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Lautaro Martinez Atalanta InterGetty

Lautaro Martinez è molto più che il leader dell'Inter

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Non serve un complesso esercizio di fantasia per capire che senza questo Lautaro Martinez, l'Inter di Simone Inzaghi sarebbe qualcosa di diverso.

Imprescindibile, ma non solo come può esserlo il capocannoniere del campionato di Serie A: essenziale come leader sì, ma anche e soprattutto come simbolo dei nerazzurri.

E poi c'è il resto: il fatto che, almeno fino a novembre, qualsiasi cosa abbia fatto si sia trasformata in oro. Goal contro l'Atalanta compreso.

  • L'INTER È LAUTARO MARTINEZ-DIPENDENTE?

    Rispondiamo a una domanda che nel corso delle settimane è stata riproposta in più circostanze: sì, l'Inter è Lautaro Martinez-dipendente, almeno dal punto di vista della sua funzionalità nel gioco di Simone Inzaghi.

    Senza Romelu Lukaku, il "Toro" si è reso maggiormente indipendente: lo stesso discorso vale anche per l'assenza di Edin Dzeko. Da questo punto di vista, Marcus Thuram è un giocatore assai diverso, ma paradossalmente aiuta l'argentino a trovare il giusto spazio, anche mentale, per esaltarsi.

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  • UN "TORO" IN FIDUCIA

    Poi c'è da analizzare il capitolo legato ai goal, ma nella forma, oltre che nella sostanza. Quelli messi a segno da Lautaro Martinez in questa prima parte di stagione sono straordinari, in termini di bellezza.

    Facile ricordare la rete al Bologna, che comunque non è valsa ai nerazzurri il successo: bella, in termini sostanziali, quella siglata al Gewiss Stadium contro l'Atalanta.

    Sembra avere margine mentale per poter realizzare i progetti realizzativi che nel corso degli anni gli sono stati richiesti, anche come numeri. E qui giungiamo all'ultima domanda: è il miglior Lautaro Martinez di sempre?

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  • IL MIGLIOR LAUTARO MARTINEZ DI SEMPRE?

    Partiamo dal dato: 12 goal in campionato in 11 presenze. In termini concreti, capocannoniere della Serie A col doppio delle reti di Olivier Giroud e Victor Osimhen, inseguitori, a 6.

    Se nelle ultime stagioni di Lautaro Martinez si è parlato anche e soprattutto in ottica "crescita per la squadra", adesso non si può prescindere da un'analisi che lo ricolloca. alcentro del dibattito sui migliori attaccanti al mondo.

    Gli mancavano i goal, li ha trovati: adesso è completo. Prende ago e filo, vuole cucire la seconda stella sul petto degli interisti: serve pazienza, intanto lavora da leader e da capitano. Anche qualcosina in più.

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