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Isaksen Lazio CagliariGetty Images

La Lazio chiude la porta e riaccende il sogno Europa, altra vittoria e altro clean sheet: i biancocelesti di Sarri attesi dalla prova di maturità chiamata Inter

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La Lazio di Maurizio Sarri sembra aver finalmente trovato la propria identità. I biancocelesti conquistano il sesto risultato utile consecutivo grazie al successo per 2-0 contro il Cagliari all’Olimpico che vale la seconda vittoria casalinga consecutiva per la prima volta nel 2025.

Un risultato che consolida la crescita della squadra, capace di mantenere la porta inviolata per la quarta gara di fila in Serie A, dopo le sfide con Atalanta, Juventus, Pisa e Cagliari. 

I numeri confermano l’efficacia del lavoro del tecnico, con la squadra che porta a casa il sesto clean sheet su dieci gare di campionato: solo Roma e Como hanno subito meno reti in campionato, dato che restituisce un’immagine di solidità ritrovata dopo le difficoltà d’inizio stagione.

  • LA RISALITA IN CLASSIFICA

    Contro il Cagliari la Lazio ha dimostrato maturità e controllo, imponendosi con due reti firmate da Gustav Isaksen e Mattia Zaccagni

    I sardi non sono mai riusciti a impensierire seriamente Provedel, segno della compattezza del reparto difensivo, vero punto di forza della squadra. 

    Con i tre punti ottenuti, i biancocelesti raggiungono quota 15 in classifica, agganciando l’Udinese all’ottavo posto e superando Torino, Atalanta, Sassuolo e Cremonese. 

    All'orizzonte restano Como a 17 punti e il duo Juventus-Bologna a 18, in una classifica estremamente corta e ancora aperta a qualsiasi scenario.

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  • ZACCAGNI E ISAKSEN TRASCINATORI

    Protagonisti del match, Zaccagni e Gustav Isaksen hanno commentato il successo ai microfoni di Sky Sport

    Il danese, autore della rete che ha sbloccato la partita al 66’, ha dichiarato:  “Il goal? Troppo importante per me e per la squadra. Sono sei partite che non perdiamo, il momento è buono e dobbiamo continuare”. 

    L’esterno ha ribadito l’obiettivo europeo, invitando il gruppo a guardare solo avanti.

    Mattia Zaccagni, autore del raddoppio e di una prestazione brillante, ha sottolineato la forza mentale del gruppo: “Abbiamo dato continuità ai risultati, era quello che volevamo. Dalla nostra compattezza rinascerà la Lazio”. 

    L’attaccante ha ricordato le difficoltà legate agli infortuni, ma anche la capacità della squadra di restare unita, aggiungendo che il suo obiettivo personale resta la doppia cifra, senza però dimenticare l’importanza del sacrificio per il collettivo.

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  • SARRI: “PROVA DI MATURITÀ, LAZIO IN CRESCITA”

    Nel dopogara, Maurizio Sarri ha parlato a DAZN definendo la prestazione una “prova di maturità” contro un Cagliari che non perdeva in trasferta da agosto. 

    Il tecnico ha elogiato l’atteggiamento dei suoi: “Abbiamo saputo soffrire in certi momenti, la squadra sta salendo. L’obiettivo era costruire una base forte di sette giocatori per rendere la Lazio più competitiva”. 

    Sarri ha evidenziato come la solidità difensiva sia oggi la chiave dei risultati: “In questa prima parte non abbiamo segnato con facilità, ma essere solidi e subire poco è fondamentale”.

    Il tecnico ha poi parlato dei singoli: “Isaksen si è sbloccato dopo la malattia che gli ha creato problemi, Zaccagni è già a tre goal, Dia lavora molto in fase difensiva, di livello alto. Gli ho detto che può dare di più anche davanti”. 

    Sul fronte infortuni, Sarri ha rassicurato su Romagnoli, uscito all’intervallo per un fastidio muscolare: “È stata una sostituzione precauzionale, ma bisognerà valutare”. 

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  • L’INTER DI CHIVU COME ESAME DI MATURITÀ

    Il prossimo impegno sarà il più difficile: domenica 9 novembre la Lazio affronterà l’Inter a San Siro, la squadra più prolifica del campionato. 

    La partita rappresenterà un vero test per la tenuta difensiva dei biancocelesti, che fino ad oggi hanno mostrato un equilibrio impeccabile. Una prova di maturità proprio prima della sosta per le nazionali.

    La Lazio arriva al big match in fiducia, con la consapevolezza di aver ritrovato compattezza, risultati e un Olimpico tornato a essere un fattore. Una base solida da cui ripartire per inseguire, con pazienza e ambizione, il ritorno in Europa.

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