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Leicester Lecce ChievoGetty

Il Lecce non vuole smettere di sognare: perché può continuare a farlo

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"Sappiamo che questa posizione non ci appartiene, quindi procediamo verso il nostro obiettivo, la salvezza":Roberto D'Aversa è chiaro, al termine di Lecce-Genoa, ma quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport è un allenatore che sa di aver compiuto un mezzo miracolo, per ora.

Qui, però, occorre spiegarsi e puntualizzare: i salentini, così come sono, non nascono oggi. Non sono frutto del caso, né di un incantesimo. Parte, preziosissima, del lavoro di D'Aversa spetta a Marco Baroni, è bene ricordarlo: a D'Aversa, però, va dato il merito di aver trasmesso a un gruppo ulteriormente rafforzato rispetto allo scorso anno la consapevolezza di potersi migliorare.

E, infatti, eccolo lì, il Lecce: al secondo posto in classifica, in attesa che si completi la quinta giornata. Un risultato storico che, comunque, può non essere isolato.

  • LECCE-GENOA 1-0

    Partiamo dalla fine: dal mancino di Rémi Oudin deviato da Morten Frendrup. Poco importa della deviazione: la conclusione che ha deciso la sfida del Via del Mare è effettivamente il simbolo di un Lecce che si ha provato in tutti i modi e con costanza. Soprattutto, con un altro ritmo rispetto al Genoa.

    Non è solo una questione di superiorità numerica, "guadagnata" al 36' del primo tempo dopo la doppia ammonizione di Martin: c'è di più. Il Lecce, almeno per adesso, sta sfruttando una condizione fisica straripante che gli permette di tenere il pallino del gioco (alla fine, avrà il 56% di possesso palla contro il 44% dei rossoblù), ma soprattutto di creare tanto.

    In termini numerici, il Lecce al triplice fischio avrà concluso 13 volte verso lo specchio della porta, con altri 5 tiri (che fanno salire il dato a 18) che, però, sono stati respinti. E' travolgente, insomma.

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  • PERCHE' IL LECCE PUO' SOGNARE

    Dal punto di vista dell'organico, poi, il Lecce ha fatto quel passettino in più che dopo la salvezza sembrava sì consequenziale, ma non scontato: in questo senso, l'arrivo di Nikola Krstovic è stato incredibile, nel senso che "incredibile" è proprio l'impatto avuto con la Serie A per l'ex Dunajska Streda e Stella Rossa.

    Ben al di là delle 3 reti in 4 partite, Krstovic, rispetto ad esempio al Lorenzo Colombo dello scorso anno, mette in mostra continuamente una capacità sopra la media di trovare la posizione nel modo giusto e coi tempi giusti.

    A questo si aggiunge il serbatoio quasi infinito di talenti che il Lecce vanta grazie anche alla sua Primavera, Campione d'Italia nella passata stagione, e la visione di Pantaleo Corvino: un gioiello perfetto, questa macchina messa su dai salentini, che può permettere agli stessi di sognare.

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  • Leicester LecceGetty

    LE ALTRE "FAVOLE"

    C'è un discorso, prima di andare a chiudere, che citiamo semplicemente riportando alcuni dei dibattiti che vengono affrontati, in queste ore, sul web. Il Lecce può ripercorrere il cammino di alcune delle più note favole calcistiche del calcio moderno?

    Può, insomma (precisiamo: con una storia alle spalle diversa eh), centrare una qualificazione europea "in stile Chievo Verona"? I gialloblù, in quell'occasione, nelle prime cinque giornate vinsero quattro volte (contro Fiorentina all'esordio, contro Bologna, Piacenza e Udinese), perdendo solo contro la Juventus. Il resto è noto: alla quindicesima giornata, ovvero al fischio d'inizio della gara poi persa contro la Roma per 0-3, il Chievo era primo in classifica in Serie A, posizione guadagnata anche grazie al successo a San Siro contro l'Inter. Chiuderà la stagione al quinto posto, qualificandosi per la Coppa UEFA.

    Più "lontano" ed esagerato, ovviamente, il paragone con il Leicester: no, non stiamo dicendo che il Lecce possa vincere lo Scudetto. Dopo cinque giornate, i salentini hanno ottenuto lo stesso rendimento delle Foxes: 11 punti con 3 vittorie, 2 pareggi e zero sconfitte. E un +4 alla voce "differenza reti": stessa partenza, ma ovviamente non stesso campionato. Siamo ancora all'inizio.

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  • LECCE SECONDO IN SERIE A

    Poi c'è la realtà, senza andar troppo lontano: il Lecce, con la vittoria contro il Genoa, sale momentaneamente al secondo posto in classifica, a quota 11 punti, alle spalle dell'Inter (a 12) e davanti alla Juventus (a 10).

    Con il successo del Via del mare, poi, il Lecce fa registrare il record come miglior partenza di sempre della sua storia in Serie A (senza mai perdere): tutto grazie al mancino di Oudin. Tutto grazie alla concretezza dei sogni che, a questo punto, pur sapendo che il campionato è ancora lunghi, non sono irraggiungibili.

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