L'Inter ha un problema con i finali di partita: negli ultimi 15' ha perso 9 punti e incassato 10 goal

In questa edizione del campionato di Serie A, l’Inter ha incassato 9 goal dal 75’ in poi. Solamente Parma e Venezia hanno fatto peggio nei quarti d'ora finali di gara. Il primo della serie è stato quello di Messias, in rete al 90’ in Genoa-Inter alla prima giornata con il goal valso il 2-2 finale. Poi è toccato a Dany Mota che in Monza-Inter ha griffato il goal dell'1-1 all'81'. Il trend si è confermato anche nei big match: nel derby d'andata vinto dal Milan, il goal decisivo di Gabbia è arrivato all'89', mentre in Inter-Juventus il clamoroso 4-4 di Yildiz si è concretizzato all'82. Infine, si arriva a Napoli-Inter, con Billing che a tre minuti dal novantesimo ha scongiurato l'allungo nerazzurro in vetta alla classifica. Al bilancio, però, vanno aggiunte altre reti che i nerazzurri hanno subito proprio nei segmenti conclusivi: Lucca ha segnato l'ininfluente 2-3 in Udinese-Inter all 83', così come Vlasic ha colpito in Inter-Torino, finita sempre 3-2, a quattro giri d'orologio dal novantesimo. Infine, per quanto riguarda la Serie A, si segnalano anche il goal di Esposito in Inter-Empoli (86') e l'autorete di Darmian in Inter-Parma (81').

La cattiva abitudine a mollare la presa, in un certo senso, nei finali di partita, l'Inter l'ha riscontrata anche al di fuori dei confini nazionali. L'unica sconfitta in Champions League, maturata nella prima fase contro il Bayer Leverkusen, è arrivata proprio al 90' quando il goal di Mukiele ha griffato il definitivo 1-0. Decisamente peggio è andata a Riyadh, quando la squadra di Simone Inzaghi ha visto sfumare il primo trofeo stagionale: in occasione della finalissima di Supercoppa italiana contro il Milan, i nerazzurri stavano conducendo per 2-1 a dieci minuti dal traguardo, prima della clamorosa rimonta della squadra di Conceicao: la rete di Pulisic, all'80', e il tap-in di Abraham al terzo minuto di recupero hanno infatti spinto il trofeo sulla sponda rossonera dei Navigli, lanciando l'ennesim avvisaglia di come l'Inter fatichi soprattutto alla distanza.

Simone Inzaghi, nel post partita di Napoli, ha puntato il dito contro il fattore stanchezza, logica conseguenza - secondo il tecnico piacentino - delle tante partite che i nerazzurri hanno già dovuto disputare in questa stagione 2024/25. Da agosto a oggi l’Inter ha giocato 39 partite ufficiali e da qui a fine campionato ne disputerà di sicuro altre 15, di cui 11 certe in campionato, due in Coppa Italia e due in Champions, senza contare le tre partite della fase a gironi del Mondiale per Club che si disputeà. Se i nerazzurri dovessero arrivare in fondo a tutte le competizioni, il numero delle partite ufficiali dell'annata 2024-25 tocherebbe quota 67. Basti pensare che nell'annata 2022-23, con l'Inter che arrivà sia in finale di Coppa Italia che di Champions League, le gare giocate furono 57.

"Bisogna essere perfetti e non lo siamo stati. L’azione andava fermata in partenza, il gol del Napoli è stata una conseguenza. Ma quando giochi 40 partite l'anno ci sta subire nei minuti finali".