiliano fosse presagio di sventura. E in mezzo ci ha infilato pure una Coppa Italia, portandosi a casa un trofeo che mancava dalla bellezza di cinque decenni. Mica poco.

    Insomma, il Bologna è ormai una realtà consolidata del nostro campionato. Non ancora ai livelli dell'Atalanta presenza costante dell'alta società calcistica italiana ed europea, questo no, ma in Emilia c’è tanto di cartello con l’avvertimento “lavori in corso”. Il Como no, non ancora. Avrà anche una proprietà ricchissima, ma fino a due anni fa giocava pur sempre in Serie B e nella scorsa stagione ha chiuso al decimo posto. Con 13 punti di ritardo, ironia della sorte, rispetto alla nona posizione occupata proprio dai rossoblù. Dunque, calma e gesso. Con l’entusiasmante prospettiva di vedere a sua volta il Como tra le nuove realtà della A, ma anche con la consapevolezza di come Roma non si possa costruire in un giorno. Nella vita, ma neppure nel calcio.

    Ciò significa che il Bologna lotterà per andare in Champions League e il Como no? Non necessariamente, ovvio. La squadra di Fabregas potrebbe anche finire davanti a quella di Italiano in classifica: perché no? Ma intanto è questa la doppia realtà di una squadra consolidata - la spina dorsale, più o meno, è quella da due anni - contro una in divenire, con tanti giovani talentuosi in rosa e un’ambizione di continuità che dovrà tradursi concretamente sul campo lungo l’arco delle prossime settimane. Battere la Juventus è già una gran cosa, ma ancora non basta: servono conferme.

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