Una richiesta insolita. Claudio Lotito, senatore e presidente della Lazio, ha chiesto di dare accesso a Digos e Procura di Roma ai propri tabulati telefonici per scoprire chi lo perseguita tra insulti e minacce di morte.
A rivelarlo è il quotidiano Il Messaggero, che svela la decisione del numero uno del club biancoceleste dopo i messaggi di morte e le minacce ricevute.
Una scelta ‘strana’ per quanto concerne un politico, che in questo caso apre le porte (e i telefoni) ai giudici per ascoltare le proprie telefonate.
“Ecco, l’ultimo mi ha chiamato tre minuti fa” rivela nel corso dell’intervista, con i suoi quattro o cinque cellulari che squillano di continuo.