La Roma rischia la retrocessione? Di Canio lancia l'allarme: "Se non ci fossero squadre così scarse..."

Di Canio inizia analizzando cosa non va in questo momento alla Roma: "L'ex bandiera della Lazio commenta la crisi giallorossa: "Sembra che i giocatori timbrino il cartellino ma non credano in se stessi, nella società e nei compagni. C'è una paura fottuta di pensare alla prossima partita in casa contro il Torino, come se dicessero: "Oh mamma mia, adesso che succede?".Le facce di Angelino e Cristante, sostituiti da Juric dopo 30 minuti, sono quelle di chi pensa: "Non c'è la possibilità di andare via? Parliamo col procuratore".

Da qui il clamoroso scenario per cui, secondo Paolo Di Canio, la Roma rischierebbe addirittura la retrocessione: "Se non avessimo avuto un campionato così scarso nella parte bassa della classifica, direi alla Roma di badare bene a ciò che fa. Quando c'erano Totti e tanti altri giocatori importanti, si salvarono all'ultima giornata, dopo un'annata negativa per tanti errori commessi. Adesso magari non succede, ma solo perché ci sono squadre davvero scarse. Attenzione...".

Ma a cosa si riferisce Paolo Di Canio quando parla di Totti e della volta in cui la sua Roma rischiò la retrocessione?

Corre l'anno 2005, a 180 minuti dal termine di quel campionato i giallorossi hanno raccolto solo 41 punti e giocano a Bergamo.

La squadra allenata da Bruno Conti non vince da tre mesi e non può contare su capitan Totti, che sconta l'ultima di cinque giornate di squalifica per un pugno rifilato a Colonnese.

A regalare la matematica salvezza alla Roma è un goal di Antonio Cassano.

La Roma di oggi attualmente occupa l'undicesimo posto con 10 punti raccolti nelle prime nove giornate di campionato.

Il margine sulla zona retrocessione è quindi di è quattro punti. Margine ad oggi rassicurante, a patto ovviamente di invertire al più presto la rotta.