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Claudio Ranieri Derby Lazio RomaGetty Images

La mano di Ranieri nella rimonta Champions della Roma: gruppo, singoli e mosse tattiche

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Quando Claudio Ranieri è stato chiamato a prendere in mano la Roma, la situazione in casa giallorossa era molto diversa da quella attuale. Novembre 2024, due allenatori già cambiati –  De Rossi e Juric – e una stagione da provare a salvare.

Ma Sir Claudio è andato ben oltre. Ha iniziato a lavorare dalle fondamenta, lo spogliatoio, e piano piano ha modellato una Roma che oggi è sesta in classifica, con l’ultimo piazzamento Champions utile bene in vista, solo due punti più in avanti.

Ma quali sono i segreti di questa Roma? Quale corde ha saputo toccare Ranieri per avere una risposta così importante dalla sua squadra?

  • SPOGLIATOIO COMPATTO

    Il primo intervento, quello forse più delicato, Claudio Ranieri lo ha effettuato all’interno di Trigoria. L’allenatore giallorosso è riuscito a ricompattare un gruppo che nei primi mesi della stagione aveva più di una frattura. Oggi la squadra giallorossa è compatta, dentro e fuori dal campo.

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  • ZERO GERARCHIE

    Il merito più grande di Claudio Ranieri è stato quello di aver saputo gestire e valorizzare al meglio il materiale umano a sua disposizione. L’allenatore della Roma tiene tutti sulla corda, riesce a far sentire importante ogni elemento della rosa e ha di fatto azzerato ogni gerarchia. Gioca chi lo merita di più, chi è più in forma e anche in base alle caratteristiche dell’avversario.

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  • RINASCITE E CONFERME

    In un gruppo che funziona al meglio, anche i singoli si esaltano. I primi a trarre beneficio dalla cura Ranieri sono stati Dybala e Pellegrini, ma con il passare delle settimane in molto sono “rinati”. Da Cristante a Soulé – rimasto a Roma su precisa richiesta di Ranieri, nonostante l’argentino trovasse poco spazio –, passando per Angelino, garanzia di qualità nel suo naturale ruolo di esterno sinistro, Koné (garanzia di rendimento assoluto) e Shomurdov, divenuto ormai uno dei titolari.

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  • PIANI TATTICI

    Piani tattici diversi per ogni singola partita: tra i grandi meriti di Ranieri c’è anche questo. L’allenatore sta modellando la sua squadra in base agli avversari e i risultati gli danno ragione. La Roma cambia spesso assetto, interpretazione e uomini: a San Siro contro l’Inter, ad esempio, Ranieri ha sorpreso tutti con Soulé (autore del goal decisivo) quinto di centrocampo, Pellegrini dal primo minuto e il tandem offensivo composto da Dovbyk e Shomurodov. Solo l’ultima intuizione tattica vincente di Ranieri in questa stagione.

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  • ROMA IMBATTUTA IN A NEL 2025

    Nelle 22 gare di questa Serie A con Ranieri in panchina, la Roma ha conquistato 14 vittorie (7 consecutive), 5 pareggi e 3 sconfitte. Una media di 2.14 punti a partita. L’ultima sconfitta di giallorossi in campionato risale inoltre al 15 dicembre 2024 contro il Como: da qual momento in poi la Roma in Serie A non ha più perso. Un cammino da Champions.

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