Un nervosismo che stride con la volontà delle due società, che solo qualche giorno prima avevano sancito una sorta di tregua.
"Il presidente del Siviglia, José María, e io abbiamo parlato della necessità di promuovere un quadro istituzionale stabile e conveniente per le due istituzioni.A parte la rivalità che dobbiamo avere, che esisterà sempre in campo, fuori dobbiamo avere un clima di armonia, onestà, sincerità e per questo la comunicazione e il dialogo sono molto importanti per risolvere qualsiasi problema, qualsiasi conflitto che possa sorgere tra le diverse istituzioni, in questo caso Siviglia e Betis. Ci deve essere rivalità, ma al di là di questa rivalità ci sono aree in cui possiamo coincidere e avere interessi comuni, come nella LaLiga o nella Federazione, e in questo senso devono prevalere la cortesia e il rispetto che sono stati la norma nelle nostre relazioni negli ultimi tempi”, ha dichiarato il presidente del Betis.
Un invito raccolto dal Siviglia:
"Il Siviglia FC ha accettato l’invito del Real Betis e domenica sarà presente al Benito Villamarín. Ci sono stati contatti tra i due presidenti e abbiamo capito la necessità di stabilire un quadro che regoli le relazioni tra le due istituzioni e questo quadro deve essere caratterizzato da u
na comunicazione fluida, da relazioni oneste e dal fatto che i derby devono essere giocati sul campo, con entrambe le istituzioni che evitano comportamenti impropri.Questo quadro è per il presente e per il futuro e fondamentalmente è quello di giocare i derby sul campo, con una comunicazione fluida, evitando comportamenti impropri, anche in quelle questioni che beneficiano sia il Real Betis che il Sevilla FC, o in qualsiasi tipo di istituzione o qualsiasi tipo di lotta per situazioni che possono beneficiare entrambi e anche lavorare mano nella mano".