Conte verso Inter Napoli, tra Lobotka e un po' di stizza: "Ogni santa conferenza una domanda su Lukaku"

“Fa sempre un certo effetto tornare dove si è lavorato, e si è lavorato duramente. È un carico di emozioni, torni indietro nel tempo e riaffiorano alla mente tante situazioni e tanti episodi. È un bell'effetto. Sono stati due anni felici, è stata una bellissima esperienza che porto dentro di me, così come tutte le esperienze passate mie, perché le ho sempre vissute al massimo”.

“L'Inter è la squadra che negli ultimi anni è stata la più forte. Hanno lavorato benissimo e oggi si mettono in una posizione un po' più alta rispetto a tutte le altre. Però ci sarà da giocare una partita, non andiamo sicuramente a San Siro per sventolare bandiera bianca prima ancora di giocare, ma convinti di giocarci le nostre carte. Poi vedremo quello che accadrà. Abbiamo l'ambizione di giocarci la partita, non andiamo a lasciare i 3 punti. L'obiettivo è quello di rimanere in testa alla classifica alla fine della partita”.

“Preoccupato del rendimento e della condizione di Lukaku? Ogni santa conferenza sia pre che post partita c'è sempre una domanda su Lukaku. Diventa un po' non dico fastidioso, però la crescita di Lukaku dipende da quella della squadra. Il singolo non è mai così determinante per spostare dei valori. La squadra è alla base di tutto, poi ci sono i singoli che devono essere esaltati. Altrimenti ci chiediamo sempre”.

“La qualità e il valore di Lobo li conosciamo tutti. Detto questo noi dobbiamo essere bravi a sopperire a una singola assenza o a più assenze. Penso che Gilmour abbia fatto molto bene in queste partite. Non mi sentirete mai lamentarmi perché manca questo, quello o quell'altro. Ho grande fiducia in tutti i calciatori. Per il resto Lobo si è allenato, a metà settimana ha ripreso gli allenamenti con noi, sta bene, ha recuperato ed è a disposizione. Che possa partire dal primo minuto o a partita in corso, questo è tutto da valutare”.

“Dobbiamo giocare la partita. Se si pensa di andare a San Siro a fare da sparring partner, con i guantoni, ad aspettare che ti tirino i cazzotti, non è questa la nostra idea. La nostra idea è quella di misurarci con i nostri reali valori. Cercare di fare la partita, quello su cui stiamo lavorando. Al di là del risultato, penso che questo sia l'aspetto più giusto per continuare a crescere”.

“Se questa partita sarà già determinante per la corsa? Ma per la corsa su cosa? Parliamo di sei squadre, è inevitabile metterci dentro tutto il discorso: Scudetto, Champions, Europa League, anche Conference League. Avere sei-sette squadre racchiuse in così pochi punti fa capire le difficoltà del campionato”.