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CWC ex-European stars GFXGetty/GOAL

Lionel Messi, Sergio Ramos e gli altri 10 grandi ex del calcio europeo da tenere d’occhio al Mondiale per Club 2025

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La stagione calcistica europea si è conclusa, ma i tifosi avranno comunque pane per i loro denti quest’estate con l’inizio della nuova edizione del Mondiale per Club, ampliata e rivoluzionata. Non più una competizione ristretta a sette squadre, ma un torneo a 32 club provenienti dalle sei confederazioni FIFA, suddivisi in otto gironi da quattro. Le prime due classificate di ogni gruppo accederanno agli ottavi di finale, da cui inizierà la fase a eliminazione diretta fino all’atto conclusivo.

Per dare ulteriore prestigio alla manifestazione, la FIFA ha deciso che si disputerà ogni quattro anni anziché con cadenza annuale. In palio, un montepremi da capogiro: 125 milioni di dollari (circa 92 milioni di sterline) per i vincitori. Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha definito l’evento come “l’apice del calcio professionistico maschile per club”. Con gli Stati Uniti chiamati a fare da paese ospitante per questa prima edizione del nuovo format, lo spettacolo è assicurato.

In campo ci sarà un concentrato di talento: dai campioni d’Europa del Paris Saint-Germain a corazzate come Real Madrid, Bayern Monaco, Manchester City, Inter e Juventus. Ma a far notizia saranno anche i tanti ex fuoriclasse del calcio europeo ancora in attività, pronti a regalare magie. GOAL ha stilato la classifica dei 10 da seguire con maggiore attenzione in vista del calcio d’inizio, fissato per il 14 giugno...

  • Lionel Messi Miami 2025Getty

    1LIONEL MESSI (INTER MIAMI)

    Per l’Inter Miami sarà il debutto sul palcoscenico mondiale, e con Lionel Messi in squadra, i riflettori non possono che essere puntati su di lui.

    Il fuoriclasse argentino, otto volte Pallone d’Oro, compirà 38 anni durante il torneo, ma continua a sembrare un alieno del calcio: rende tutto semplice, tutto naturale. E l’Inter Miami, ormai, dipende in modo evidente dal suo genio.

    I numeri parlano chiaro: nella stagione 2025 di MLS, Messi ha già collezionato 15 partecipazioni dirette al gol (tra reti e assist) in appena 13 presenze. L’ultima perla? Una prestazione da urlo nel 5-1 rifilato ai Columbus Crew.

    “È il miglior giocatore che abbia mai calcato un campo da calcio, noi cerchiamo solo di aiutarlo in tutti i modi possibili”, ha dichiarato nel post-partita l’allenatore dell’Inter Miami, Javier Mascherano, suo ex compagno ai tempi del Barcellona e della Nazionale argentina.

    Nonostante i limiti strutturali della squadra, con Messi in campo l’Inter Miami ha sempre una chance. La sua capacità di danzare tra i difensori, pescare il compagno con un passaggio geniale o disegnare una punizione all’incrocio da lontano non ha perso smalto. E ora ha tutta l’intenzione di ricordare al mondo che, anche a quasi 38 anni, è ancora in grado di spostare gli equilibri ai massimi livelli.

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  • suarezGetty Images

    2LUIS SUAREZ (INTER MIAMI)

    Messi può contare anche su un partner d’attacco d’eccezione: Luis Suarez, ex bomber di Barcellona e Liverpool.

    I due hanno sviluppato un’intesa quasi telepatica ai tempi del Camp Nou, e in Florida quella magia si è riaccesa, nonostante Suarez debba convivere con l’artrosi al ginocchio destro.

    Un problema che ne limita la mobilità, ma non l’istinto sotto porta, ancora letale: lo dimostrano i 33 gol segnati in 58 partite con la maglia dell’Inter Miami. Detto ciò, oggi Suarez non è più chiamato a essere il terminale offensivo principale: a 38 anni, il suo ruolo è cambiato. Più che concludere, ora si dedica a far giocare la squadra, attirare marcature e creare spazi per gli inserimenti dei compagni.

    Nel caso in cui l’Inter Miami dovesse avanzare nella fase a eliminazione diretta, è probabile che i suoi minuti in campo vengano gestiti con cautela. Ma basta un lampo, un guizzo, per spostare gli equilibri, e Suarez lo sa bene.

    Accanto a lui, a completare la colonia blaugrana in rosa, ci sono anche Sergio Busquets e Jordi Alba: tre veterani con un passato glorioso e ancora in grado di lasciare il segno.

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  • Thiago Silva Fluminense 2025Getty Images

    3THIAGO SILVA (FLUMINENSE)

    Thiago Silva è tornato al Fluminense per fare la differenza, e ci sta riuscendo.

    Nella sua prima stagione di rientro al club che lo ha lanciato, il difensore ha contribuito in modo decisivo a evitare la retrocessione. Oggi, il "Flu" lotta nelle zone alte della classifica del Brasileirao, anche grazie alla leadership, al carisma e al senso della posizione di un centrale che, a quasi 41 anni, continua a imporsi con naturalezza.

    Nonostante l’età, Thiago Silva non ha perso l’anticipo fulminante e l’eleganza nelle letture che lo hanno reso uno dei difensori più forti d’Europa. E il suo piede rimane educatissimo: parte spesso dai suoi lanci precisi la costruzione dell’azione offensiva del Fluminense.

    L’ex colonna di Milan, PSG e Chelsea prende molto sul serio il Mondiale per Club, come ha dichiarato a DAZN la scorsa settimana:

    “Non avrei mai immaginato di poter disputare una delle competizioni più importanti della storia di questo club. Indossare di nuovo questa maglia, dopo aver scritto pagine importanti in Europa, è una responsabilità enorme. A questo punto della mia carriera, il mio desiderio più grande è vincere un titolo con il Fluminense”.

    Un sogno tutt’altro che impossibile. I brasiliani sono stati inseriti in un girone sulla carta favorevole, con Borussia Dortmund, Mamelodi Sundowns e Ulsan. E con Thiago Silva a guidare la retroguardia, la squadra ha una base solida su cui costruire: la sua esperienza internazionale potrebbe rivelarsi determinante nelle fasi finali del torneo.

  • FBL-MEX-TIGRES-MONTERREYAFP

    4SERGIO RAMOS (MONTERREY)

    Sergio Ramos, il totem della difesa blanca, pronto a guidare il Monterrey al Mondiale per club

    Sergio Ramos è stato un punto di riferimento assoluto nel periodo più vincente della storia del Real Madrid, con cui ha conquistato ben 22 trofei in 16 stagioni. Un palmarès impressionante che include anche quattro Mondiali per club. Ora, dopo aver firmato lo scorso febbraio con i messicani del Monterrey, l’ex capitano della Spagna sogna di aggiungere un’altra coppa alla sua straordinaria collezione.

    Le aspettative nei confronti del Monterrey negli Stati Uniti non sono altissime, anche perché il club occupa attualmente la settima posizione in Liga MX. Ma con Ramos in squadra, tutto può succedere: il difensore andaluso è uno dei guerrieri più agguerriti che il calcio abbia mai conosciuto, e saprà trasmettere il suo spirito competitivo anche ai nuovi compagni – tra cui l’ex attaccante di Siviglia e Marsiglia, Lucas Ocampos.

    I Rayados hanno qualità sufficiente per giocare qualche brutto scherzo alle big, soprattutto con l’apporto di Ramos su entrambe le fasi. A 39 anni, l’ex Real resta uno dei difensori con il miglior fiuto del gol al mondo: ha già messo a segno tre reti in otto presenze in Liga MX, confermandosi letale sulle palle inattive. Nel girone con Inter, River Plate e Urawa Reds, Monterrey si affiderà anche alle sue giocate per provare a stupire.

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  • Al Wehda v Al Hilal - Saudi Pro LeagueGetty Images Sport

    5SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC (AL-HILAL)

    Club del calibro di Milan, Juventus, Manchester United, Chelsea e Arsenal avevano messo gli occhi su Sergej Milinkovic-Savic dopo una stagione 2022/23 da protagonista con la Lazio, in cui aveva definitivamente confermato il suo status tra i migliori centrocampisti box-to-box d’Europa. Per questo, ha sorpreso tutti la sua decisione di trasferirsi all’Al-Hilal, attirato da un maxi-ingaggio da 80 milioni di euro che ha fatto la differenza nel pieno della sua carriera.

    Il serbo, oggi 28enne, milita in un campionato meno competitivo, ma il suo rendimento non ne ha risentito. È stato il vero motore della cavalcata trionfale di Al-Hilal nella Saudi Pro League 2023/24, chiusa senza sconfitte. Nella scorsa stagione ha firmato 21 partecipazioni dirette al gol, mostrando tutta la sua qualità nella doppia fase, ma anche leadership e senso tattico. Fondamentale l’intesa a centrocampo con l’ex Wolverhampton Ruben Neves.

    Al-Hilal potrebbe rivelarsi una mina vagante al prossimo Mondiale per club, soprattutto se riuscirà a reggere l’urto dell’esordio contro il Real Madrid. Milinkovic-Savic sarà il punto di riferimento in mezzo al campo: instancabile, dotato di grande forza fisica e intelligenza tattica, ama inserirsi senza palla e calciare dalla distanza con una precisione chirurgica e una tecnica sopraffina. Quando la partita si fa dura, è uno di quelli che prende in mano la squadra.

  • Mitrovic(C)Getty Images

    6ALEKSANDAR MITROVIC (AL-HILAL)

    Detto tutto su Milinkovic-Savic, è giusto sottolineare che senza un terminale offensivo come Aleksandar Mitrovic, i suoi 16 assist nelle ultime due stagioni forse non sarebbero mai arrivati. L’ex attaccante di Fulham e Newcastle ha trovato la via del goal 68 volte in appena 79 presenze da quando è approdato all’Al-Hilal nel 2023. Se non fosse stato per uno stop di due mesi a causa di un infortunio muscolare, con ogni probabilità avrebbe contenduto a Cristiano Ronaldo il titolo di capocannoniere della Saudi Pro League.

    Rientrato a marzo, Mitrovic ha chiuso in crescendo segnando sette reti nelle ultime dieci giornate di campionato. Definito “spietato” dall’ex tecnico Jorge Jesus, il serbo, oggi trentenne, sembra migliorare con l’età e non a caso è stato accostato al Manchester United in vista della prossima finestra di mercato estiva.

    Mitrovic è rimasto lo stesso ariete implacabile che i tifosi della Premier League ricordano bene: gli basta un mezzo pallone per far male. Se sarà al top della forma, potrà far vacillare una retroguardia del Real Madrid tutt’altro che impenetrabile e trascinare Al-Hilal contro avversari come Red Bull Salisburgo e Pachuca, che potrebbero non avere gli strumenti per arginarlo.

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  • cavaniGetty Images

    7EDINSON CAVANI (BOCA JUNIORS)

    A 38 anni, Edinson Cavani è stato una delle poche note liete in una stagione 2024 deludente per il Boca Juniors, mettendo a segno 16 goal in 35 presenze tra tutte le competizioni. L’ex bomber di Manchester United e Paris Saint-Germain non è stato altrettanto prolifico in questo avvio di stagione, ma non ha perso un briciolo della sua fame agonistica. Ed è proprio su di lui che gli Xeneizes faranno ancora affidamento al Mondiale per club.

    Superare avversarie come Benfica o Bayern Monaco nel Gruppo C sarà un’impresa durissima per il Boca, ma il tecnico Miguel Ángel Russo preparerà una squadra compatta, solida dietro e pronta a colpire in ripartenza. E in quel contesto Cavani resta l’uomo ideale: magari non ha più la gamba dei tempi migliori, ma la lucidità sotto porta e il senso della posizione sono rimasti intatti.

    «Daremo tutto per arrivare il più lontano possibile e riportare il Boca dove merita di stare: a lottare per i trofei internazionali», ha dichiarato “El Matador” a FIFA in vista della sfida d’esordio contro il Benfica. Parole da leader vero, da leggenda moderna. E sottovalutarlo, a questo punto della carriera, sarebbe un errore imperdonabile: Cavani ha ancora un ultimo capitolo da scrivere, e potrebbe essere memorabile.

  • 8JORGINHO (FLAMENGO)

    Dopo il trasferimento dall’altra sponda di Londra, Jorginho non ha trovato lo spazio che si aspettava all’Arsenal. Arrivato all’Emirates nel febbraio 2023 dal Chelsea, il regista italo-brasiliano ha dovuto fare i conti con l’esplosione di Declan Rice, approdato pochi mesi dopo. Nella stagione 2024-25, Mikel Arteta lo ha schierato titolare solo in 16 occasioni in tutte le competizioni, preferendogli spesso Thomas Partey in cabina di regia. Non sorprende, quindi, che il club non gli abbia rinnovato il contratto.

    La qualità di Jorginho non è mai stata in discussione, ma nella macchina ad alta intensità voluta da Arteta, il suo ritmo di gioco era ormai poco compatibile. Un problema che non si pone al Flamengo, dove il 33enne – tornato nella sua terra d’origine – ha deciso di iniziare l’ultimo capitolo della sua carriera.

    Il club carioca lo ha voluto per le sue doti di gestione e visione, non certo per la corsa. L’ex regista del Napoli resta un maestro nel leggere le situazioni e nel far girare il pallone con precisione chirurgica. E avrà sicuramente un gusto speciale nel ritrovare il Chelsea – con cui ha vinto il Mondiale per club nel 2021 – nella seconda partita del girone: una sfida dal sapore di rivincita, tutta da vivere.

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  • giroudGetty Images

    9OLIVIER GIROUD (LOS ANGELES FC)

    Un posto extra al Mondiale per club si è liberato dopo l’esclusione del León, estromesso per non aver rispettato i regolamenti FIFA sulla multiproprietà. A beneficiarne è stato l’LAFC, campione MLS 2024, che ha strappato il pass battendo il Club América 2-1 ai supplementari in uno spareggio infuocato. Protagonista a sorpresa: Olivier Giroud, entrato dalla panchina per servire l’assist decisivo a Denis Bouanga. E ora per il francese si profila una sfida dal sapore speciale: il ritorno contro il suo ex club, il Chelsea.

    Difficile però che Giroud parta titolare nel match d’esordio: non ha mai iniziato dal primo minuto nelle ultime cinque gare di MLS e ha collezionato appena quattro reti in 32 presenze da quando è sbarcato a Los Angeles. I giorni migliori sono chiaramente alle spalle, e il fisico non gli consente più di reggere i 90 minuti con continuità.

    Non è un perno della squadra come il suo connazionale Hugo Lloris, ma l’ingresso contro il Club América ha dimostrato che può ancora essere utile. A 38 anni, Giroud resta un attaccante intelligente, forte fisicamente, capace di far salire la squadra e creare spazi per i compagni. Se l’LAFC dovrà inseguire, avere un’alternativa del genere in panchina potrebbe fare la differenza.

  • Pachuca v America - Torneo Clausura 2025 Liga MXGetty Images Sport

    10SALOMON RONDON (PACHUCA)

    Un volto che i tifosi di Newcastle e West Bromwich Albion conoscono bene, Salomón Rondón sta vivendo un sorprendente finale di carriera in Messico, con la maglia del Pachuca. Il miglior marcatore di sempre del Venezuela è arrivato a parametro zero nel dicembre 2023 e ha lasciato subito il segno, trascinando la squadra alla vittoria nella CONCACAF Champions Cup con nove goal, compresa una doppietta decisiva nella finale contro il Columbus Crew.

    Rondón ha poi chiuso anche da capocannoniere (a pari merito) il Clausura della Liga MX, portando a 16 il suo bottino stagionale in tutte le competizioni nel 2024-25. Un rendimento che gli è valso addirittura una sorprendente candidatura al FIFA Best Men’s XI lo scorso dicembre. Pachuca parte sfavorita nel durissimo Gruppo H del Mondiale per club, ma può contare su un autentico jolly come Rondón: fortissimo di testa, tecnico e potente, sempre pericoloso sia col destro che col sinistro.

    Dopo la deludente parentesi all’Everton nel 2021-22, l’attaccante venezuelano è riuscito a rilanciare la sua carriera, tornando sui livelli che lo avevano reso protagonista ai tempi di Newcastle e West Brom, e assumendo anche un ruolo da guida per i giovani del club messicano.

    "Per noi è un esempio, soprattutto per i ragazzi che stanno muovendo i primi passi", ha raccontato il presidente del Pachuca, Armando Martínez. "Si allena come se avesse 25 anni: è il primo ad arrivare, l’ultimo ad andare via, cura l’alimentazione e riposa bene. Questo gli ha permesso di brillare, ed è perfettamente integrato nel nostro modo di giocare".

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