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Real Madrid Man City W+Ls GFXGetty/GOAL

La fine di un’era per il Manchester City: gli eroi del Treble sono ormai solo un ricordo

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Le speranze del Manchester City di tornare ad issarsi sul tetto d’Europa, sono state demolite mercoledì sera dal Real Madrid e da un inarrestabile Kylian Mbappé. La squadra guidata da Pep Guardiola non è stata solo surclassata dai Blancos, ma è stata letteralmente sopraffatta sia sotto il profilo fisico che sotto quello mentale.

L’incredibile vittoria per 4-0 proprio contro il Real nella semifinale di ritorno di Champions del 2023 sembra ormai un qualcosa di lontano anni luce e di quella compagine capace di vincere per la prima volta nella sua storia il più importante tra i trofei continentali non sembra essere rimasto più nulla.

Il City capace di completare uno storico ‘Treble’, seconda squadra inglese della storia a riuscirci, oggi appartiene al passato, e la realtà dei fatti dice che nella sua veste attuale semplicemente non può essere all’altezza di un colosso come il Real Madrid.

Guardiola, che recentemente ha sottoscritto un nuovo contratto biennale, avrà bisogno di molto più tempo a disposizione per ricostruire una squadra da Champions. I lavori di ‘ristrutturazione’ sono già partiti a gennaio spendendo oltre 200 milioni di euro per l’acquisto di quattro giocatori, ma saranno necessari molti più investimenti per tornare ai livelli di soli due anni fa.

GOAL passa al setaccio quelli che sono stati i vincitori ed i vinti della sfida del Santiago Bernabeu.

  • Real Madrid C.F. v 	Manchester City - UEFA Champions League 2024/25 League Knockout Play-off Second LegGetty Images Sport

    KYLIAN MBAPPÉ

    Mbappé ha sicuramente vissuto quello che al momento è il momento più alto della sua avventura al Real Madrid. Nelle ultime settimane ha ritrovato la condizione migliore, scrollandosi di dosso i tanti problemi che lo avevano accompagnato fino a Natale. Contro il City non è stato solo letale, è stato immenso.

    Ha giocato da centravanti ed ha segnato alla prima vera occasione scavalcando Ederson con un delizioso pallonetto, e poi ha suggellato la sua serata trovando prima la doppietta personale e poi anche la tripletta.

    La sensazione è quella che in campo si sia divertito. Ha pressato quando c’era da pressare (cosa anomala per lui) ed è stato il vero uomo in più di una squadra costellata di stelle. Se continua così il Pallone d’Oro potrebbe non essere un qualcosa di così irraggiungibile.

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  • Real Madrid C.F. v Manchester City - UEFA Champions League 2024/25 League Knockout Play-off Second LegGetty Images Sport

    ERLING HAALAND

    Dopo essere finalmente riuscito ad infrangere il suo personalissimo tabù Real Madrid, Haaland sembrava destinato a recitare un ruolo da protagonista nella sfida di ritorno, ma l’infortunio patito sabato contro il Newcastle lo ha messo fuori dai giochi.

    Non solo non è riuscito a scendere in campo dal 1’, ma non è stato utilizzato da Guardiola al Bernabeu.

    Si è accomodato in panchina, ma di fatto non è stata nemmeno presa in considerazione l’ipotesi che potesse giocare contro il Real Madrid e la cosa è certificata dal fatto che tra tutti i giocatori della panchina è stato l’unico a non riscaldarsi.

    Con l’eliminazione del City, la Champions League perde il giocatore più giovane a raggiungere quota 10, 20, 30, 40 reti, mentre Messi resterà il più rapido ad aver raggiunto quota 50.

    Non è stata però solo una questione di record personali: nella serata in cui Mbappé ha dominato sul palco più importante, Haaland si è dovuto limitare a fare da spettatore.

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  • Real Madrid C.F. v Manchester City - UEFA Champions League 2024/25 League Knockout Play-off Second LegGetty Images Sport

    FLORENTINO PEREZ

    Tra coloro che sono usciti vincitori dalla sfida del Bernabeu non può non esserci anche Florentino Perez. Il secondo goal è arrivato al termine di un’azione che ha visto protagonisti Bellingham, Vinicius e Mbappé, ovvero tre dei quattro membri dei ‘Fab Four’.

    L’esatta visione che il presidente del Real Madrid ha avuto nell’aggiungere anche Mbappé ad un attacco che era già più che completo.

    In passato Perez era stato criticato perché la sua prima versione dei Galacticos aveva portato in bacheca molto meno di quanto sperato, questa volta le cose potrebbero andare in maniera molto diversa.

  • Real Madrid C.F. v Manchester City - UEFA Champions League 2024/25 League Knockout Play-off Second LegGetty Images Sport

    LA DIFESA DEL CITY

    Qualcuno potrebbe dire che il City ha perso il confronto nel momento in cui Akanji si è fatto male alla fine del primo tempo della sfida giocata una settimana prima a Manchester. Da quel momento in poi la difesa di Guardiola ha iniziato a tremare, prima di cedere completamente al Bernabeu.

    Il difensore svizzero è stato un elemento fondamentale per la squadra capace di completare il ‘Treble’ ed il suo sostituto, Khusanov, semplicemente non si è dimostrato all’altezza per un avversario così devastante. Per lui d’altronde si trattata dell’esordio in Champions League, una prima volta nella quale è stato letteralmente travolto da Vinicius.

    Ruben Dias ha commesso l’errore che poi ha portato al primo goal di Mbappé, ma la situazione è definitivamente precipitata quando Stones si è fatto male pochi minuti più tardi.

    L’unica buona notizia per la difesa del City è che da qui al termine della stagione non dovrà più affrontare il Real Madrid. La cattiva è che domenica in campionato dovrà vedersela con il Liverpool e con Mohamed Salah…

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  • FBL-EUR-C1-REAL MADRID-MAN CITYAFP

    CARLO ANCELOTTI

    Carlo Ancelotti, nel corso della sua carriera, si è abituato a vivere anche serate ben più drammatiche. Se si fosse seguito il solito copione, il Real Madrid sarebbe dovuto andare sotto di un paio di goal, per poi rimontare miracolosamente e vincere nelle battute finali. Questa volta tutto è andato in maniera incredibilmente diversa.

    Ha schierato Rodrygo, Mbappé e Vinicius in attacco, con Bellingham, Ceballos e Tchouameni a centrocampo. Ha semplicemente disegnato il miglior undici possibile ed ha lasciato giocare liberamente le sue stelle.

    Il Real si è mostrato solido in difesa e spietato dalla trequarti in su. Come sempre, ha colto nel segno, dimostrando di essere un allenatore che riesce a far regnare la felicità nel gruppo e che, nonostante un’infinita serie di trionfi, è forse ancora in qualche modo sottovalutato da tanti.

  • FBL-EUR-C1-REAL MADRID-MAN CITYAFP

    GUARDIOLA E GLI UOMINI DEL TREBLE

    Quando il Manchester City nel 2023 ha trionfato in Champions League, sono stati in molti a pensare a quella serata di Istanbul come l’inizio di una nuova dinastia. I Citizens potevano contare su un’enorme forza finanziaria, sul migliori allenatore del mondo, sull’attaccante più letale in assoluto, ovvero Haaland, e quindi la sensazione era quella che a quel trionfo se ne sarebbero aggiunti tanti altri e dello stesso livello.

    Oggi quella squadra che non è stata in realtà capace di ripetersi in Champions, sembra essere arrivata allo stremo delle forze. De Bruyne non è nemmeno sceso in campo a Madrid, al pari di quel Grealish che ad Istanbul aveva guidato di festeggiamenti (poi protratti per settimane intere).

    Anche la versione migliore di Stones è ormai un ricordo, mentre sempre più frequenti sono stati gli infortuni che lo hanno via via rallentato. Cosa dire poi di Bernardo Silva, che è passato in due anni dalla doppietta contro il Real, ad un goal al Bernabeu, fino a sembrare l’ombra di se stesso contro Mbappé e compagni.

    Anche Guardiola è parso logorato e sfinito dopo la tredicesima sconfitta stagionale: mai aveva perso tanto in carriera. E mancano ancora tre mesi alla fine di un’annata che rischia di diventare lunghissima…

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