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Rovella Italia HDGOAL

La scalata di Rovella continua, è il nuovo regista azzurro: lanciato da Thiago Motta, ha conquistato la Nazionale

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La crescita di Nicolò Rovella continua, dalla Lazio alla Nazionale. Sembrano lontani i tempi in cui la Juventus, allora proprietaria del suo cartellino, decideva di sacrificarlo sull'altare del bilancio.

Oggi forse qualcuno nella Torino bianconera si starà mangiando le mani anche per lui, altro giovane talento lasciato andare via troppo presto e che adesso brilla lontano dalla Continassa.

Già perché Rovella è diventato un centrocampista completo: corre, pressa, recupera palloni e soprattutto comanda il gioco come pochi altri in Italia.

Tanto che Spalletti se ne è innamorato subito e, dopo il debutto di novembre, sembra pronto ad affidare a lui le chiavi della Nazionale contro la Germania.


  • GLI INIZI DI ROVELLA: DALL'ALCIONE AL GENOA

    Rovella nasce a Segrate, due passi da Milano. Inizia a giocare nell'Accademia Inter poi il passaggio all'Alcione, terza squadra della città meneghina che oggi milita in Serie C.

    A soli quattordici anni viene notato e segnalato prontamente a Michele Sbravati, allora responsabile del settore giovanile del Genoa.

    "Nicolò faceva 14 anni a dicembre. Eravamo d’accordo con i genitori e con il Genoa. Aspettammo il compleanno per farlo firmare e alla fine della stagione lo cedemmo nonostante si fossero svegliati in tanti" ricorda oggi Giancarlo Corbetta, allora DS e responsabile del settore giovanile dell’Alcione, al 'Corriere dello Sport'.

    Sul ragazzo erano piombate anche Inter, Juventus e Cagliari ma Rovella finisce al Genoa. Da dove inizia la sua scalata nel calcio che conta.

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  • IL DEBUTTO IN SERIE A CON THIAGO MOTTA

    A lanciare Rovella in Serie A, per uno strano scherzo del destino, è proprio Thiago Motta ovvero l'allenatore di quella Juventus che non ha creduto del tutto nelle sue qualità.

    Allora ovviamente Motta era il tecnico del Genoa e il 21 dicembre 2019 decide di lanciare Rovella contro l'Inter, inserendolo a mezz'ora dalla fine sul risultato di 2-0 per i nerazzurri. Quella partita finisce 4-0 ma resta indimenticabile per un ragazzo che debutta in Serie A a 'San Siro' a diciotto anni appena compiuti.

    La prima da titolare, invece, arriva al ritorno sempre contro l'Inter: settantasette minuti in campo e altra pesante sconfitta per 0-3.

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  • LA CHIAMATA DELLA JUVE E LA STAGIONE A MONZA

    Rovella resta per altre due stagioni al Genoa diventando piano piano sempre più centrale: venti presenze nel 2020/2021, ventuno in quella successiva.

    Nel gennaio 2021 il suo cartellino passa alla Juventus, che lo acquista per 18 milioni di euro inserendo nell'affare i due giovani Pietrelli e Portanova e lasciandolo in prestito in Ligura.

    Nell'estate del 2022 finalmente Rovella sbarca a Torino, ma ha appena il tempo di scendere in campo per tre brevissimi spezzoni di gara per un totale di 24' con i bianconeri, prima di essere girato nuovamente in prestito: stavolta al Monza.

    Nella squadra di Palladino diventa un titolare fisso e chiude la stagione con venticinque presenze, un goal e due assist. A quel punto molti si aspettano che la Juventus punti su di lui per il futuro, ma le cose andranno diversamente.

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  • I MOTIVI DELLA CESSIONE ALLA LAZIO

    Nel settembre 2023, infatti, un po' a sorpresa la Juventus cede Nicolò Rovella alla Lazio.

    L'affare peraltro si chiude con una formula molto vantaggiosa per i biancocelesti, ovvero in prestito biennale gratuito con obbligo di riscatto fissato a 17 milioni di euro. Una formula che permette anche alla Juventus di registrare una plusvalenza a bilancio.

    Alla base della decisione, insomma, ci sono ragioni più economiche che tecniche anche se Allegri non sembra ritenerlo fondamentale mentre Sarri lo vuole fortemente.

    Una scelta, quella di trasferirsi alla Lazio, che si rivelerà azzeccata per il ragazzo tanto che lo scorso dicembre Rovella dichiara: "Dispiaciuto di non essere alla Juve? No, ma sono felice che Thiago Motta sia lì. Mi ha fatto debuttare al Genoa e lo ricordo con piacere. Io però sono sicuramente molto più felice di stare alla Lazio, non ho nessun pensiero sulla Juventus".

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  • IL SOGNO AZZURRO

    Oggi il centrocampista è un punto fermo della squadra di Baroni, oltre che uno dei migliori nel suo ruolo in Serie A.

    Tanto che a novembre 2024 arriva finalmente anche la prima chiamata in Nazionale. Gli bastano poi 79' di altissima qualità contro il Belgio per conquistare tutti e convincere Spalletti: l'Italia ha trovato un regista.

    E contro la Germania il CT sembra orientato a confermarlo titolare, anche se il ballottaggio con Ricci resta aperto.

    "Sono un po’ diversi, ma entrambi sanno giocare a calcio. Sono tutti e due bravi nella gestione e nella regia della squadra. Ricci, anche per come è stato impiegato ultimamente, è un po’ più mezzala: si inserisce di più. Rovella è più mediano, è più quello che, quando fa questa riga per terra e vede che la gente vuole andare oltre, gli viene il sangue agli occhi. Diventa tignosissimo" ha sottolineato Spalletti alla vigilia.

    La cima, comunque, è ormai vicina.

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