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VlahovicGetty Images

La Juve attende un segnale da Vlahovic: non segna da un mese e mezzo

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Al netto di una partenza folgorante, condita da goal e solide prestazioni, la stagione di Dusan Vlahovic con la maglia della Juventus sembra essersi momentaneamente inceppata.

Proprio così perché il numero 9 bianconero è reduce da un periodo piuttosto tormentato, indubbiamente influenzato da alcune problematiche di natura fisica, ma anche segnato da alcune prestazioni decisamente rivedibili.

Ultima in ordine cronologico quella in casa contro il Verona, dove il centravanti serbo non è mai riuscito a lasciare il proprio marchio nel corso di una partita che, nel suo caso, si è chiusa dopo 84 minuti.

Un passaggio a vuoto che evidenzia una statistica che l'attaccante classe 2000 deve necessariamente ritoccare, per il bene suo e, ovviamente, per quello di Madama: Vlahovic infatti non trova la gioia del goal da un mese e mezzo.

  • Dusan Vlahovic Juventus 2023-24Getty Images

    PARTENZA SPRINT

    L'avvio di stagione di Vlahovic, infatti, era stato molto promettente: il serbo infatti aveva impattato la stagione 2023/24 con un bottino da 4 goal in 4 presenze ufficiali. Nel dettaglio uno all'Udinese, uno al Bologna e due alla Lazio, a completare quella che ad oggi rimane la prima e l'unica doppietta della sua stagione.

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  • INFORTUNI E DIGIUNO

    I due goal realizzati contro la Lazio, lo scorso 16 settembre, rappresentano però gli ultimi due lampi di Vlahovic in questa stagione.

    Da quel momento, infatti, l'ex Fiorentina non è più riuscito a scrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori. Dopo la deludente prova di Reggio Emilia col Sassuolo, Vlahovic ha giocato solamente 12' contro il Lecce per semplici logiche di turnover.

    Alle porte del mese di ottobre, tuttavia, Dusan ha dovuto fare i conti con il riacutizzarsi di una fastidiosa lombalgia che l'ha escluso sia dalla sfida di Bergamo con l'Atalanta che dal Derby della Mole contro il Torino.

    Tornato a disposizione di Allegri per il match contro il Milan, è sceso in campo nel finale di gara a San Siro sfiorando per due volte il goal, negatogli da un doppio grande intervento di Mirante.

    Infine, contro il Verona, si è concretizzato il tanto atteso ritorno dal primo minuto, ma la sua prova contro gli scaligeri si è assestata ben al di sotto della linea della sufficienza.

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  • Moise Kean Arkadiusz Milik JuventusGetty/GOAL

    KEAN E MILIK SPINGONO

    In parallelo al momento così così vissuto da Vlahovic, in casa Juve si annotano gli importanti ed evidenti progressi di Moise Kean. L'attaccante italiano, che contro il Verona si è visto annullare due reti di pregevole fattura, sta vivendo un momento decisamente positivo come dimostrato anche dalla prova di San Siro, nella quale è stato proprio un suo spunto a 'provocare' l'espulsione di Thiaw.

    La crescita del classe 2000 è un fattore che potrebbe riscrivere le gerarchie all'interno dell'attacco bianconero. Un pacchetto nel quale non deve passare sottotraccia il lavoro, silenzioso ma prezioso, di Arkadiusz Milik.

    Il polacco, dopo i goal al Lecce e al Torino, ha propiziato anche il colpo al fotofinish di Cambiaso contro il Verona prendendo l'ascensore sul cross di Gatti, timbrando il palo prima del tap-in del numero 27. E se le sue prestazioni saranno sempre di questo lignaggio, diventerà sempre più complesso limitarlo a carta da giocare a gara in corso.

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  • LA SFIDA AL PASSATO PER SVOLTARE

    Calendario alla mano, la prima sfida del mese di novembre si preannuncia decisamente calda, con la Juventus che sarà impegnata domenica 5 novembre al Franchi contro la Fiorentina.

    Per Vlahovic, così come per Chiesa, sarà l'occasione per fronteggiare il proprio passato calcistico, all'interno di un contesto che l'ha saputo valorizzare ed esaltare prima dell'approdo in pompa magna all'ombra della Mole.

    La trasferta in terra toscana potrebbe inoltre rappresentare lo scenario perfetto per l'attaccante serbo per dare la proverbiale svolta ad un percorso momentaneamente interrotto. Magari facendo valere proprio la dura legge dell'ex.

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