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Lautaro Martinez InterGetty

Lautaro Martinez è il simbolo dell'Inter, anche dopo il Derby d'Italia

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Fa due passi, Lautaro Martinez: giusto due, ma solo dopo essersi nascosto. Ed è sinuoso, il suo movimento: Marcus Thuram scatta sfidando in velocità Bremer. "El Toro" prima dà l'idea di voler anticipare Federico Gatti, poi scompare dalla sua visuale, frenando il ritmo.

Quando il suo compagno, il francese, crossa, il difensore della Juventus non ha praticamente più possibilità di recuperare: perché? Perché la corsa di Lautaro Martinez, in fin dei conti, non si è mai arrestata. Ha solo cambiato intensità: e, infatti, gli basta poco per arrivare per primo sul pallone e per concludere battendo Wojciech Szczesny.

Quando Gatti si accorge di lui, "El Toro" sta già esultando, chiudendo (concretamente) il Derby d'Italia e assicurando la vetta della Serie A all'Inter. Ancora una volta, da simbolo.

  • COME MAURO ICARDI

    Non è un paragone calcistico, quanto statistico: l'ultimo giocatore dell'Inter capace di segnare 13 goal nelle prime 13 giornate di Serie A era stato Mauro Icardi, nella stagione 2017/18.

    Quella che, poi, gli ha permesso di diventare capocannoniere del campionato, con Luciano Spalletti in panchina, insieme a Ciro Immobile: 29, le reti in totale.

    La prossima, però, sarà decisiva per capire se Lautaro Martinez terrà il passo del suo connazionale: Icardi aveva segnato, nelle prime 13 partite, 4 doppiette (contro Fiorentina, Roma, Sampdoria e Atalanta) e una tripletta (contro il Milan), oltre ai goal siglati contro SPAL e Bologna.

    Alla quattordicesima, però, ha segnato poi un'altra doppietta contro il Cagliari, migliorando lo score a 16 nelle prime 15 con la marcatura di Inter-Chievo, alla quindicesima appunto.

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  • SEMPLICEMENTE STORICO

    Lo score di Lautaro Martinez, comunque, può essere letto anche mirando a un orizzonte più distante, relativo all'anno solare: nel 2023 l'argentino ha segnato 27 goal in Serie A, accorciando rispetto agli unici giocatori che erano stati capaci di farlo dal 2000 in poi.

    Uno è Christian Vieri nel 2001 (28 reti), l'altro è Diego Milito nel 2012 (anche lui 28): insomma, gli basta una doppietta da qui alla fine dell'anno per diventare il migliore nel nuovo millennio.

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  • L'INTER E LAUTARO MARTINEZ POSSONO CRESCERE ANCORA?

    Una delle domande più "pesanti" riguardo il futuro dell'Inter, adesso, coinvolge anche Lautaro Martinez: la formazione nerazzurra e il "Toro" possono crescere ancora?

    Non è stata una grande partita dal punto di vista offensivo, nel secondo tempo, quella condotta dalla squadra di Simone Inzaghi: più palleggio, meno pericoli creati.

    C'è una sensazione, comunque, che lascia Lautaro Martinez, proprio nella mimica del suo goal: l'Inter, quando vuole accelerare, sa come farlo. Quando vuole adattarsi al passo degli altri, sa farlo anche.

    Quasi come una questione di scelte, verso la piena maturità calcistica: l'argentino la sta raggiungendo nell'anno in cui, secondo molti, i nerazzurri sembravano essere usciti indeboliti dal mercato. E invece.

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