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Fagioli HDGOAL

La prima di Fagioli contro la Juventus, dal rinnovo all'addio di gennaio: cosa non ha funzionato

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Fiorentina-Juventus non è mai una partita come le altre per vari motivi, uno di questi sono i tanti ex che militano nelle file delle due squadre.

L'ultimo in ordine di tempo ad avere scambiato le maglie è stato Nicolò Fagioli, che lo scorso gennaio ha deciso di lasciare Torino per trasferirsi a Firenze.

Una scelta maturata per mesi dopo essere finito improvvisamente ai margini di un progetto, quello bianconero, in cui inizialmente sembrava destinato ad essere uno dei protagonisti.

Fagioli peraltro non è un ex qualsiasi, dato che la sua storia con la Juventus è stata decisamente lunga e molto particolare.


  • L'INVESTITURA DI ALLEGRI

    Undici anni. Tanto è durata l'avventura di Fagioli in bianconero. Tra alti e bassi, tra giovanili e prima squadra, tra vittorie e sconfitte.

    "È arrivato il momento di salutare. È sempre difficile andare via da un posto in cui ti sei sempre sentito a casa, dove hai trovato compagni e persone che sono diventati amici durante questo lungo periodo. Sono stati 11 anni fantastici. Sono stati 11 anni di pura passione e puro amore. Sono volati!", ha scritto Fagioli su Instagram per salutare la sua vecchia squadra.

    Il primo a credere nelle qualità del ragazzo è Massimiliano Allegri, che un giorno in conferenza stampa lo prende ad esempio tra lo stupore generale: "Abbiamo un ragazzo che si chiama Fagioli, che è un 2001. Vederlo giocare a calcio è un piacere. È un ragazzo che conosce il calcio e i tempi di gioco, sa come e quando smarcarsi, come e quando passare la palla. È bello vederlo giocare. Ragazzi così non vengono fuori tutti gli anni”.

    Una vera e propria investitura, insomma.


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  • LA SCALATA IN PRIMA SQUADRA

    Fagioli, allora, non ha neppure compiuto diciotto anni ma il futuro sembra scritto. Portato in bianconero da Luigi Milani, sale nella formazione Primavera ancora sotto età. Le qualità del ragazzino, d'altronde, sono troppo evidenti per non accorgersene.

    Pulizia di tocco, visione di gioco, testa alta. Fagioli segna 13 goal in 25 partite nella stagione 2017/18 con gli Under 17. E nel 2018 viene inserito dal Guardian tra i 60 talenti migliori del mondo insieme ad altri due italiani, Salcedo e Pellegri.

    Debutta in Serie C con la formazione Next Gen bianconera il 24 settembre 2018, qualche mese dopo arriva la prima convocazione in Prima squadra. Ma è dall'inizio del 2021, con Pirlo, che Fagioli entra in pianta stabile nel gruppo.

    Intanto per lui è arrivata anche l'investitura di un certo Miralem Pjanic, che sui social lo definisce "il futuro della Juventus". Mica male.

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  • L'OPERAZIONE AL CUORE E IL CASO SCOMMESSE

    Gli intoppi nella carriera di Fagioli però non sono certo mancati. Il primo arriva nell'aprile del 2019, quando la Juventus comunica che il giovane talento è costretto a fermarsi per un po' di tempo. Proprio quando il momento del debutto in prima squadra sembrava dietro l'angolo.

    Fagioli si sottopone ad un trattamento ambulatoriale necessario per la correzione di una aritmia cardiaca benigna. Niente di grave, per fortuna, tanto che torna a giocare già un mese dopo l'operazione.

    Negli anni successivi la carriera di Fagioli decolla, fino all'improvviso stop del 2023 per il caso scommesse. Il centrocampista bianconero ammette le sue colpe e viene condannato a scontare una squalifica di dodici mesi, di cui cinque commutati in prescrizioni alternative. La sua stagione, di fatto è già finita ad ottobre anche se fa in tempo a tornare in campo per l'ultima giornata del campionato 2023/2024.

    Abbastanza per strappare a sorpresa anche la convocazione di Luciano Spalletti e giocare Euro 2024 con l'Italia.

    La Juventus, durante i mesi della squalifica, non ha fatto mai mancare il sostegno a Fagioli e non solo a parole. Per lui infatti era arrivato anche il rinnovo di contratto fino al 30 giugno 2028.

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  • DAL RILANCIO ALL'ADDIO

    Quella attuale, insomma, nelle idee di Fagioli e della Juventus doveva essere la stagione del rilancio. Ed in effetti le cose iniziano anche bene.

    Il centrocampista parte titolare quattro volte nelle prime nove partite di campionato e tre volte nelle prime quattro di Champions League, risultando peraltro tra i migliori in campo a Lipsia, in quella che ancora oggi resta una delle più belle prestazioni offerte dalla Juventus quest'anno.

    Poi però improvvisamente qualcosa tra Fagioli e Thiago Motta sembra rompersi e di fatto il talento bianconero esce dai radar. Il tecnico, infatti, gli preferisce praticamente tutti gli altri centrocampisti presenti in rosa e non lo schiera neppure nei momenti di totale emergenza.

    Fagioli gioca l'ultima gara da titolare con la Juventus il 7 dicembre 2024 allo 'Stadium' contro il Bologna, quando viene sostituito al 64'. Poi solo qualche spezzone e la consapevolezza che la storia con la Vecchia Signora è giunta al termine.

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  • I MOTIVI DELLA ROTTURA

    Ma cosa è successo davvero tra Fagioli e la Juventus? Perché si è arrivati alla cessione a stagione in corso?

    A spiegarlo è stato lo stesso giocatore nel giorno della sua presentazione alla Fiorentina: "Sicuramente qualcosa non ha funzionato in me anche durante le partite in bianconero, ora non voglio giudicare se fosse sempre giusto o meno lasciarmi in panchina. Adesso avevo voglia di giocare, anche perché l'anno prima sono stato fermo e sono felice che la Fiorentina abbia puntato su di me. Nelle ultime ore di mercato ho chiesto di essere accontentato, per fortuna sono riusciti a farlo negli ultimi minuti. Lasciare una società in cui sei stato 11 anni non è mai facile a prescindere dalla squadra".

    Fagioli ha confessato anche di aver chiesto consiglio ad Allegri prima di lasciare la Juventus: "Lui è stato il mister che mi ha migliorato di più nei passaggi progressivi e mi ha spronato sempre a giocare in avanti. Ci siamo sentiti con il mister, ma è stata più una chiamata da papà per chiedermi cosa volessi fare". 

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