La confessione di Dumfries e le voci su Inzaghi prima della finale di Champions: "Le portavamo dentro"

Dumfries nega che le voci su Inzaghi abbiano condizionato l'Inter, ma ammette: "Leggevamo...Sentivamo voci che portavamo dentro. Ma senza parlare tra di noi perché ognuno era concentrato solo sulla finale. Vi assicuro che nella testa c'era solo il PSG e nient'altro".

L'olandese non nasconde il profondo legame tra la squadra e Inzaghi: "E' stato molto difficile per me e per tutti. Sono arrivato all'Inter insieme a lui, tutto quello che ho costruito all'Inter è stato con lui. Per quattro anni siamo stati come una famiglia. Per questo il suo addio è stato la fine di un ciclo che non è solo calcio, ma la vita è così, va sempre avanti è dà nuovi stimoli".

Dumfries poi torna sulla finale di Monaco: "E' molto duro da accettare, ma è una finale: o la vinci o la perdi. Certo, noi l'abbiamo persa male, 5-0, ma il PSG è stato la squadra migliore e quel 31 maggio non era per niente la nostra giornata. Non vincevamo i duelli, eravamo in ritardo lì dove di solito siamo sempre pronti. L'anno prossimo avremo un'altra possibilità e abbiamo tutto per riprovarci. Ora il mondo sa che l'Inter è capace di arrivare in finale, il prossimo passo sarà dimostrare che l'Inter può vincerla. E' l'ultimo passo, il più difficile perché in partenza qualcuno ci è ancora davanti, ma è un passo che dobbiamo e vogliamo fare".

Infine l'olandese accoglie Chivu sulla panchina dell'Inter: "Si è già visto che è davvero un ottimo allenatore, con uno staff molto valido. E poi cambieranno alcune cose, è importante anche per noi giocatori ricevere nuove energie e nuove idee. Sono più che altro degli adattamenti perché in quattro anni abbiamo creato un nostro modo di giocare con Inzaghi che ha portato risultati eccellenti. Magari giocheremo un po' più alti ma c'è un clima molto buono perché Chivu è molto bravo a spiegarsi".