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Europa League final W+Ls GFXGetty/GOAL

L'impatto devastante del ko sul Manchester United: niente Champions League, Amorim a rischio, Bruno Fernandes saluta?

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Alla vigilia della finale di Europa League, Ruben Amorim si è sentito chiedere se non fosse strano che il suo collega Postecoglou fosse sotto pressione al Tottenham e lui no. Prima che potesse rispondere, Bruno Fernandes si è intromesso in modo esilarante: "Chi ti ha detto che non lo è? Lo è eccome!". E in effetti ora lo è sicuramente, visto che il Manchester United ha sprecato l'unica possibilità di riscatto stagionale.

Non solo i Red Devils hanno dovuto sopportare il dolore di vedere il Tottenham sollevare l'Europa League davanti ai propri occhi, ma hanno anche dovuto fare i conti con il fatto di aver sprecato un'occasione d'oro per tornare in Champions League. E per la seconda volta negli ultimi 36 anni, nella prossima stagione non giocheranno le coppe europee.

Il lato positivo per Amorim è che avrà più tempo per lavorare durante la settimana, aspetto fondamentale per i giocatori per comprendere appieno i suoi metodi e padroneggiare il suo 3-4-2-1. Il lato negativo, tuttavia, è che non ci sono scuse dopo la peggior stagione da mezzo secolo a questa parte.

  • Tottenham Hotspur v Manchester United - UEFA Europa League Final 2025Getty Images Sport

    IL DISASTRO DI AMORIM

    Prima della finale, Amorim aveva lanciato messaggi contrastanti sul vantaggio o meno di giocare la Champions League. E poi aveva pure considerato le conseguenze di una possibile sconfitta, ammettendo: "Sarà davvero brutto. Se non vinceremo, il prossimo anno la pazienza dei tifosi sarà al limite".

    Sarà meglio che si abitui. Amorim dovrà ora affrontare lo stesso scrutinio che Postecoglou ha subito per tutta la stagione e le domande sul suo futuro alla guida della squadra si intensificheranno. Il percorso in Europa League è l'unica cosa che ha reso interessante la stagione del Manchester United, e ora che l'eroismo di Maguire contro il Lione è stato vanificato, il bilancio di Amorim in Premier League sarà esaminato minuziosamente, senza aver modo di nascondersi.

    Il portoghese ha vinto solo sei delle 26 partite di Premier League disputate, non conosce la vittoria da marzo e da gennaio ha battuto solo squadre poi retrocesse. Amorim ha una media punti inferiore a quella di Paul Jewell, l'uomo che ha guidato il Derby County nella peggiore stagione della storia del club. Quando ha assunto la guida della squadra, lo United era a sette punti dalla zona Champions; ora è a 27 punti.

    L'ex allenatore dello Sporting avrebbe preferito accettare l'incarico in estate piuttosto che essere catapultato a metà stagione, ma alla fine ha deciso di arrivare lo stesso a Manchester. Ora deve però convivere con le conseguenze. È difficile non mettere a confronto il suo disastroso lavoro con quello di Oliver Glasner, arrivato al Crystal Palace a metà della scorsa annata: il tedesco ha cambiato lo stile di gioco delle Eagles adottando un 3-4-2-1 e ottenendo risultati quasi immediati, l'ultimo dei quali lo storico trionfo in FA Cup.

    Amorim ha se non altro avuto il coraggio di ammettere dopo la partita di non avere "niente da mostrare ai tifosi". E poi si è messo a disposizione del club: "Se la dirigenza e i tifosi decideranno che non sono la persona giusta, me ne andrò domani senza alcun compenso".

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  • Tottenham Hotspur v Manchester United - UEFA Europa League Final 2025Getty Images Sport

    BRUNO FERNANDES SALUTA?

    Bruno Fernandes ha avuto l'ingrato compito di provare a trascinare sulle spalle lo United. Ma a Bilbao non è riuscito a incidere. La sua prestazione piatta è stata senza dubbio l'aspetto più deludente della notte basca. Anche perché, se i tifosi si aspettano ormai poco dagli altri membri della squadra, continuano a vedere il loro capitano come un supereroe, l'uomo che salva sempre la situazione. Qui, però, i suoi poteri hanno fallito.

    Il suo unico tentativo degno di nota è stato un tiro parato facilmente da Vicario nel primo tempo. Poi Fernandes non è riuscito a creare occasioni per i compagni, escludendo qualche passaggio promettente per Diallo. Il portoghese ha così perso la seconda finale europea con lo United dopo il ko ai rigori contro il Villarreal in Europa League nel 2021, e in cinque stagioni e mezzo all'Old Trafford ha vinto solo due trofei: la FA Cup e la Carabao Cup.

    Prima della partita, Fernandes aveva parlato del naturale desiderio di vincere il trofeo, ma aveva anche rilasciato una dichiarazione che ora assume un significato particolare alla luce della sconfitta: "Non cambierà il passato per noi, ma può influenzare il futuro". L'ex sampdorianosi riferiva all'impatto che il ritorno in Champions League avrebbe avuto sul club e sui giocatori anche per quanto riguarda il mercato, ma vale la pena riflettere anche sull'impatto che la batosta potrebbe avere su di lui.

    Si stanno infatti moltiplicando le voci su un incontro tra il suo agente e i rappresentanti dell'Al-Hilal. E una sconfitta di questa portata, unita alla consapevolezza che Fernandes non potrà partecipare alla Champions League (né a nessun altro torneo europeo), potrebbero spingere il lusitano a prendere più seriamente in considerazione le offerte.

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  • Luke Shaw Manchester United 2024-25Getty Images

    SHAW PROTAGONISTA IN NEGATIVO

    Molti tifosi dello United hanno iniziato a voltare le spalle a Luke Shaw dopo che il mancino si era impegnato al massimo per recuperare la forma fisica in vista degli Europei, finendo però per subire un infortunio ancora più grave che lo ha costretto a saltare i primi quattro mesi della stagione. Shaw ha giocato solo altre due partite prima di rimediare un nuovo infortunio a dicembre, che lo ha tenuto fuori dai campi fino ad aprile.

    Da quando è tornato, Shaw sembra l'ombra del giocatore che era solo due stagioni fa. Molti tifosi hanno provato disagio quando hanno visto il suo nome nella formazione titolare a Bilbao, e i loro timori sono stati confermati quando l'ex Southampton non è riuscito a impedire a Johnson di segnare quello che si è rivelato l'unico goal della partita. Il suo errore era stato preceduto da un altro, quando aveva perso palla sempre su Johnson, regalando involontariamente al Tottenham un'occasione pericolosa.

    Shaw ha se non altro mostrato umiltà dopo la partita, mettendo in discussione se stesso e i proprio compagni in vista della prossima stagione: "Penso che sicuramente io e tutti noi dobbiamo metterci in discussione stasera. Siamo abbastanza bravi per rimanere qui? In questo club una stagione così non è accettabile. Lo sappiamo e dipende da noi".

    I tifosi dello United avrebbero già la risposta pronta. E pochi verserebbero una lacrima se Shaw se ne andasse.

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  • Tottenham Hotspur v Manchester United - UEFA Europa League Final 2025Getty Images Sport

    I DOLORI DI SIR JIM RATCLIFFE

    La sconfitta di Bilbao fa sì che lo United non sia riuscito a qualificarsi per la Champions League per due stagioni consecutive per la prima volta da quando la competizione è stata rinnovata, dunque dal 1993. Ed entrambe le delusioni sono arrivate sotto la co-proprietà di Sir Jim Ratcliffe e INEOS. Ratcliffe aveva parlato della necessità di tornare nella massima competizione europea nella sua prima serie di interviste, nel febbraio 2024, ma dovrà aspettare almeno fino al 2026 per vedere i Red Devils giocare in Champions.

    Da miliardario che conosce bene il valore del denaro e che ha attuato due dolorosi cicli di licenziamenti nel tentativo di risparmiare, Ratcliffe sarà furioso per il fatto che lo United si è perso i 100 milioni di sterline che la Champions League avrebbe fruttato. L'assenza dalla competizione calcistica più importante al mondo ridurrà anche il valore dei potenziali accordi commerciali e di sponsorizzazione che lo United potrà stipulare.

    Ma Ratcliffe sa di essere responsabile del fallimento del club. È stato lui a non avere il coraggio di licenziare Ten Hag la scorsa estate, per poi farlo solo tre mesi dopo l'inizio della stagione e ingaggiare un allenatore che gli aveva espressamente detto di voler assumere l'incarico l'anno successivo, in modo da avere a disposizione il mercato estivo e tutta la preparazione precampionato per trasmettere le proprie idee alla squadra.

    Il boss di INEOS si è pure messo in imbarazzo assumendo Dan Ashworth come direttore sportivo, per poi licenziarlo cinque mesi dopo. Il club non ha ancora trovato un sostituto, lasciando vacante uno dei ruoli più importanti in qualsiasi club che si rispetti nell'era moderna.

    Ratcliffe vuole lasciare un'eredità al Manchester United, soprattutto costruire un nuovo stadio. Ma al momento la sua unica eredità è il fallimento.

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