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Real Sociedad Inter Champions LeagueGetty

L'Inter si salva coi cambi: ma senza Calhanoglu è un'altra storia

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Mettiamoci la stanchezza tra pausa delle nazionali, lunghe trasferte, derby ed esordio in Champions League. Mettiamoci un avversario che fino a pochi giorni fa aveva quasi imbrigliato il Real Madrid e che davanti ai propri tifosi dà il meglio di sé.

Mettiamoci però anche che all'Inter mancava Hakan Calhanoglu.

Un'assenza più che mai presente all'interno degli ingranaggi nerazzurri. Un'assenza che ha evidenziato l'esistenza di due diverse Inter: una con e una senza Calhanoglu.

  • Hakan Calhanoglu Inter 2023-2024Getty Images

    MUST HAVE

    In lingua inglese, viene identificato come 'must have' un oggetto o in generale un qualcosa che bisogna assolutamente avere per non sfigurare ed essere al top,

    E nel caso dell'Inter il 'must have' è decisamente Hakan Calhanoglu. Un giocatore insostituibile nel piano di gioco di Inzaghi, Difficile trovare un'alternativa, anche se di fatto l'alternativa, perlomeno tatticamente, c'è e si chiama Kristjan Asllani.

    Inzaghi gli ha dato una chance importante, d'altronde come detto è lui il sostituto naturale del turco. Ma la differenza è stata abissale e si è riflettuta nel pessimo primo tempo dell'Inter contro la Real Sociedad, di gran lunga i peggiori 45 minuti di questo inizio di stagione.

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  • QUESTIONE DI NUMERI

    Chiaro che l'approccio sbagliato dell'Inter e le zero occasioni create nel primo tempo non siano totalmente da addossare sulle spalle del povero Asllani.

    È semplicemente una questione di numeri. Numeri che mancavano. Numeri che normalmente con Calhanoglu sono presenti. Come il numero di palloni recuperati, il numero di transizioni offensive e di verticalizzazioni. Il numero di giri del motore, per fare un paragone automobilistico, decisamente ribassati.

    I palloni, in generale, non giravano. L'Inter, in generale, non girava. Come se mancasse il ponte tra due sponde, in questo caso la difesa e l'attacco.

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  • Thuram Real Sociedad Inter ChampionsGetty

    CAMBI RISOLUTORI

    Alla fine Inzaghi è riuscito a colmare quel vuoto con i cambi, sfruttando anche il comprensibile calo fisico della Real Sociedad, che per un'ora abbondante ha corso a mille.

    Thuram, al posto di uno spento Arnautovic, e ancora una volta Frattesi che con un po di "culo", per sua stessa ammissione a fine partita, ha messo sui piedi di Lautaro il pallone dell'1-1.

    Le risposte dalle seconde linee stavolta non sono arrivate, ma Inzaghi ha già annunciato che sarà questo il suo modus operandi e che non rinuncerà alle rotazioni, perché assolutamente necessarie in una stagione così fitta di impegni.

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  • Lautaro Martinez Real Sociedad InterGetty

    LE CERTEZZE

    Oltre a Calhanoglu, l'altro uomo a cui l'Inter non può assolutamente rinunciare è ovviamente Lautaro Martinez. Anche in una serata difficile, anche senza ricevere praticamente nessun pallone giocabile, il Toro si è fatto trovare pronto. Ci ha pensato ancora una volta lui.

    Forse qualche anno fa l'emotività avrebbe preso il sopravvento, ma le sostituzioni e le strigliate di Conte hanno avuto il loro effetto. Oggi Lautaro è un giocatore al massimo della sua maturità. Sia come uomo che come calciatore. Sa aspettare il suo momento e sa gestire i momenti.

    E attenzione a Sommer: difficile dire se sia già un imprescindibile, ma a San Sebastian ha tenuto lui la barca a galla con le sue parate. E in una notte nella quale il tanto rimpianto Onana è incappato nell'ennesima papera di un avvio di stagione horror con il Manchester United non è roba da poco.

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