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Stefano Beltrame - Persib Bandung vs PSIS Semarang 27022024Persib Bandung

La nuova vita di Beltrame: dall'esordio in Serie A con la Juventus all'Indonesia

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Stefano Beltrame, attaccante cresciuto nel vivaio della Juventus, club con il quale ha esordito in Serie A, ha intrapreso la più classica delle carriere giramondo, giocando a calcio praticamente in ogni dove.

Dall'Italia all'Olanda, passando poi per la Bulgaria e il Portogallo, fino alla sua nuova vita calcistica con la maglia del Persib, ovvero uno dei club più importanti dell'Indonesia.

Con la maglia dell'ex squadra di Erick Thohir, il classe 1993 ha segnato sin qui 4 goal e 3 assist in 12 partite. Ma ad essere cambiata, oltre alla sua carriera, è proprio la sua vita, in un contesto assai differente da quello italiano, come raccontato da lui stesso nel corso di un'intervista esclusiva a Fanpage.

  • "QUI SONO UNA SUPERSTAR"

    "Non è stata una scelta facile, però era tanto che ero a casa, aspettavo una chiamata che non arrivava. O meglio, non arrivava quella che mi stuzzicava. Poi mi ha contattato proprio il mister di questa squadra, del Persib, e lui mi conosceva già dai tempi dell'Olanda. Era molto interessato alla mia situazione, vedeva che ero svincolato e voleva dare un'ulteriore scossa alla squadra. Non è stata una scelta facile. Non me l'aspettavo e non pensavo mai di arrivare fino in Indonesia. Alla fine ho deciso di provare questa esperienza nuova in un calcio completamente diverso, che si sta rivelando molto azzeccata.

    La vita extra calcio qua è un po' assurda, nel senso che sei visto come una superstar. Non me lo aspettavo. Quando andiamo in giro per la città ci fermano tantissime persone a fare foto e chiedere autografi", ha dichiarato il giocatore in esclusiva a Fanpage.

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  • L'ESORDIO IN SERIE A CON LA JUVE

    "Feci un discreto esordio sfiorando anche il gol. Era il 26 gennaio del 2013. A fine partita chiesero a Conte se avesse bisogno di un quinto attaccante, perché giocava con due punte e ne aveva solo quattro: lui rispose di no perché aveva Beltrame e mi allenavo da parecchio tempo con loro. Poi dopo quattro giorni esce la notizia dell'acquisto di Anelka. In quel momento lì, pur essendo un ragazzino che ha vissuto il sogno di esordire con la propria squadra del cuore, un pochino ci sono rimasto male anche alla luce delle parole del mister. Non che mi aspettassi di giocare alla Juve per tutta la vita, ma in quel frangente lì se avessi avuto l'opportunità di restare di più con la prima squadra magari le cose sarebbero andate diversamente. Poi Anelka non fu esattamente l'acquisto dell'anno, ecco".

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  • "VORREI TORNARE IN ITALIA"

    "Ti dico la verità, io vorrei tornare in Italia per far vedere il giocatore che sono oggi, perché tanti si ricordano di me calciatore come il ragazzino che non ha testa, ma solo grande talento. Io vorrei zittire queste voci che si sono create intorno a me. Mi piacerebbe tornare in Italia perché è casa mia, per stare vicino alla famiglia, con la fidanzata e tutto il resto. Ci tornerei con una maturità diversa e una consapevolezza di me differente rispetto a quella che avevo prima. Si dicono tante cose sul fatto che sono venuto in Indonesia, che sono finito, ma mi piacerebbe dimostrare che non è così".

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