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Marseille meltdown GFXGetty/GOAL

L’ultimo capitolo del caso Rabiot non è stato ancora scritto: dalla rottura alla possibile riconciliazione col Marsiglia

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La rottura sembrava definitiva, il divorzio ormai consumato. Dopo un violento alterco negli spogliatoi con Jonathan Rowe, Adrien Rabiot era stato prima sospeso e poi inserito nella lista dei trasferimenti dal Marsiglia. 

Il suo allenatore, Roberto De Zerbi, si era detto "tradito", affermando di non aver "mai visto una cosa del genere". La dirigenza dell'OM, unita e inflessibile, aveva giustificato una sanzione esemplare con una mancanza di rispetto nei confronti dell'istituzione. 

La storia sembrava finita, sigillata dai comunicati ufficiali e dalle dichiarazioni bellicose. Ma, a quanto pare, una l'ulltimo capitolo non è stato ancora realmente scritto.

  • FBL-FRA-PRESSER-LIGUE 1-MARSEILLEAFP

    "SPERO CHE LE COSE SI SISTEMINO"

    Sabato sera, dopo una vittoria faticosa ma preziosa contro il Paris FC (5-2), Roberto De Zerbi ha sorpreso tutti. 

    Quando il capitolo Rabiot sembrava già chiuso, l'allenatore ha socchiuso una porta che si credeva chiusa a doppia mandata.

    "Spero che ci sia la possibilità di ricomporre la situazione, che le cose si sistemino - ha dichiarato, riferendosi - "allapersona che è al di làdell'errore commesso"

    Un cambiamento di tono radicale, quasi un dietrofront, che contrasta con la fermezza mostrata pochi giorni prima.

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  • Adrien Rabiot DESKTOPGETTY

    PRAGMATISMO SPORTIVO ED AFFETTO PERSONALE

    Questa mano tesa arriva in un momento in cui l'OM deve fare i conti con una rosa decimata dalle assenze. 

    Come ha sottolineato Pierre-Emerick Aubameyang dopo la partita, Rabiot è "un elemento importante" e "quando manca un grande giocatore, si sente".

    Il pragmatismo sportivo, di fronte a un calendario fitto di impegni, ha sicuramente influito sulla decisione. Ma questo dietrofront si spiega anche con il sincero affetto che De Zerbi nutre per il giocatore, tanto che aveva confessato di aver avuto "più attenzione per Rabiot che per suo figlio". Un mix di necessità tattica e legame personale che spiega questo improvviso desiderio di perdono.

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  • Veronique rabiot(C)Getty images

    IL CLAN RABIOT IL PRINCIPALE OSTACOLO

    Ma la strada verso la riconciliazione è irta di ostacoli. Il principale si chiama Véronique Rabiot. 

    La madre e agente del giocatore ha condotto una feroce controffensiva mediatica, accusando la dirigenza di menzogne ed esagerazioni. Attacchi che, secondo lo stesso De Zerbi, hanno "rotto definitivamente i rapporti".

    La porta aperta dall'allenatore è quindi accompagnata da una condizione implicita: affinché la pace sia possibile, la guerra a parole condotta dall'entourage di Rabiot deve cessare.

  • FBL-FRA-LIGUE1-MARSEILLE-BRESTAFP

    LA PALLA PASSA A RABIOT

    La situazione, una settimana fa, sembrava irreversibile, oggi è piena di incertezze. 

    Roberto De Zerbi ha fatto un passo, forse contro il parere di una parte della sua dirigenza e la palla è ora nel campo di Adrien Rabiot. Coglierà questa inaspettata occasione, presentando le sue scuse e calmando le acque? Oppure l'orgoglio e le ferite della situazione che si è venuta a creare sono già troppo profonde? La storia potrebbe non essere ancora finita.

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