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Real Madrid transfer priorities GFXGetty/GOAL

Le priorità del Real Madrid nel mercato estivo: le cessioni Endrick e Rodrygo per fare spazio al giovane talento Franco Mastantuono

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Il Real Madrid non perde tempo. In cima alla lista delle priorità per l’estate 2025 c’erano tre obiettivi chiave, e tutti sono stati centrati con una rapidità impressionante. Il primo tassello era la guida tecnica: benvenuto Xabi Alonso, chiamato a raccogliere l’eredità pesante di Carlo Ancelotti e a inaugurare un nuovo ciclo vincente. Il secondo era un rinforzo di prospettiva in difesa: Dean Huijsen, classe 2005, arriva per diventare il perno del reparto arretrato per gli anni a venire.
Il terzo, immancabile, era il colpo da copertina: un nuovo Galáctico. E chi meglio di Trent Alexander-Arnold, prelevato dal Liverpool, per incarnare talento, personalità e carisma alla madridista?

Nonostante questi colpi di alto profilo, a Valdebebas sanno bene che il lavoro non è ancora finito. Per competere con il Barcellona in Liga e mettere nel mirino il Paris Saint-Germain in Champions League, serviranno altre mosse intelligenti.

Il nodo principale riguarda il reparto offensivo, dove regna l’abbondanza. Con l’arrivo di Kylian Mbappé e la presenza di Vinicius Jr, Rodrygo e il giovane Endrick, c’è un evidente affollamento in avanti. Troppi profili simili, pochi spazi: qualcuno dovrà fare le valigie.

Oltre alla questione attacco, serve intervenire anche sulla corsia mancina difensiva, dove manca un terzino sinistro affidabile. E in mezzo al campo, un innesto muscolare — magari non di grido ma di sostanza — potrebbe rivelarsi prezioso per allungare le rotazioni.

Per fortuna del club, si parla pur sempre del Real Madrid. Il denaro non è un problema, e il fascino della camiseta blanca continua a esercitare un’attrazione irresistibile. L’operazione Alexander-Arnold ne è la prova: quando Florentino Pérez decide di affondare il colpo, pochi riescono a dire di no.

Ora il compito sarà completare l’opera, limando la rosa e piazzando qualche uscita dolorosa ma necessaria.

GOAL analizza le prossime mosse dei Blancos per riportare il club al vertice del calcio europeo.

  • Real Madrid C.F. v Atletico de Madrid - UEFA Champions League 2024/25 Round of 16 First LegGetty Images Sport

    VIA RODRYGO

    La scorsa stagione ha evidenziato un problema evidente per il Real Madrid: un attacco troppo affollato. E, per quanto Rodrygo sia un giocatore di talento indiscusso, il suo profilo sembra non incastrarsi più nei meccanismi della squadra.

    Il brasiliano è spesso elogiato per la sua generosità e disponibilità tattica, ma resta il fatto che i Blancos abbondano di esterni mancini che amano partire da sinistra, e Rodrygo fatica a garantire ampiezza sulla fascia destra. Il suo stile di gioco, orientato più verso il mantenimento del possesso che verso l’allungo sulla linea laterale, lo rende poco adatto a offrire profondità su quel lato del campo.

    Le cose potrebbero complicarsi ulteriormente se Xabi Alonso decidesse di puntare sul 3-4-2-1, il modulo che ha consacrato il suo Bayer Leverkusen. In uno schema del genere, Rodrygo rischierebbe di essere ulteriormente penalizzato, non essendo un’ala destra pura né un rifinitore centrale nel senso classico.

    A questo punto, un addio consensuale sembra la soluzione più logica per tutte le parti. Il Real Madrid potrebbe monetizzare in modo significativo dalla sua cessione, e Rodrygo avrebbe la possibilità di rilanciarsi in un contesto più adatto alle sue caratteristiche.

    Non mancano di certo i pretendenti: l’Arsenal è tra i club più interessati, e l’ipotesi di vederlo sostituire un incostante Gabriel Martinelli ha già acceso l’interesse dei Gunners. I madrileni, ovviamente, non faranno sconti: il cartellino del brasiliano ha un valore importante, ma la sensazione è che ci siano le condizioni per arrivare a un accordo.

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  • Vinicius Jr.Getty Images

    VINICIUS È CEDIBILE

    Chiariamo una volta per tutte, in modo categorico e irrefutabile: il Real Madrid non ha alcun bisogno di vendere Vinicius, e sarebbe piuttosto sciocco da parte sua metterlo sul mercato. Vinicius è un calciatore d'élite, un candidato costante al Pallone d'Oro e probabilmente il miglior ala sinistra al mondo. Mbappé, però, è l'ala sinistra più famosa al mondo, e questo batte tutto al Real Madrid.

    Alonso vorrà implementare uno stile chiaro, e Mbappé non è abbastanza affidabile al centro, mentre Vinicius non è abbastanza versatile dal punto di vista posizionale. Questo lascia al Real Madrid due possibili soluzioni: trovare un sistema che permetta di ottenere il meglio da entrambi i giocatori, oppure lasciar andare Vinicius accettando che ora questa è la squadra di Mbappé. Basta guardare la vittoria del PSG in Champions League per capire che il calcio moderno è una questione di altruismo. Si può rimediare a una conferenza stampa riluttante, ma due sono difficili da digerire.

    Ma chi può permetterselo? Il Real Madrid non metterà Vinicius sul mercato, ma se dovesse riemergere l'interesse della Saudi Pro League, i Blancos dovranno riflettere a lungo, dato che potrebbero chiedere una cifra astronomica e reinvestirla nel resto della rosa.

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  • endrick real madridGetty Images

    ENDRICK IN PRESTITO

    In cosa eccelle Endrick? È semplice: ha velocità, potenza, ottima tecnica di base e una grande capacità di attaccare la profondità. Un concentrato di energia e talento grezzo, capace di accendersi in un attimo. Ma è anche un profilo atipico per il calcio europeo di altissimo livello.

    Attualmente, il suo ruolo più naturale sembra essere quello di esterno sinistro d’attacco. Non ha ancora la struttura fisica per imporsi come centravanti puro, ma possiede un istinto realizzativo notevole. In un sistema che predilige le ripartenze rapide, potrebbe diventare letale.

    Il punto è che, più di ogni altra cosa, Endrick ha bisogno di giocare. Ha appena 19 anni e si trova in una fase cruciale del suo sviluppo. Deve fare esperienza, capire meglio i tempi di gioco, affinare la lettura tattica e trovare il proprio posto in un contesto moderno e competitivo.

    Tutto questo, però, difficilmente potrà accadere al Real Madrid. A Valdebebas non esiste spazio per esperimenti o apprendistato: si gioca solo se si è già pronti, altrimenti si resta a guardare. E un talento come Endrick, in panchina, rischia solo di perdere slancio.

    Il prestito sembra dunque la soluzione più logica. In una squadra di medio-alta fascia, con ambizioni europee ma meno pressioni mediatiche — il Real Betis, per esempio, potrebbe essere la destinazione ideale — Endrick avrebbe la possibilità di crescere con continuità, lontano dai riflettori del Bernabéu.

    È un rischio, certo. Ma è un rischio calcolato. Se il ragazzo risponderà con maturità e progressi concreti, il Real Madrid si ritroverà in casa un attaccante pronto per il grande salto. E in quel momento, potrà davvero fare la differenza.

  • FBL-POR-LIGA-VITORIA GUIMARAES-BENFICAAFP

    IL TERZINO SINISTRO

    La questione del terzino sinistro al Real Madrid è sempre sembrata meno urgente di quanto si voglia far credere. Con Eduardo Camavinga adattato al ruolo, Ferland Mendy che garantisce solidità difensiva e Fran García come opzione di rotazione, i Blancos hanno potuto contare su un’alternanza affidabile. Nessuno di loro è un fuoriclasse nel ruolo, è vero, ma con un’ala come Vinicius Jr davanti, la priorità è sempre stata più la copertura che la spinta offensiva.

    Eppure, per Florentino Pérez e la dirigenza madridista, questa stabilità non sembra bastare. Il club sta infatti valutando un rinforzo per la corsia mancina, e il nome in cima alla lista è quello di Álvaro Carreras del Benfica.

    Il 22enne spagnolo, cresciuto nelle giovanili del Manchester United, si è messo in luce in Portogallo con prestazioni di grande intensità e maturità. Dotato di fisico, corsa e buona tecnica, Carreras sembra avere il profilo giusto per inserirsi nel sistema di gioco di Xabi Alonso, soprattutto se il tecnico dovesse optare per moduli che richiedono esterni a tutta fascia.

    Resta da capire se il giovane terzino sia pronto per prendersi subito una maglia da titolare in una squadra dal peso specifico come il Real Madrid. Ma in ottica futura, rappresenta senza dubbio una scommessa interessante: giovane, con margini di crescita, e già abituato a giocare a buoni livelli in Europa.

    Se i Blancos vogliono costruire una squadra non solo per vincere oggi, ma anche per dominare domani, investire su Carreras potrebbe essere la mossa giusta.

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  • Patrik SchickGetty Images

    UN CENTRAVANTI VERO

    Sembra paradossale, ma è tutto vero: nella scorsa stagione, alcuni giocatori del Real Madrid hanno ammesso apertamente che sentivano la mancanza di Joselu. Sì, proprio lui — l'attaccante spagnolo esperto, che solo qualche anno fa faticava a imporsi in Premier League con la maglia dello Stoke City.

    Eppure, nonostante la ricchezza di talento offensivo a disposizione — da Vinicius a Mbappé, passando per Rodrygo — alla squadra è mancato qualcosa. Più precisamente, è mancato un vero numero 9, un riferimento centrale in grado di dare profondità, presenza fisica e concretezza nei momenti chiave.

    Nel sistema fluido ma organizzato che Xabi Alonso ha già mostrato al Bayer Leverkusen, una figura centrale in attacco è fondamentale. Serve un giocatore attorno al quale gli altri possano ruotare, che faccia salire la squadra, attiri i difensori e apra spazi per gli inserimenti.

    Il nome giusto? Potrebbe essere Patrik Schick. Il centravanti ceco ha già lavorato con Alonso in Germania e lo scorso anno ha realizzato 21 gol sotto la sua guida. Forte fisicamente ma sorprendentemente mobile per la sua stazza, Schick è il classico attaccante che unisce qualità e intelligenza tattica.

    A 29 anni non rappresenta un investimento per il futuro, ma può essere l’innesto giusto per il presente: una pedina affidabile dalla panchina, pronta a essere decisiva nelle rotazioni e nei momenti più duri della stagione.

    Il Real Madrid ha spesso preferito i colpi spettacolari, ma in questo caso potrebbe essere proprio un’operazione di “normalità” a fare la differenza.

  • MastantuonoGetty Images

    OBIETTIVO MASTANTUONO E NICO PAZ ALTERNATIVA

    Un modo per il Real Madrid di guadagnare terreno sul fresco campione d’Europa Paris Saint-Germain? Anticiparlo nell’ingaggio di uno dei talenti più promettenti del panorama calcistico mondiale.

    Parliamo di Franco Mastantuono, classe 2007, che ha già incantato con la maglia del River Plate. Da quando è entrato stabilmente nella prima squadra, il giovane argentino ha attirato l’interesse di diversi top club europei. Prima della finale di Champions, il PSG sembrava in pole position per assicurarselo.

    Ma ora è il Real Madrid a preparare l’affondo. I Blancos credono che Mastantuono, recentemente convocato dalla Nazionale maggiore argentina, preferisca vestire la camiseta blanca piuttosto che trasferirsi al Parc des Princes. La clausola rescissoria da 45 milioni di dollari (circa 33 milioni di sterline) è assolutamente alla portata del club spagnolo.

    Pur non avendo un bisogno immediato di un centrocampista box-to-box, a Madrid sono convinti che il talento di Mastantuono valga l’investimento. Visione di gioco, tecnica, personalità: ha tutto per diventare un profilo di riferimento nel medio-lungo termine.

    Nel caso in cui l’operazione non dovesse andare in porto, il Real Madrid può comunque contare su un’interessante alternativa interna: Nico Paz. Il centrocampista classe 2004 ha trovato poco spazio nella stagione 2023-24, ma ha vissuto un'importante esperienza di crescita al Como, dove ha lavorato fianco a fianco con Cesc Fabregas.

    Fisicamente simile a Mastantuono, Paz è però più portato alla costruzione e alla rifinitura. A 20 anni rappresenta una scelta più matura e affidabile per il presente, e potrebbe offrire a Xabi Alonso un’opzione tattica preziosa per allungare la rosa senza grandi esborsi.

    Tra il talento grezzo di Mastantuono e la solidità crescente di Paz, il Real Madrid ha comunque il futuro del proprio centrocampo in ottime mani.

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