Pubblicità
Pubblicità
Questa pagina contiene link di affiliazione. Quando acquisti tramite i link forniti, potremmo guadagnare una commissione.
Antonio Conte NapoliGetty

Lo sfogo di Conte dopo Parma-Napoli e le voci sul futuro: "Alzo le mani", un altro addio alle porte?

Pubblicità

Stremato alla meta. Antonio Conte al termine di Parma-Napoli ha ammesso di sentirsi svuotato di ogni energia, seppure ancora battagliero in vista dell'ultima giornata che potrebbe regalargli un altro Scudetto.

Ma cosa succederà il giorno dopo? Le voci su un addio alla panchina azzurra si intensificano col passare delle settimane e le ultime dichiarazioni di Conte non fanno dormire sogni troppo tranquilli ai tifosi del Napoli.

Il tecnico è legato al club di De Laurentiis da un contratto triennale, ma restare insieme per forza non converrebbe a nessuno.

Conte peraltro già in passato ha dimostrato di poter rompere anche legami che sembravano solidissimi se non più completamente convinto dal progetto.

  • LO SFOGO DI CONTE DOPO PARMA-NAPOLI

    Al termine del pareggio per 0-0 contro il Parma che ha permesso al Napoli di restare in vetta grazie al 2-2 tra Inter e Lazio, Conte si è lasciato andare a un amaro sfogo in conferenza stampa:

    "Oggi ci manca Lobotka, passa tutto in secondo piano. Neres è stato fuori, non so per quanto, Buongiorno il girone di ritorno l'ha fatto praticamente sempre fuori, e nessuno ha tirato mai in ballo questa situazione, né tantomeno io, perché non era giusto. Però, ogni tanto, bisogna anche usare il cervello e dire: ‘Ma questi stanno veramente raschiando il fondo dal barile e stanno ancora lì a rompere le p**le a tutti'. Cioè, questo bisognerebbe fare. L'onestà intellettuale dovrebbe fare questo e non dire: ‘Sì, però, si soffre'… Ca**o, vuoi pure non soffrire? E poi ribadisco: due anni fa è stato vinto uno Scudetto in carrozza, in carrozza, in carrozza, con un'altra squadra, un'altra situazione, e non c'è stata sofferenza. Quest'anno stiamo andando… se uno non vuole neanche soffrire, ragazzi, io alzo le mani e m'arrendo. Dico: ‘Ragazzi, m'arrendo, è troppo per me, è troppo questa piazza'. Però mi arrendo dopo, eventualmente, domenica. Dobbiamo arrivare, adesso bisogna arrivare al traguardo, e i ragazzi lo sanno. Che dirò ai miei giocatori? Andiamoci a prendere lo Scudetto".

    Parole che ovviamente hanno fatto rumore, incrementando le voci su un possibile divorzio tra le parti a fine stagione.

  • Pubblicità
  • CONTE TORNA ALLA JUVENTUS?

    Le stesse voci, nelle ultime settimane, accostano insistentemente il nome di Antonio Conte alla panchina della Juventus.

    Il legame tra l'ex capitano e l'ambiente bianconero d'altronde resta fortissimo anche se la scorsa estate Cristiano Giuntoli aveva preferito puntare su Thiago Motta piuttosto che riportare Conte a Torino, nonostante il tecnico allora fosse ancora libero sul mercato.

    Di certo un'eventuale chiamata dalla Continassa non lascerebbe del tutto indifferente Conte che qualche tempo fa, intervistato a 'Belve' da Francesca Fagnani, aveva ammesso di essersi pentito dell'addio improvviso alla Juventus durante il ritiro estivo nell'estate del 2014.

    "Addii? Quello di cui mi sono più pentito è quello alla Juventus dopo tre anni. Quando anche per le piccole cose vedi grandi problemi... Decisi di andar via", le parole di Conte.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • LA ROTTURA CON MAROTTA: PRIMA ALLA JUVE, POI ALL'INTER

    Conte come detto aveva lasciato la panchina della Juventus nell'estate del 2014 a ritiro già iniziato, annunciando la separazione consensuale con un breve videomessaggio pubblicato sui social del club.

    "C'è da comunicare la rescissione consensuale del contratto tra me e la Juventus, che ci legava ancora per quest'anno. C'è stato un percorso in cui ho maturato delle percezioni e sensazioni che mi hanno portato a questa decisione", le parole pronunciare da Conte quel 15 luglio.

    In realtà alla base della rottura ci sarebbero state soprattutto divergenze sul mercato con l'allora amministratore delegato bianconero Beppe Marotta.

    Lo stesso Marotta che qualche anno dopo lo avrebbe chiamato di nuovo affidandogli la panchina dell'Inter, fino alla nuova rottura subito dopo la conquista dello Scudetto nel 2021. Anche in quel caso a provocarla furono contrasti con la società su progetto e ambizioni future.

    Un addio comunicato dall'Inter tramite una nota: "Tutto il Club desidera ringraziare Antonio per lo straordinario lavoro svolto, culminato con la conquista del diciannovesimo Scudetto. Antonio Conte rimarrà per sempre nella storia del nostro Club".  

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • GLI ADDII CON CHELSEA E TOTTENHAM

    Nel 2018 invece l'avventura di Conte al Chelsea si chiude dopo due anni. E nel peggiore dei modi.

    Il tecnico infatti porta il club inglese in tribunale dopo essere stato "rimosso per giusta causa". Alla fine Conte ha avuto ragione ottenendo dal Chelsea un risarcimento pari a 11,3 milioni di euro. Ma nel complesso la battaglia legale sarebbe costata all'ex presidente Abramovich circa 31 milioni di euro.

    Conte era poi tornato a Londra, ma sulla panchina del Tottenham, nel 2022 quando a volerlo fortemente fu l'allora direttore sportivo degli Spurs, Fabio Paratici.

    Un'avventura durata poco più di un anno e terminata nel marzo 2023 con la risoluzione consensuale del contratto che ha sancito la separazione tra le parti. In quel momento il Tottenham occupava il quarto posto in Premier League.

  • Pubblicità
    Pubblicità
0