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Marchetti GenoaGetty Images

Le accuse di Marchetti: "Blessin odiava gli italiani, a Calafiori diceva che era un 'italian bastard', Pandev è andato via prima di mettergli le mani addosso"

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Federico Marchetti nella sua lunga carriera tra i pali ha vestito tante maglie e conosciuto molti allenatori.

Uno in particolare, però, viene definito oggi dall'ex portiere "il peggiore mai visto". Marchetti infatti in una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport' muove pesanti accuse nei confronti di Alexander Blessin.

L'attuale tecnico del St.Pauli, ha guidato anche il Genoa nella stagione 2022/23. Un'esperienza che Marchetti non ricorda certo con piacere. Anzi.

A detta dell'ex portiere Blessin "odiava gli italiani" e avrebbe ripetutamente insultati molti giocatori tra cui Riccardo Calafiori.

  • Blessin Genoa LazioGetty Images

    BLESSIN "PEGGIOR ALLENATORE"

    "Dovevo andare a Napoli al posto di Meret. Invece vado al Genoa e non gioco mai. Una gestione ridicola da parte di personaggi rivedibili... Blessin? Quello che penso lo avete già letto su Instagram. È il peggior allenatore mai visto. Ci trattava di m... e ci umiliava in continuazione, anche singolarmente" accusa Marchetti nell'intervista a 'La Gazzetta dello Sport'.

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  • BLESSIN "ODIAVA GLI ITALIANI"

    Marchetti spiega così l'atteggiamento tenuto da Blessin, che al Genoa aveva messo nel mirino anche Calafiori e Pandev:

    "Prendeva i giocatori e li insultava. Odiava gli italiani. Calafiori lo massacrava, gli diceva che era un “italian bastard”. Soffriva me, Criscito e Behrami.Infatti, non è un caso che Pandev scelse di accettare il Parma in Serie B pur di scappare. Le sembra normale che un ragazzo che ha vinto tutto in Italia e in Europa finisca a fare i tiri con i ragazzini a fine allenamento? Blessin lo umiliava in continuazione. Lui è andato via prima di mettergli le mani addosso".

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  • LA DEPRESSIONE AL CAGLIARI

    Marchetti nella lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport' racconta anche il periodo difficile vissuto al Cagliari quando ha sofferto di depressione:

    "Stavo male, non ero nello stato mentale adatto per scendere in campo. Lo dissi al preparatore dei portieri. “Non me la sento”. Non fu capito. Giocavo a Cagliari e la società insabbiò tutto: venne solamente comunicato che ero infortunato. In realtà avrei avuto bisogno di sostegno, non di essere lasciato solo. La depressione è una malattia, va trattata con serietà. Ho subìto un mobbing camuffato.Mi allenavo con la prima squadra, ma non venivo mai convocato. Da lì è iniziata una guerra senza fine. Pensi che in tribunale mi presentai con un vestito viola per far innervosire Cellino: aveva gli occhi sbarrati". 

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  • L'INCIDENTE E IL MILAN SFIORATO

    Qualche anno fa Federico Marchetti rischiò di morire in un incidente stradale.

    "Quando avevo vent’anni, ero in macchina con due compagni di squadra e un tir invase la nostra corsia. Ho visto la morte in faccia. Poi c’è stato come un bagliore e ci siamo salvati... È stato un intervento divino. Eravamo in mezzo alle fiamme, ma illesi" racconta l'ex portiere.

    Marchetti avrebbe anche potuto vestire la maglia del Milan dove a volerlo era Massimiliano Allegri: "Mi volevano in tanti, sì. Durante il Mondiale ci fu una chiacchierata con la Samp, poi la Roma e il Milan. Allegri, con cui ho un ottimo rapporto, mi voleva portare con sé.Ma sa... il presidente (Cellino) rifiutava ogni offerta, per cui era difficile muoversi".

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