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Urbano Cairo TorinoGetty

L'attacco di Cairo: "Sembra quasi che il governo voglia affossare il calcio italiano"

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Duro sfogo da parte di Urbano Cairo al termine dell'Assemblea di Lega nel corso della quale si è discusso di possibili riforme che potrebbero andare a ridisegnare la fisionomia del calcio italiano.

II presidente del Torino, senza troppi giri di parole, ha puntato il dito contro lo Stato, reo, a sua detta, di non aver dato il minimo sostegno al movimento calcistico nazionale.

"Sembra quasi che ci sia la volontà del governo di affossare il calcio, è incredibile", ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport il massimo dirigente granata.

  • LA QUESTIONE SUL DECRETO CRESCITA

    "Lo Stato non dà il minimo aiuto, avete visto cosa è successo con il decreto crescita che era un vantaggio anche per il Paese. Togliendolo si è penalizzato il calcio senza avvantaggiare nessuno. Poi c'è il tema del betting che vale 16 miliardi di euro e dal quale noi non prendiamo un centesimo. Infine gli stadi: ci sono squadre che li vogliono fare ma non ci riescono", le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

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  • LE PROBLEMATICHE DEL CALCIO ITALIANO

    "In Assemblea si è parlato di temi che riguardano il calcio italiano e la Serie A. Il calcio ora ha dei problemi economici importanti e difficoltà notevolissime. E questo evidentemente va migliorato, i costi aumentano e vanno tutti a vantaggio di calciatori e allenatori, mentre i ricavi diminuiscono. In questo modo si perdono un sacco di soldi e l’attività non è più sostenibile. Il problema è molto grosso e per di più come dicevo lo Stato, il governo non danno un minimo aiuto”.

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  • "NESSUN AIUTO DALLO STATO"

    "Il calcio non ha avuto un centesimo di aiuto allo Stato pur avendo avuto dei problemi enormi tanto che le perdite sono aumentate in maniera esponenziale. Incontro costruttivo? Ce la siamo cantata e suonata, però poi devi uscire da qui con un piano preciso per ristrutturare il calcio. Deve esserci aiuto da parte di tutte le componenti, i calciatori, per esempio, non hanno avuto nessun tipo di penalizzazione, anzi i loro ingaggi sono aumentati.

    Lo Stato che deve dare anche al calcio un aiuto visto che il calcio impiega centinaia di migliaia di persone e dà delle contribuzioni all'erario di 1,3 miliardi all'anno, più tutto il fronte scommesse. Per quale motivo si vuole affossare il calcio che è un'industria importante e che dà lavoro a tanta gente? Che motivo c'è?". 

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