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Andrea Belotti BenficaGetty Images

La durissima protesta del Benfica: "Belotti aggredito, non ospiteremo le partite del Portogallo"

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Monta la rabbia del Benfica dopo l'ennesima delusione di questa stagione nella finale della Coppa di Portogallo.

Tanto che la società presieduta da Manuel Rui Costa ha emesso un durissimo comunicato contro alcune decisioni arbitrali.

In particolare il Benfica protesta per il trattamento ricevuto da Andrea Belotti durante la finale, persa ai tempi supplementari, contro lo Sporting.

  • FALLI RIPETUTI SU BELOTTI

    Nel comunicato diramato dal Benfica si fa riferimento a numerosi falli violenti da Andrea Belotti e non sanzionati dall'arbitro Godinho:

    "A fronte dei gravi avvenimenti delle ultime giornate della Liga Portugal e della finale della Coppa del Portogallo, che hanno completamente falsato la verità sportiva, con un danno relativo all’accesso diretto alla Champions League, lo Sport Lisboa e Benfica ha deciso di:

    Presentare un’azione disciplinare contro la squadra arbitrale e del VAR della finale di Coppa, ovvero: Luís Godinho, Tiago Martins e rispettivi collaboratori;

    Presentare un’azione disciplinare contro i giocatori Matheus Reis e Maxi Araújo per le molteplici aggressioni al giocatore Andrea Belotti; 

    Esigere la pubblicazione immediata degli audio tra arbitro e VAR della finale della Coppa del Portogallo, così come delle valutazioni a loro assegnate;

    Presentare un esposto alla FIFA, alla UEFA e all’IFAB, a causa dell’illegittima applicazione del protocollo VAR in Portogallo, che ha compromesso la verità sportiva".

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  • STOP ALLE PARTITE DEL PORTOGALLO

    Non solo, nello stesso comunicato il Benfica annuncia di non essere più disposto ad ospitare al 'Da Luz' le partite del Portogallo finché non verranno presi provvedimenti per quanto accaduto. Di seguito le altre richieste del club:

    "Esigere dal neoeletto Consiglio Arbitrale una presa di posizione pubblica, con l’esposizione di misure e soluzioni concrete per correggere il proprio operato, pena l’inidoneità a proseguire nel proprio incarico;

    Sospendere la partecipazione ai gruppi di lavoro sulla Centralizzazione dei Diritti TV della Liga e richiedere un’audizione urgente al Governo, informandolo che, al momento, non sussistono le condizioni per portare avanti tale processo;

    Informare la FPF che, finché non prevarrà la verità sportiva nelle competizioni nazionali, lo Sport Lisboa e Benfica non sarà disponibile ad ospitare partite della Nazionale nel proprio stadio". 

    Il Benfica conclude chiedendo "che la prossima stagione venga decisa sul campo, in modo trasparente, cosa che non è avvenuta nella stagione sportiva appena conclusa".

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  • I MOTIVI DELLA PROTESTA

    Ma quali sono i motivi della clamorosa protesta del Benfica?

    La società lusitana non ha digerito il maxi-recupero concesso dall'arbitro nella finale di Coppa del Portogallo che ha permesso a Gyokeres di firmare il pareggio al 100' su calcio di rigore mandando la sfida ai supplementari.

    Inoltre, come scritto nel comunicato, arbitro e VAR avrebbero permesso una serie di interventi violenti ai danni di Belotti. In uno di questi Matheus Reis, sotto gli occhi di un assistente, avrebbe schiacciato con lo scarpino la testa dell’attaccante italiano, bloccato a terra da Maxi Araújo.

    Infine il VAR, secondo Manuel Rui Costa, al 100' non sarebbe intervenuto sull’azione che ha portato al rigore poi trasformato da Gyokeres.

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