Poco dopo aver trascinato il Fluminense in semifinale del Mondiale per Club con l’ennesima prestazione da leader in difesa, Thiago Silva aveva già rivolto lo sguardo a una possibile reunion con il Chelsea. Il brasiliano ha ammesso senza esitazioni che tiferà per il suo ex club nel quarto di finale contro il Palmeiras. Del resto, come disse lui stesso dopo l’addio a Londra la scorsa estate: "Once a Blue, always a Blue.". Ovvero: "Una volta Blue, per sempre Blue"
Il saluto di Thiago Silva al Chelsea è stato tra i più sentiti degli ultimi anni. Era appena prossimo ai 36 anni quando arrivò a Stamford Bridge, e ha poi confessato che si aspettava di restare solo una stagione. Aver collezionato ben 155 presenze con la maglia dei Blues ha superato di gran lunga ogni aspettativa – sua e della società.
Il suo addio è stato accolto con affetto e gratitudine da parte del club, che non ha ostacolato il desiderio del difensore di tornare al Fluminense a parametro zero. Anche perché, a quel punto, il Chelsea aveva già intrapreso un profondo processo di ringiovanimento della rosa, e trattenere un centrale vicino ai 40 anni non rientrava nei piani dirigenziali.
Eppure, mentre uno dei più grandi capitani della sua generazione si prepara a guidare il Fluminense contro il Chelsea a New Jersey martedì prossimo, resta la sensazione che Thiago Silva sia esattamente il tipo di giocatore – e di uomo spogliatoio – che manca ancora alla giovane e costosa squadra allestita da Enzo Maresca in vista della stagione 2025/26.
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